All'ombra di ingegnose congetture, congeniali per Agata, abominevoli per Luciana e me, non nutrivo nessun rancore nei confronti di nonna Lucia.
Nonna era, e restava per me, l'unico Dio trascendentale a cui credere, pregare, rivolgermi.
Nessun'altra creatura celeste al di là e al di sopra di nonna.
Il Dio vero e Onnipotente, luce perpetua e indissolubile, era ancora racchiuso fievole dentro me.
Andava solo ricercato.
Un attesa coesione confluitasi nel tempo.
Intanto, mia sorella ed io, restammo per l'ennesima volta nuovamente sole.
Si prospettavano momenti difficili.
Eravamo due bambine, orfane di madre, incapaci di difendersi e ribellarsi all'opprimente oppressione di Agata.
Un cupo silenzio cominciò a padroneggiare nella casa.
Pianti, lamenti, gravi sospiri, sfiatavano all'unisono di un unico eco.
Emozioni erompenti, in lacrime stillate, venivano da noi intenzionalmente gestite e controllate.
Non volevamo dare adito, a quella subdola e turlupinante arpia, di gioire e vantarsi di tutte quelle pene e sofferenze che ci andava quotidianamente ad inculcare.
Cenerentola, a confronto, poteva ritenersi una fanciulla fortunata.
Per noi nessuna bacchetta magica.
Nessuna fatina.
Nessun lieto fine.
Solo la premessa di un gravoso dramma.
In assenza di nonna, della sua sostenuta protezione, di chi potevamo fidarci e confidare?
Di mio padre?
Forse!
Utopia vagante di un irreale illusione...
L'illusione di un padre.
STAI LEGGENDO
L'Illusione di un padre
Художественная прозаTRATTO DA UNA STORIA VERA. I NOMI SONO CAMBIATI PER PRIVACY. La vita, alla piccola Emily, non le ha mai regalato nulla. Le ha sempre tolto e mai dato. Orfana di madre alla sola età di 7 anni, molte cattiverie, avversità e costanti soprusi ha dovuto...