Capitolo 51

77 5 0
                                    

Tali atteggiamenti, distaccati e restii, non erano nient'altro che la normale e prevedibile conseguenza di un rapporto tra persone ancora del tutto estranee.
Ciò che non era stato altrettanto normale e prevedibile fu il comportamento restio e distaccato che la mia maestra assunse improvvisamente con me.
Non capivo il vero motivo di quell'inconsueta e incalzante avversione.
Che cosa provocò in lei tale e assurda trasformazione?
O che cosa avevo mai commesso per far sorgere in lei quell'inconsueta e inaspettata freddezza?
Anche parenti e amici cominciarono ad allontanarsi dalla nostra famiglia, facendoci visita con minore frequenza.
Ma tutto ciò era perfettamente consono all'effettiva situazione createsi.
Con Agata presente, la loro collaborazione era ormai inutile e vana.
Ciò nonostante si mostravano sempre carini e cordiali ogni volta che ci incontravamo.
Da poco avevamo perso la mamma e dovevamo ancora famigliarizzare con colei che soltanto da poco aveva assunto il suo posto.
Ma per abituarci a tale realtà avevamo ancora bisogno d'aiuto.
Aiuto che non ottenni più dalla mia cara, e una volta tanto buona, maestra di scuola.
In seguito al matrimonio di mio padre infierì contro di me usando più volte parole ingiuriose.
Mi imputò e mi infisse appellativi sempre più umilianti e crudeli: stupida, incapace, differenziata, praticamente diversa dagli altri.
Ma lo ero davvero?
Assorta e turbata da questi assillanti dubbi e certezze, per sfuggire da una realtà così cattiva e crudele, intrapresi il mio viaggio fantastico verso un mondo mio, del tutto immaginario.
La barriera e il rifugio contro ogni problema, quello di un'esistenza difficile.

L'Illusione di un padreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora