Cameron
Un'altra settimana è passata.
L'ultima settimana in cui Steve lavorerà al lido.
Non capisco se sia o meno felice di questa cosa.
Più che altro mi sembra molto ansioso.
Ma non ho ancora capito il perché.
L'altro pomeriggio ha suonato alla sua porta un ragazzo che non avevo mai visto.
E quando mi aveva notato, si guardava intorno.
Molto probabilmente pensava di aver sbagliato casa.
Era un ragazzino sui sedici/diciassette anni.
Un ragazzo a cui Steve dà le ripetizioni.
Mi aveva chiesto di lui, così avevo urlato il suo nome.
Nell'attesa che Steve arrivasse, non toglievo gli occhi di dosso a quel ragazzo.
Infatti lui era palesemente imbarazzato.
Guardava ovunque, pur di non imbattersi nel mio sguardo.
Ma per quanto mi accorgessi del suo disagio, non riuscivo completamente a non fissarlo.
E alla fine si sono dati appuntamento per uno di questi giorni per iniziare a studiare.
Steve è in giro con sua sorella.
Voleva che andassi con lui, ma ho preferito lasciarli da soli.
Credo che abbiano ancora molte cose da dirsi.
E io sarei solo un intralcio.
Però gli ho promesso che la prossima volta sarei andato.
Sono alla guida della mia macchina.
Mi sono fatto un lungo giro.
Poi ho sentito Kloe.
E devo dire che dalla voce e dal suo viso sul display del mio cellulare, mi sembrava in ottima forma.
Mi ha anche avvisato che fra due settimane sarebbe tornata.
E io giuro che non vedo l'ora di abbracciarla.
Poi sono andato di nuovo a casa di Steve, perché quando l'ho accompagnato nel posto in cui si doveva vedere con sua sorella, ci eravamo ricordati di aver lasciato la porta aperta.
E io fra il lungo giro e la video chiamata di Kloe, mi sono dimenticato una seconda volta.
E quindi eccomi ritornato a chiuderla.
Una volta ritornato in auto, alzo lo sguardo sullo specchietto, e mi accorgo di una macchina dietro di me.
Mi sembra di averla già vista.
Provo a guardare chi c'è dentro, ma non riesco a vedere bene.
Decido comunque di non dare troppo peso a questa cosa.
Mi allaccio la cintura e metto in moto.
Nel giro di dieci minuti ho quasi percorso tutta quanta la strada per arrivare al lido.
E quella macchina è ancora dietro di me.
Ha praticamente fatto la mia stessa strada.
A un certo punto accosto.
E l'auto bianca che mi è stata incollata per tutto questo tempo fa lo stesso.
E stavolta è più vicina.
Riesco a vedere chi sta guidando.
E capisco anche perché mi sembra di averla già vista.
Come ho potuto non rendermene conto prima.

STAI LEGGENDO
"L'Angelo e il Diavolo"
ChickLitE fu così che il diavolo s'innamorò dell'angelo, senza accorgersi che in realtà tutto quell'amore non l'aveva mai provato. Manipolato, avvinghiato a esso. Un po' come il diavolo prova a resistergli, abbagliato da quella luce che non ha mai visto. Un...