Steve
Sono le nove del mattino oggi in Italia.
Mi sono svegliato più volte durante la notte.
Mi sembrava sempre di dormire tantissimo, poi guardavo l'orario ed era ancora troppo presto.
Ora invece, sono sveglio già da un'ora e mi sembra di aver dormito pochissimo.
Invece, ho semplicemente dormito male.
Gli orari sono completamente diversi, non sono mai riuscito ad abituarmi.
Ma quando ho riaperto gli occhi, Cameron non era più a letto.
E quello mi sembrava peggio di aver dormito male.
Per un attimo ho avuto timore di stare da solo in quella camera.
Che data la sua immensa grandezza, mi sembrava di poter crollare nell'immenso.
E cavolo se mi terrorizza.
Mi sentivo come stare a galla sul mare aperto.
Sembra strano che la cosa mi preoccupi, dato che ho fatto nuoto per gran parte della mia adolescenza.
Ma avere l'acqua fin sopra il collo non mi è mai piaciuto.
Mi è sembrato di vivere un attacco di panico silenzioso.
Mi ero fatto piccolo piccolo in quel materasso immenso.
E ho provato a chiamarlo al telefono.
Ma Cameron non rispondeva.
E ho finito per nascondere il mio viso nelle mie ginocchia.
E ho aspettato che tornasse, così, senza mai muovermi.
Quando ha varcato la porta della camera da letto l'ho aggredito.
Mi sono alzato dal letto in modo spedito, e gli ho puntato un dito sul petto.
«Mi spieghi perché questa mattina mi sono svegliato su un letto gigante da solo?»
Gli urlo.
E lui sembra non capire, e non sa che cosa dire.
Prova ad acciuffarmi il viso, ma io mi scanso.
«Steve...»
«Sei stronzo!» Continuo a urlargli.
«Scusa, mi dispiace... avevi bisogno di me?»
«Dove sei stato?»
«Steve...»
«Dove cazzo sei stato?»
«Ti calmi un attimo?»
«No!»
«Dai, vieni qua!»
Nonostante abbia cercato di lottare, di scansare la sua presa, alla fine mi sono lasciato andare alla sua stretta.
«Sei stato male, amore mio?»
«No!»
«E perché stai reagendo così?»
«Non mi devi più lasciare da solo!»
«Va bene, scusa...»
«Cameron, sono serio!»
«Sì, anche io!»
«Dove sei stato?» Gli ripeto.
«Sono andato a organizzare la giornata di oggi!»
«E c'era bisogno di lasciarmi da solo?»
«Sì, perché è una sorpresa.»
«Avresti potuto lasciarmi un messaggio almeno...»
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"L'Angelo e il Diavolo"
ChickLitE fu così che il diavolo s'innamorò dell'angelo, senza accorgersi che in realtà tutto quell'amore non l'aveva mai provato. Manipolato, avvinghiato a esso. Un po' come il diavolo prova a resistergli, abbagliato da quella luce che non ha mai visto. Un...