Baciami ancora cap.99

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Steve

Quel bigliettino con su scritto l'indirizzo me lo giro e rigiro fra le mani.

Apro e chiudo la mano.

Lo guardo e lo nascondo.

Sembra quasi un tic nervoso il mio.

O forse lo è, per il semplice fatto che, Cameron non se ne stia accorgendo...

Sta guidando tranquillamente.

Verso dove non lo so, vorrei solo che continuasse a chiedermi il perché io mi sia infastidito.

Lo voglio e non lo voglio contemporaneamente.

Lui non lo fa.

Non insiste.

Sembra disinteressato.

Dopo qualche minuto accosta.

«Vuoi entrarci?»
Si slaccia la cintura e si volta a guardarmi.

«Ma dove?»

«Giardino delle rose!» Lo pronuncia in italiano, e infatti assumo una smorfia piuttosto irrequieta.

«Cosa?»

«È così che si dice in italiano.»

«Cos'è, adesso parli l'italiano? Ah, certo, le nuove conoscenze influenzano...»

«Ancora con questa storia?»

«C'è per caso anche un ragazzo che devi presentarmi?»

«Nessun ragazzo!»

È tranquillo.

La sua tranquillità mi innervosisce, perché vuol dire che non mi sta prendendo sul serio.

«Ne dubito...»

«Ma la smetti?»

«Tanto piaci a tanti, no? L'hai detto tu...»

«Vogliamo veramente parlare di questo?

«Cosa?»

«Niente, Steve, niente...»

«Sei senza palle!»

In quel momento scende dalla macchina, sbattendo forte lo sportello.

«Ti ricordo che l'auto non è tua!» Gli urlo slacciandomi la cintura nervosamente.

Si allontana dal parcheggio a passo svelto, fino a quando non lo vedo più.

E non mi preoccupo nemmeno di capire dove sia andato, tanto so che si è allontanato solo perché è nervoso
e ha bisogno di sbollire.

Tornerà.

Lui torna sempre.

In qualche modo.

In qualsiasi modo.

Cameron torna sempre da me.

Passano i minuti, ma lui non ritorna ancora.

Inizio a chiedermi cosa stia combinando.

Se non sia andato a distruggere qualcosa per il semplice gusto di farlo.

Se non abbia fermato un malcapitato per prenderlo a botte.

Con Cameron mi viene da pensare sempre al peggio.

È una testa calda.

Non pensa, agisce e basta.

Un po' come mio padre.

Due vulcani in eruzione.

Scottanti e infuocati.

"L'Angelo e il Diavolo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora