Steve
Dalla notte in cui ho fatto l'amore con Cam sul pavimento del mio appartamento, qualcosa in me è cambiata.
Come un'aggiunta a me stesso.
Come se ancora non gli avessi lasciato la mia impronta.
Ma di più.
Mi sono sentito più consapevole della nostra relazione.
Ho sentito quella scarica di certezze che mi piovevano addosso come petali di rose.
Delicati e soffici.
Come le sicurezze che Cameron mi dà.
E forse mi sono sentito in questo modo anche per altro.
Perché dopo le rivelazioni di mio padre... sono riuscito a vederlo in un modo in cui pensavo che non sarei mai riuscito a fare.
Per un momento mi è sembrato di capirlo.
Di empatizzare con i suoi sentimenti.
Ma non mi sono sentito in colpa.
Perché in realtà nessuno ne ha.
Siamo due persone incompatibili che si scontreranno sempre.
Perché siamo completamente distanti dal vero problema che ci accomuna.
La costante che non riusciremo mai ad avere un rapporto normale padre e figlio.
Perché io non sarò mai solo suo figlio.
Sarò sempre quel frocio che gli ha portato via la moglie.
E lui non sarà per me solo mio padre.
Sarà sempre quel figlio di puttana che mi ha tappato le ali per gran parte della mia esistenza.
Ma nonostante sia un rapporto strano, che mette inquietudine, quando serve riusciamo a mettere da parte i sentimenti negativi.
E questo nessuno mai potrà capirlo, capire quanto sia complicato spiegarlo a chi non lo vede.
L'odio, la rabbia, l'amore.
La paura di fare un passo di troppo.
L'ansia di dire qualcosa che possa far scoppiare un litigio.
Il rapporto che ho con mio padre è terribilmente complicato.
E non so a cosa ci porterà.
Se ci allontanerà nuovamente o ci avvicinerà.
E non mi importa.
Perché per il momento vedo solo mio padre disteso su un lettino che sta mangiando la sua zuppa insipida, che a ogni cucchiaiata gli fa storcere il naso dal disgusto.
«Ma perché nemmeno si impegnano a cucinare?»
Ha quasi sputato sul piatto, ma evidentemente si è ricordato che non ha altro da mangiare, e quindi ha evitato.
«Se vuoi domani te la porto io una zuppa decente.»
«Credo che una tua zuppa sia peggio di questa...»
«Ma non è vero, ho imparato a cucinare!»
«Sì, come no. L'ultima volta sono andato al bagno tutta la notte...»
È successo tutto nel Natale di tre anni fa.
Avevano portato tutti qualcosa per il pranzo, e io ero da poco andato a vivere da solo.
Avevo cucinato una torta presa da un libro di ricette di dolci.
Ma evidentemente avrò sbagliato qualcosa.
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"L'Angelo e il Diavolo"
Chick-LitE fu così che il diavolo s'innamorò dell'angelo, senza accorgersi che in realtà tutto quell'amore non l'aveva mai provato. Manipolato, avvinghiato a esso. Un po' come il diavolo prova a resistergli, abbagliato da quella luce che non ha mai visto. Un...