Cameron
L'altra sera quando è andato da Luis, è rientrato a casa con dei capelli cortissimi.
Quando gli ho chiesto cosa avesse fatto, ha detto che il colpevole fosse suo padre.
Mi ha più volte domandato se mi piacesse con quel taglio.
E io gli ho giurato che stava benissimo.
È così.
Lo trovavo molto bello.
Il taglio corto gli dona, gli scopre il viso, e gli risalta gli occhi.
E poi si era messo a raccontarmi di quanto fosse andata bene con suo padre.
Era entusiasta che avesse apprezzato il disegno.
Era talmente felice che a vederlo oggi rimpiango che quel giorno sia durato troppo poco.
L'avvicinamento fra Erika e suo padre l'ha scombussolato.
Gli fa male.
E da una parte lo capisco, ma dall'altra credo che suo padre debba continuare a vivere.
Anche se penso che, Erika non sia la persona adatta a lui.
Però non gli ho detto questo mio pensiero, si arrabbierebbe, quindi lo lascio sbollire, metabolizzare un po' la cosa, e lascio che sia triste, perché per il momento deve, ne necessita.
Poi credo sia successo anche altro la sera della cena.
Qualcosa che gli abbia fatto prendere la decisione di chiudere un'altra volta con suo padre.
Siamo al lido oggi insieme a Kloe.
Non so perché sia voluto venire qui a fare aperitivo.
Erika è passata diverse volte per salutare e fare quattro chiacchiere, ma Steve ha fatto finta che non esistesse.
Gli ha lanciato un sorriso di cortesia tanto per farlo.
È freddo, anche lei se n'è resa conto.
Poi quando ritorna e si siede nel nostro stesso tavolo per fare una pausa, Steve si infastidisce notevolmente.
«Allora, gliene hai parlato?» Erika si rivolge alla mia migliore amica.
«No, non ancora.»
«Ma che cosa?» Interrompe Steve.
«Tua sorella mi ha chiesto di usare il nostro appartamento per la festa che vuole organizzare per salutare gli amici.»
«E perché proprio da voi?»
«Perché è più grande e ci sta più gente.»
«Capisco.»
«Camy, allora?» Mi guarda Kloe.
«Che cosa?»
«Posso darle conferma?»
«E perché lo chiedi a me?»
«Perché ci abiti anche tu in quella casa, scemo!»
«Ah, per me va benissimo, non c'è problema!»
«Sei sicuro?» È Steve a chiedermelo.
«Perché non dovrei?»
«Perché molto probabilmente inviterà gente che non conosci...»
«Non fa niente, Steve!»
«Okay.»
Steve afferra il cocktail e lo beve, nel frattempo i suoi occhi si spostano su Erika, gli dedica un'occhiataccia che non riesco a decifrare, ma sicuramente non è positivo.
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"L'Angelo e il Diavolo"
Literatura KobiecaE fu così che il diavolo s'innamorò dell'angelo, senza accorgersi che in realtà tutto quell'amore non l'aveva mai provato. Manipolato, avvinghiato a esso. Un po' come il diavolo prova a resistergli, abbagliato da quella luce che non ha mai visto. Un...