Steve
Il suono della sveglia è un trauma...
Dopo essere ritornato nel mio appartamento, Cam non mi ha dato tregua.
Mi è stato attaccato per tutto il tempo.
Non si stancava mai di toccarmi e assaporare il mio corpo.
Sono pieno di segni rossastri.
Sul petto, sul ventre, sulle cosce.
Segni d'amore.
Segni di possesso e avidità, che però, mi fanno sentire vivo.
E abbiamo fatto l'amore dopo pranzo.
A letto.
In doccia.
E poi di nuovo a letto.
Fino a sentirmi completamente sfinito.
Senza forze.
Ma lui sembrava talmente pieno di energie, che per un momento ho sperato che gli si scaricassero le pile.
Ma per quanto mi sentissi stanco, non riuscivo a dire di no, perché lo desideravo, bramavo anche io quel piacere fisico incastrato nel cuore.
E quindi mi lasciavo caricare dal senso di lussuria, per poi scaricarmi non appena raggiungevo l'orgasmo.
E guardando il mio corpo nudo attraverso quello specchio, toccandomi in quei posti dove la sua bocca mi ha toccato, sfiorandomi i segni, posso ripercorrere tutti quei momenti, momenti in cui mi ha fatto abbracciare le nuvole.
E chiudo gli occhi.
E non sento più la sveglia che suona.
Vedo soltanto il suo corpo sopra il mio, dietro la mia schiena.
«Ma cosa fai?»
E poi la sveglia cessa davvero di suonare.
Cameron si è appena rotto le scatole di sentirla.
Apro gli occhi e mi volto verso di lui.
E nonostante le poche ore di sonno per colpa della foga del sesso appassionato, Cameron mi sembra così riposato e più bello del solito.
«Niente, aspettavo che sentissi la sveglia e la spegnessi!»
«Ma se sei già in piedi, perché non la spegnevi tu?»
«Perché ti dovevi svegliare, e non volevo farlo io!»
«E perché mai?»
«Perché sei dannatamente bello quando dormi!»
Mi avvicino a lui, e mi siedo sul letto.
Gli lascio un bacio sulle sue labbra, e Cameron mi sorride senza emettere suono.
E sì... è più bello oggi!
«E tu lo sei ancora di più!»
Mi attira a sé, e inizia nuovamente a toccarmi, a sfiorarmi e a mordermi le labbra.
«Cam... non possiamo farlo di nuovo...»
«E perché no?»
«Perché ci dobbiamo lavare e vestire. Fra poco arriva Kloe, ti ricordo che ci aspetta un aereo!»
«Solo dieci minuti...»
«No, nemmeno due!»
Scappo via dalla sua presa, perché so già che se avesse continuato a toccarmi, non avrei più dato retta alla ragione.
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"L'Angelo e il Diavolo"
ЧиклитE fu così che il diavolo s'innamorò dell'angelo, senza accorgersi che in realtà tutto quell'amore non l'aveva mai provato. Manipolato, avvinghiato a esso. Un po' come il diavolo prova a resistergli, abbagliato da quella luce che non ha mai visto. Un...