I nostri corpi fremono cap.104

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Steve

«Cam si vede tutta Firenze da qui sopra!»

«Te l'avevo detto.»

«Ma come fai a sapere tutto? Sembra che tu ci sia già stato.»

«Ho solo visto delle foto, ma di presenza... di presenza è tutto così pazzesco!»

«Già!»

«Sono innamorato di questa città, Steve!»

«Mi sono innamorato pure io... ma mai quanto amo te, Cam!»

Siamo in cima alla Cupola del Brunelleschi.

Da qui si vede tutta Firenze illuminata dal sole di oggi.

Ma nonostante il sole c'è quel freschetto invernale che mi fa  arrossire il naso e le guance.

Firenze è una città magica, una città che in una settimana ci ha regalato tanto di quelle consapevolezze...

A parole è difficile spiegarla.

Firenze è magica.

Posso solo affermare questo, perché la parola giusta è questa.

È bellissima, perfetta, un sogno nella realtà.

Andare via questa notte sarà molto triste.

Una settimana qui è stato come vivere un anno nel mondo.

Perché anche se non è cambiato nulla, io dentro mi sento diverso.

È passata velocemente.

Abbiamo fatto l'amore, litigato, abbiamo vissuto, sognato, ma in tutto questo è solo passata una settimana.

Per non parlare dei bellissimi posti che abbiamo visitato.

E adesso, da quassù, sembra come se riuscissi a vederli tutti, in questo panorama da togliere il fiato.

«Però non va bene così, Steve...»

«Cosa?»

«Quello a farti una dichiarazione d'amore qui sopra dovevo essere io, mi hai rovinato il piano...»

«Che intendi?»

«Dicono che se scendi da qua senza aver fatto una dichiarazione d'amore alla tua dolce metà porti sfiga...»

«E allora fammi questa dichiarazione d'amore, così possiamo scendere da qui senza ansie o sensi di colpa.»

«Chiudi gli occhi, Steve.»

Non li chiudo subito, lancio un ultimo sguardo al panorama, e poi mi siedo incrociando le gambe.

Cam mi imita, mi guarda e aspetta che mi decida a chiudere gli occhi.

E lo faccio...

Sento dei rumori lievi venire dalla sua direzione, chissà che cosa ha preparato.

«Apri!»

Quando li riapro guardo prima lui che mi sta sorridendo.

E poi mi accorgo di quello che tiene in mano...

Ha una scatolina rossa ricoperta da un fiocco oro.

Spalanco gli occhi.

Cosa ha intenzione di chiedermi?

E poi mi volto verso il panorama.

Ho l'ansia, non posso scappare da qui purtroppo, sennò lo avrei già fatto...

«Steve, guardami...»

Lentamente mi volto verso di lui che mi guarda in modo molto serio.

«Stai tranquillo, non ti sto facendo la proposta.»

"L'Angelo e il Diavolo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora