Soprattutto a lui cap. 29

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Cameron

Quando non sento la sua voce, quando non mi parla o mi sembra strano, quando la paura di essere abbandonato da Steve invade la mia anima, sento un forte fastidio sulla pancia. Come se quelle farfalle si fossero trasformate in elefanti, grandi e grossi che mi scalciano lo stomaco dall'interno.

Pronti a schiacciarmi da un momento all'altro.

E io mi sento un misero moscerino che sente tanto il bisogno di essere protetto da tutti gli altri insetti o animali più grandi.

Quando lui non c'è, mi chiedo sempre dove sia. Di notte non riuscivo a stare a casa, dovevo uscire, e anche se inconsciamente non lo sapevo, lo cercavo ovunque.

Perché ogni cosa mi ricordava lui. Steve è ovunque, nei miei sogni, nella mia vita, nel mio cuore. Steve è sempre stato dentro quella parte di me che ha sempre cercato amore.

E anche se non mi è davanti, io li vedo comunque quegli occhi che mi hanno offuscato la visuale e aperto il cuore.

Quando mi tocca sento i brividi, freddo in tutto il corpo, potrei sentire il gelo anche sotto il sole.

Perché è come se io gli dessi calore e lui mi regalasse freddezza.

Il mio cuore perde un battito, per poi tornare a colpirmi il petto con prepotenza. E potrei prenderlo sul palmo della mano per regalarlo a lui.

"Posso sentire la delicatezza del tuo cuore." Mi aveva detto.

Io invece posso sentire la fragilità del tuo.

E per quanto Steve abbia un casino dentro, lui mi calma, il respiro, la rabbia. Mi trasformo in un tenerone fragile non appena mi guarda.

E lì il mio cuore riperde un battito, pensando a Steve che potrebbe stancarsi di me, per poi andarsene lontano.

E ne riperde un altro, non appena mi rendo conto che sono fregato, che mi sono fatto prendere tutto quanto da colui che mi ha ingnorato e urlato delle brutte parole.

E ritorna a battere, perché io di Steve, mi sono innamorato sul serio...

E se tutto quello che provo non fosse amore, non potrei spiegarmi cosa possa essere

"Sai quanto può essere potente l'amore? Tanto, non c'è niente più forte di esso. Distrugge ogni male, la sofferenza, la tristezza e il dolore alle ossa. Però sai una cosa, figliolo, non confondere mai l'amore vero con semplice infatuazione. Quella passa, invece se ami non passerà mai. Questo si chiama amore eterno, Cam."

E mia madre questo me l'aveva detto quando si era accorta che con Simon era finita.

A lei non piaceva, mi diceva "ha lo sguardo da traditore." E io non le davo mai ascolto.

Perché sono sempre stato così, se non ci sbatto la testa fino a rompermela del tutto, non capisco mai a fondo le cose.

Ma con Steve, non è infatuazione, perché prima di adesso quelle famose farfalle che prima erano bruchi, non le ho mai provate.

Mai ho tremato sotto il corpo di un altro ragazzo, mai ho sentito quella voglia sfrenata di consumare ogni centimentro del corpo di un'altra persona.

Io Steve lo amo, e adesso devo solo trovare il coraggio di dirlo ad alta voce, soprattutto a lui...

«Camy bello...»

«Dimmi, piccola.»

«Sono felice per te!»

Siamo distesi sulla sabbia, lei ha la testa appoggiata sul mio petto. Sento i granelli infilarsi fra i miei capelli. Nel frattempo il tramonto non c'è più.

Il cielo è scuro, pieno di stelle, è rilassante. Sembra una ninna nanna per bambini.

Mi rendo conto che da quando Steve è entrato nella mia vita, mi accorgo delle cose più "banali", come il cielo, come la tranquillità che esso trasmette. Quando prima non lo facevo.

Steve mi ha insegnato ad apprezzare le piccole cose, anche se il cielo non sarà mai qualcosa di minuscolo.

«Per cosa sei felice per me?»

«Non fare il finto tonto!»

«Dai, dimmelo.»

Lei alza la testa, mi trovo i suoi occhi addosso. Mi afferra il naso con una mano, per poi stringerlo forte.

«Sono felice che tu sia riuscito ad approcciare il tuo barista!» Mi lascia il naso. Rimango per qualche secondo con una smorfia dolorante, poi rilasso il viso.

«Sapessi quanto Steve sia difficile...»

«Ti fa penare così tanto?»

«Lui per la prima volta nella mia vita, ha messo a dura prova la mia pazienza. Pensa che per un momento ho pensato di dover mollare.»

«Non ci credo!»

«Fai bene, perché non sono mai arrivato a pensarlo.» Scoppio a ridere appena mi arriva una mezza gomitata affettuosa sulla pancia da parte di Kloe.

«E com'è stato, ti ha invitato lui a casa sua? Raccontami, non mi dici più nulla...»

«Eri arrabbiata con me!»

«Sono ancora arrabbiata con te!»

Kloe si mette seduta, distoglie completamente lo sguardo dal mio. Per un momento ho avuto paura che fosse davvero seria, che l'avesse ancora con me, infatti mi avvicino al suo viso.

«Che ti prende?»

Il suo viso è pensieroso, quasi triste. Come succede a me con Steve, che lo vedo ovunque, accade pure a lei con Tyler.

«Voglio andare a casa.»

«Non vuoi venire a festeggiare con me?»

«Ho bisogno di un bagno, e di dormire, Camy bello!» Mi afferra una guancia con due dita, poi mi lascia un bacio.

«Sei sicura di star bene?»

«Sì, tranquillo. Se ho bisogno di te...»

«Chiamami!» La interrompo, e lei mi regala uno dei suoi sorrisi, e stavolta non vedo nessun'amarezza dentro di esso, è genuino e sincero.

«Ti chiamo. Adesso vai, corri dal tuo barista, e goditelo, goditela questa bella cosa che ti è successa!»

Mi alzo in piedi, le afferro una mano, per aiutarla ad alzarsi. Si pulisce un po' dalla sabbia e poi mi abbraccia nuovamente.

«Dii al tuo barista che se prova a farti del male, gli faccio diventare i capelli neri!»

«Ma ehi, poi sono io il violento?» La scanso dalle mie braccia, tenendola dalle mani.

Le sorrido, e lei ricambia.

È davvero felice per me.

«Stai zitto e vai!»

Le lascio l'ultimo bacio, la guardo salire sulla macchina, e non appena l'auto parte, e la vedo sparire lungo la strada, i miei piedi si incamminano in direzione del lido.

Non appena entro, quello che vedo non mi piace affatto.

Steve ha gli occhi spenti, sporchi, freddi. Un pizzico di paura c'è al suo interno, e non riesco proprio a spiegarmi cosa sia potuto succede in quel lasso di tempo che sono stato con Kloe.

E ricordo che il mio cuore batte e perde battiti solo per lui.

E adesso infatti, ne riperdo un altro, e ho paura di avvicinarmi.

Paura che possa congelarmi con uno sguardo, paura che possa rivolgersi a me in malo modo.

E adesso che ho capito di amarti, non lo potrei sopportare...

"L'Angelo e il Diavolo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora