Urlo cap.37

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Steve

E io mi sento come un pesce fuor d'acqua, come un cane lontano per troppo tempo dal suo umano preferito.

In crisi con me stesso e con quello che mi sta attorno.

Mi piacerebbe sentirmi un'aquila bianca che vola nel cielo, esplorando il mondo dall'alto.

Mi sentirei un re, che può muovere i suoi sudditi senza fare niente.

E io in direzione verso casa mia, mi sento ancora più sperduto che mai.

Camminando verso quell'appartamento che ancora profuma di Cameron e del suo corpo.
Che ha sfiorato i miei vestiti e le mie lenzuola, lenzuola che non sono ancora riuscito a lavare.

Si trovano sulla cesta della roba sporca, e di tanto in tanto le guardo, sperando che qualcosa in me si accenda e mi induca a darmi una smossa.

Che in realtà avrei tante cose da dire, ma non saprei da dove iniziare. Molto probabilmente comincerei dall'inizio.

Ripercorrendo i momenti, il primo sguardo, la prima volta che ho sentito la sua voce, e il mio cuore battere così forte, come mai nella mia vita.

Quando arrivo a casa mi abbandono dentro la vasca con dell'acqua calda.

Togliendo tutta la vernice del mio corpo che ho usato per il disegno che non ho ancora terminato.

E adesso che mi ritrovo da solo senza più la voce di Erika a farmi compagnia, la mia mente ritorna a elaborare, a pensare a talmente tante di quelle cose, che vorrei che la smettesse, che mi lasciasse un minimo di pace.

Perché è una vita che la mia mente mi tortura, e vorrei solo che tutto si fermasse anche solo per cinque minuti.

Perché mi sento stanco, e ho bisogno di un po' di tranquillità mentale.

L'indomani la sveglia suona per le sette, mi devo alzare perché ho il turno al lido di mattina presto.

Esco di casa e inizio a incamminarmi.

Quando varco la porta del lido Erika non è ancora arrivata, mi trovo davanti lo sguardo di Tyler.

Non lo calcolo minimamente, per poi iniziare a prepararmi.

Mi accorgo che Tyler non ha ancora acceso la caffettiera e tutto il resto, allora mi chiedo cosa sia venuto a fare se non ha portato il lavoro avanti...

«Cos'hai da guardare?»

Non appena lo dice abbasso lo sguardo e torno a sistemare delle cose.

E poi gli do direttamente le spalle.

«Sto parlando con te!» Si avvicina a me, cerco di trovare la forza di voltarmi verso di lui. Vorrei tanto capire perché si sia accanito così tanto.

«Che vuoi?»

«Tu non devi guardarmi per nessun motivo, siamo intesi?»

Mi spintona e poi torna a sedersi a un tavolo mettendo i piedi su di esso.

«Ah, Williams!»
Torna ad attirare la mia attenzione verso di lui.

«Ho saputo che con Cameron è già finita, l'avrai fatto proprio grossa a indurre il tuo amichetto ad andare fuori città!» Tyler mi ride in faccia, la cosa lo diverte molto, invece io ho perso un battito, sento il mio cuore fermarsi insieme al tempo. Mi cade della roba dalle mani, adesso capisco perché non l'ho più visto...

«Cosa?!»

«Eh sì, sta andando via insieme a Kloe.» Continua a ridere, e non capisco se si stia prendendo gioco di me o se semplicemente sta dicendo la verità.

"L'Angelo e il Diavolo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora