Sempre amato cap. 32

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Steve

E mi guarda speranzoso, aspettandosi forse che avrei detto qualcosa, ma io invece non l'ho fatto, e Cameron è distrutto, è visibilmente deluso e triste.

La lucidità in me invece, è andata al diavolo, ho perso ogni cosa che ero riuscito a ottenere.

Un pizzico di felicità, tranquillità, stavo finalmente bene con un'altra persona.

Ma non mi rendevo ancora conto che questo momento sarebbe arrivato, che molto probabilmente Cameron si sarebbe innamorato di me.

E io ancora non ci credo che questo possa essere stato possibile...

«Steve, dimmi qualcosa ti prego...»

E mi supplica di parlare...

Ancora una volta ho sentito quella nota d'imbarazzo in lui.

«Non so cosa dirti, mi spiace!»

È tutto una bugia, perché la verità è che io ho tante cose da dirgli, davvero troppe, ma non riesco a dirle, perché le mie corde vocali si chiudono non appena provo a farlo. Perché l'ansia mi sale fino al midollo e mi induce a bloccarmi. Perché il mio mondo è fatto di paure, sfumate con la tristezza e non riesco ad accettarmi.

E non si tratta del mio orientamento sessuale, con quello ho già fatto i conti anni fa. Non riesco ad accettarmi perché mi sento un estraneo in un mondo che non mi appartiene più.

Perché ho un trauma che non riesco a superare, ed è tutto colpa mia, perché non voglio farmi aiutare in nessun modo.

Perché non accetto quella notte che rimarrà incisa dentro di me per sempre.

Dovrò portarmela dietro come un macigno sulle spalle che spezza le ossa e brucia l'anima.

E per quanto io vorrei che lui sapesse tutte queste cose non riesco a esprimerle.

«Tu non mi ami...»

E non è una domanda, è una risposta che si è dato.

E ha abbassato il capo più deluso che mai.

Un passo indietro, un altro passo più distante da me.

Mi ha sorriso, ma non è uno di quelli che spegne l'incendio della mia anima. È uno di quelli che ti lasciano con l'amaro in bocca e ti frantumano lo sterno, e poi... è andato via.

E vorrei rincorrerlo, dirgli che sono un emerito disastro, che ha il mio cuore in mano, che si è preso tutto invadendo il mio territorio.

Che ha fatto innamorare anche il diavolo dentro di me, per quanto possa essere stato complicato.

Rincorrerlo, farlo io per una volta, ma i miei piedi rimangono piantati sulla sabbia, e lui pian piano sparisce dal BlackAngel.

E sono un codardo, perché gli ho permesso di andare via, perché ho continuato a fargli la guerra.

Perché ho finito per deluderlo ancora. E giuro che tutto questo non era nei miei piani.

Avrei dovuto lavorare tranquillamente per i mesi estivi. Per poi tornare alla mia vita quotidiana.

Non avrei dovuto avere nessun tipo di distrazione, perché non mi interessava. Perché il mio scopo era sempre stato quello di mantenermi, pagare le bollette e vivere una vita in solitudine.

E mai mi sarei aspettato che grazie a una palla avrei incontrato l'angelo che si è deciso a combattere gli inferi della mia vita.

Cameron è entrato a farne parte senza neppure chiedere il permesso. Si è infiltrato e io l'ho lasciato giocare, anche se non molto facilmente, e alla fine mi sono perso in quel gioco.

Ma la verità è che avevo già perso prima che cominciasse.

E il quattro luglio mi lascia un altro pugno sullo stomaco, facendomi sputare sangue. E mi rendo conto che ormai non posso più tornare indietro.

Adesso Cam si sarà ufficialmente stufato di me...

La serata è andata abbastanza bene, ho continuato a fare il mio lavoro, facendo finta che non fosse successo niente.

Il lido andava riempiendosi sempre di più, abbiamo lavorato come dei matti.

E poi ho sentito i fuochi d'artificio, e il mio pensiero è ricorso alla mia mamma, perché l'ultima volta li avevo visti con lei.

E quando quasi tutto lo staff è uscito fuori per vederli, io sono rimasto dentro.

E poi il pensiero si sposta su Cameron.

Perché non l'ho più rivisto e mi chiedevo dove fosse, se stesse bene.

E fra nostalgia e pensieri rivolti alle due persone più importanti della mia vita, mi ritrovo qui, seduto sulla mia scrivania, con la testa rivolta al buio della mia finestra.

Con una matita in mano, in cerca chissà dove di ispirazione, perché mi serve disegnare, mi serve esprimermi in qualche modo che non sia parlare, perché non ha mai fatto al caso mio.

E poi mi rendo conto che la mia ispirazione l'ho tenuta per mano, l'ho stretta forte al mio petto e mi ha spogliato l'anima come nessuno mai.

E quindi sei tu Cam il mio disegno preferito.

Mi metto a disegnare il suo volto, su un foglio bianco. Mettendo a fuoco ogni particolare del suo viso.

E mi ricordo di tutte quelle volte che mi sono perso a guardarlo e la mia mano fa tutto da sola, si muove con maestria.

È come se sapesse già tutto, che non abbia bisogno di concentrazione, perché per ritrarre Cameron ci vuole solo anima e cuore.

Due cose che lui mi ha insegnato a scoprire.

Perché ci vuole solo un sentimento grande e io per Cam lo provo infinitamente.

Ed è per questo che non mi basta solo disegnarlo, mi serve raccontarlo.

E quindi ho passato la notte a raccontare di lui, scrivere di quel sentimento che tanto mi è difficile da esternare. Sperando che in qualche modo scriverlo mi aiuti a colmare questo senso di vuoto che mi ha lasciato quel sorriso amareggiato.

Quel senso di buco nero che è rimasto dentro le viscere di me stesso, non appena è andato via.

E ci vuole delicatezza per parlare di lui, ci vuole tatto, rispetto.

Perché Cameron è melodia, è luce, è poesia, ed è così che ho deciso di parlare di lui.

Scrivendo delle poesie che molto probabilmente non leggerai mai.

Però il diavolo dentro di me è distrutto. Adesso sente la tua mancanza e si odia per questo, perché si è reso conto che riesce ancora a provare dei sentimenti.
Rendendosi conto che sono più forti anche della malvagità che col tempo ha dovuto liberare.

Perché il diavolo prima di diventarlo era un angelo e si è perso, è stato destinato a essere ritrovato da colui che più ha disprezzato, per poi rendersi conto di averlo sempre amato.

Spazio autrice:

Alloraaaa belliiii mieiiii, sono super felice dell'uscita di questo capitolo.

E voi direte, "perché? È un capitolo come un altro", invece no!

Ho un super annuncio per i lettori di questa storia. Avete presente le poesie di cui parla Steve? Ebbene sì, avrete modo di leggerle!

Ho lavorato a un libro apparte, si tratta di una raccolta di poesie "scritte da Steve" per Cameron.

Ho pensato all'idea perché, sono troppo affezionata a quest'amore, e volevo raccontarlo non solo in un libro, ma anche in poesia!

Premetto che, non ho mai scritto delle poesie, però mi è sempre piaciuto poterlo fare, essendo che le apprezzo molto.

Perciò, mi sono messa in gioco, e ho aperto il mio cuore ahahaha.

Sarei molto felice che mi facciate sapere cosa ne pensate di questa iniziativa, e del capitolo.♥️

"L'Angelo e il Diavolo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora