Gabriele's Pov
Mentre tornavamo a casa mi accorsi che la mia Francy era ancora molto triste.
"No piccola, non devi stare male! Ora ti accompagno a casa, questa sera ho una bella sorpresa per te! Che ne dici?"
"D'accordo" rispose lei e vidi spuntare un timido sorriso sul suo volto angelico.
L'accompagnai a casa e andai al capanno dove ci ritrovavamo io e i miei amici.
Erano ragazzi fantastici, i quattro amici più speciali del mondo: Giovanni detto Juan, Denise, Caterina e Luigi.
"Ehi Gabry!" disse Juan battendomi una mano su una spalla. "Come va?"
"A me bene, ma a Francesca così così!"
"Oh poverina, mi dispiace!" disse Luigi. "Possiamo fare qualcosa?"
"Sì, io vorrei farle una sorpresa!" dissi spiegando ai ragazzi che lei era la mia ragazza, ma quella cosa sarebbe dovuta rimanere tra quelle quattro mura. Loro sapevano della mia sorellina del cuore, gliene avevo parlato molte volte.
"Ragazzi, a lei piacciono le cose divertenti e io vorrei farla ridere, ma all'inizio non voglio farmi riconoscere" dissi.
"Non è un problema." disse Denise, "Indosseremo delle maschere e dopo la porteremo in trionfo! Cosa ne pensi?"
"Sei un genio piccola!" dissi andando ad abbracciare Denise. La chiamavo "piccola" perché era allegra e spensierata come una bambina ed era la più piccola del gruppo in tutti i sensi.
"Hai qualcuno che possa avvertirla e portarla qui?" chiese Caterina.
"Sì, la sua amica del cuore" risposi.
Inviai un messaggio a Laura, l'amica più stretta di Francesca, e le dissi dove si trovava esattamente il capanno.
"Ora non ci resta altro che allestire la nostra sede!" disse Juan e iniziammo a preparare tutto.
Francesca's Pov
Ero a casa e stavo leggendo il libro: "Non ti vorrei" quando sentii vibrare il cellulare.
Laura: "Ehi Francy, puoi uscire?"
Io: "D'accordo, ti raggiungo subito!"
Corsi fuori e vidi la mia amica che mi abbracciò fortissimo.
"Vieni con me, voglio portarti in un posto che sono sicura che ti piacerà!"
"Mi fido di te" risposi con un sorriso.
"Hai l'abbonamento per l'autobus?" mi chiese quasi ansiosa la mia amica del cuore.
"Sì, ma non credevo di doverlo portare con me! Corro a prenderlo, non sparire!" dissi abbracciandola e sorridendole.
"Le amiche del cuore non spariscono mai Francy" mi tranquillizzò la mia amica.
Tornai in casa, afferrai l'abbonamento per l'autobus e tornai correndo dalla mia amica del cuore che come promesso era rimasta lì ad aspettarmi con pazienza.
"Laura, io devo farti un monumento!" pensai.
"Su dai Francy, così perderemo il bus!" disse la mia amica stringendomi la mano e corremmo entrambe alla fermata.
All'improvviso sentii un'intensa emozione invadere tutto il mio corpo.
"Ehi Francy, che cos'hai?" chiese Laura stringendomi la mano e guardandomi con un'espressione preoccupata.
"Non lo so, mi batte forte il cuore, mi manca il respiro e non so neanche il perché di tutta questa agitazione!" risposi cercando di fare dei respiri profondi per farmi passare sia il batticuore sia quello strano nodo allo stomaco che mi faceva sentire così male.
"Dai, stai tranquilla, andrà tutto bene!" disse Laura fermandosi e facendomi sedere visto che il bus non era ancora arrivato. "Ora sta calma e cerca di fare dei respiri profondi! Andrà tutto bene, non dimenticarlo!"
Feci dei respiri profondi appoggiandomi una mano sul petto. Il mio cuore batteva forte, troppo forte, tanto che iniziai a temere che da un momento all'altro mi sarebbe sfuggito dal petto o mi sarei ritrovata in un letto d'ospedale, causa tachicardia cronica!
"Ti senti un po' meglio?" chiese Laura prendendomi un polso tra le dita.
Sentii che il mio cuore tornava a battere ad un ritmo regolare e mi calmai.
"Grazie Laura! Adesso va meglio." la tranquillizzai sorridendole.
Proprio in quel momento arrivò l'autobus che aspettavamo e io e Laura ci alzammo e corremmo come il vento per raggiungerlo arrivando appena in tempo.
Salimmo su quell'autobus che era quasi pieno, quindi ci accontentammo di due posti a sedere separati.
"Francy vieni, siamo arrivate!" disse Laura avvicinandosi a me.
Mi alzai e la raggiunsi elettrizzata.
Andammo in un capanno dove si vedevano delle luci e un piccolo palcoscenico illuminato. Più indietro c'erano molte sedie e un grande gruppo di persone si trovava lì, credo in attesa dell'inizio di uno spettacolo. Iniziai a capire il motivo per cui ero lì: c'era uno spettacolo comico e Laura sapeva bene che le cose divertenti mi piacevano molto e avrei fatto di tutto per vedere spettacoli come il cabaret.
"Grazie Laura!" dissi con un sorriso.
"Guarda che non è ancora tutto!" disse Laura sedendosi su una sedia di plastica accanto alla mia, identica.
Mi sembrava di essere nell'anfiteatro di un villaggio vacanze, cosa che conosco abbastanza bene poiché sono una fissata cronica con queste cose.
Lo spettacolo ebbe inizio e i cabarettisti in quelle due ore ne combinarono di tutti i colori, ma la cosa che non potevo evitare di notare era che tutti indossavano una maschera o in ogni caso qualcosa che celasse i loro volti e mi sembrò di riconoscere una voce, soprattutto durante l'ultimo sketch durante il quale i protagonisti, che erano i cinque componenti del gruppo, dovevano ripetere più volte una sorta di slogan e fare sempre gli stessi movimenti per parlare di un loro ipotetico mestiere alternativo.
Alla fine vidi che uno dei ragazzi mi si avvicinava e un velo calò sui miei occhi, ma sentii il rumore di una maschera che finiva a terra e la mano di qualcuno che mi conduceva chissà dove. Lui, che tra l'altro dalla voce riconobbi come quello che mi aveva fatto più ridere, si chinò verso di me e mi sussurrò all'orecchio: "Tranquilla, andrà tutto bene! Fidati di me, Francy!"
"Come ha detto?" pensai sorpresa. "Come diavolo fa a sapere come mi chiamo?"
Lui mi fece accomodare su quello che credo fosse il famoso palco e il velo fu tolto con delicatezza dai miei occhi.
Alzando lo sguardo vidi che il ragazzo al mio fianco altri non era che... Gabhiele!
Lui dovette accorgersi che lo guardavo, infatti mi prese in braccio e mi fece fare una sorta di "giro di trionfo." Il resto dei ragazzi, ora a volto scoperto, sosteneva uno striscione enorme con su scritto: "Una sorpresa speciale per una ragazza molto speciale!"
"La ragazza speciale... sarei io?" chiesi sconcertata.
"E chi altri sennò?" mi disse Gabriele mettendomi giù con molta delicatezza.
Vidi i ragazzi radunarsi attorno a noi e Laura ci scattò una foto e ci filmò.
"Credo sia ora di fare le presentazioni" disse uno dei ragazzi. "Io mi chiamo Giovanni, ma tutti mi chiamano Juan."
Gli strinsi la mano e dissi: "Piacere! Ma perché tutti ti chiamano Juan?"
"Perché... A mi me gusta la lengua española." disse facendomi ridere per il tono che aveva usato.
"A mi también" gli dissi con un timido sorriso.
"Piacere, Luigi" disse un altro ragazzo stringendomi calorosamente la mano.
"Io mi chiamo Caterina" disse un'altra ragazza.
"Io mi chiamo Denise, piacere di conoscerti!" disse un'altra.
"E io..." iniziai un po' emozionata.
"Francesca giusto?" mi chiese Luigi.
"Sì, ma come lo sai?" gli chiesi sorpresa.
"Merito di Gabriele!" rispose Denise.
"Grazie! Grazie!" dissi. "È stato molto bello da parte vostra fare questo per me, io... Non ci posso credere!"
Feci segno a Laura di avvicinarsi, anche lei aveva fatto la sua parte.
"Lei è Laura, la mia amica del cuore."
"Ah, quella di cui parlavi tu Gabry!"
"Esatto, proprio lei! A proposito Laura, grazie mille! Se non fosse stato per te non so come avrei fatto a fare quella sorpresa alla mia Francesca!"
"Questo ed altro per lei!" disse Laura correndo ad abbracciarmi.
Vidi che in fondo al capanno c'era anche mia cugina Diana.
"Ehi piccola! Sei contenta?" chiese.
"Tantissimo" risposi elettrizzata.
"Beh... stasera ti arriveranno un paio di foto e di video!" disse Diana.
"Siete degli angeli! Tutti quanti! Siete gli angeli più speciali al mondo" dissi felice come non mai. "Siete degli angeli..."
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Innamorata del mio fratello del cuore
Teen FictionIo e lui siamo quasi fratelli, anche se abbiamo genitori diversi. Il termine "frateellastri" mi sembra un modo conveenzionale per definire ciò che siamo. Ma io per lui provo qualcosa... "Non possiamo farlo!" dissi singhiozzando. "Siamo troppo vicini...