Capitolo 122: In fuga dai miei nemici

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Francesca's Pov
"Signorina Cordova, sarà un po' difficile soddisfare la sua richiesta... ma lo consideri già fatto perché lei ha sofferto molto per colpa di un equivoco" promise il commissario. "Il suo compagno sta venendo a prenderla."
"Il mio... Ah, Gabriele!"
"Sì, esatto!"
"Mi scusi... potrei andare a salutare le mie ex compagne? Sa, loro mi sono sempre state accanto ed è stato grazie a loro che... la mia permanenza qui è stata accettabile."
"Vada pure, signorina. È bello rendere felice una persona onesta!"
"Grazie signor commissario" dissi uscendo dalla stanza e dirigendomi verso la mia ex cella. Di colpo, però, sentii una presa ferrea sul mio braccio destro.
"E così te ne vai a casa, carina?" mi chiese facendomi il verso quella specie di serpe velenosa di Vanessa. "Beh... vediamo se sei tanto coraggiosa da sfidarmi per arrivarci!"
Vanessa afferrò un coltellino e lo puntò contro di me.
"Qui se c'è una codarda quella sei tu! Se sei tanto impavida come dici metti giù quel coso e parla con la bocca, non con le mani o con un oggetto che ti faccia da scudo! Su, coraggio!"
"E così nemmeno questo ti fa capire che devi essere più rispettosa, eh?"
Le strappai di mano il coltellino e lo gettai a terra nonostante la mia paura degli oggetti taglienti.
"Ringrazia la tua buona stella per il fatto che non riferirò nulla a chi di dovere, ma se ti azzardi a torcere un solo capello a Rossella o Emma io ti assicuro che non ti risparmierò il secondo giorno in quella lurida cella!" minacciai quella piccola strega.
La lasciai lì, all'apparenza impietrita, e mi diressi verso la mia ex cella.
"Francesca! Oh amica... com'è andata con quella faccenda? Che ti hanno detto?"
"Alla grande, Ross! Mi hanno rilasciata!" le risposi abbracciandola.
"Sul serio? Ma è meraviglioso! Allora cosa ci fai ancora qui?" chiese stringendomi le braccia intorno al collo.
"Volevo salutarvi" risposi, "e dirvi che se tutto va come spero tu ed Emma sarete fuori di qui molto presto!"
"GRAZIE TESORO, SEI UN ANGELO SCESO DAL CIELO!" gridò Rossella. "Ma che... che cos'hai fatto alla mano?"
Improvvisamente mi resi conto del fatto che la mia mano era graffiata. Doveva essere per colpa di quel dannato coltellino che io avevo afferrato per la lama.
"Non è niente."
"Francesca, per favore! Può essere molto pericoloso!" mi disse Rossella.
"È... è stata... Vanessa" dissi.
"Ti ha fatto lei quel graffio sulla mano?"
"Non proprio... in realtà è successo che..."
"Spiegati bene" disse Rossella prendendomi la mano.
"È successo che Vanessa mi ha fermata e mi ha minacciata con un coltello... ma io gliel'ho preso, per questo mi sono tagliata" risposi, "ma voi state attente!"
"Grazie bella!"
"Le amiche servono a questo, giusto?"
Anche Emma si era avvicinata e sembrava che la sua febbre fosse calata leggermente.
"Ti prego... promettimi che starai attenta!"
Fu tutto quello che le dissi mentre l'abbracciavo.
"Te lo prometto Francesca!" mi disse Emma.
Salutai le ragazze e corsi via. Lì fuori c'era Gabriele.
Gli corsi incontro e lui fece altrettanto finché non ci scontrammo finendo entrambi sulla strada lastricata.
"Mi sei mancata tantissimo!" mi disse Gabriele abbracciandomi.
"Anche tu mi sei mancato... e non puoi... non puoi immaginare quanto!" dissi.
All'improvviso notai che mi stava guardando.
"Francesca... e questo taglio?"
"Che? Oh, beh, ho avuto un diverbio con una detenuta e togliendole il coltello mi sono graffiata la mano" risposi in fretta e furia.
"Per fortuna è tutto finito! E adesso andiamo, coraggio!" mi esortò lui.
"Non cantate vittoria, piccioncini!" si udì dire da una voce familiare.
"T-Tommaso..."
Nell'udire la sua voce sbiancai.
"In carne e ossa, bellezza!"
"Che cosa vuoi, sei impazzito?"
"Voglio te!" mi rispose lui.
Mi afferrò e mi girò il viso nella sua direzione per baciarmi, ma Gabriele lo allontanò da me, strattonandolo.
"Corri Francesca! Vai a cercare aiuto, sbrigati! Con questo bellimbusto me la vedo io!" disse Gabriele.
Non volevo lasciarlo da solo, ma Tommaso stava per sopraffarlo.
Iniziai a correre per sfuggire alla presa di Tommaso che aveva lasciato in pace Gabriele e mi stava seguendo.
All'improvviso mi sentii afferrare per le spalle e voltandomi vidi un ragazzo incappucciato.
"Chi sei? Lasciami! Lasciami subito andare ti dico!"
"Devo portarti dal capo, signorina!" fece il ragazzo.
"IO NON VOGLIO AVERE NIENTE A CHE VEDERE CON IL TUO CAPO!" urlai.
Lui stava per tapparmi la bocca con una mano, ma io gli diedi uno spintone facendolo cadere e ricominciai a correre verso una meta ignota.
Mi si piegavano le ginocchia in continuazione, ma il mio unico pensiero era il povero Gabriele che rischiava grosso.
"Ti prego. Per favore, Tu che puoi fare tutto potrai anche... farmi trovare un posto in cui ci sia qualcuno a cui chiedere aiuto!" pregavo.
Per fortuna non ci volle molto.
In lontananza vidi una piccola chiesa a poca distanza dal luogo in cui mi trovavo. Ero stremata, ma non potevo di certo arrendermi dopo aver lottato tanto.
"Padre" dissi vedendo un uomo in piedi, davanti alle panche. "Io..."
"Vieni pure, figliola." disse dolcemente lui.
Entrai nella chiesetta un po' titubante e quando l'uomo si volse a me lo riconobbi.
"Ma lei... pa-padre Miguel!" dissi.
"Francesca! Ma che cosa ci fai qui?" mi chiese lui.
"La prego... la prego, lei... lei forse può aiutarmi! Per favore!"
"Cerca di stare calma e spiegami cosa ti è successo." mi disse lui.
"Beh... ecco... mi è successo che..."
Spazio Autrice
Ciao a tutti! Come va? Spero vi vada tutto bene!
Allora, breve resoconto della storia: finalmente Francesca è uscita di prigione, ma una volta fuori lei e Gabriele hanno un incontro molto spiacevole e lei è costretta a fuggire. Arriva ad una chiesa e il prete, che è una sua vecchia conoscenza, (e mi fa pensare a fra Cristoforo, poi scoprirete il perché), cercherà di aiutarla. Se non dovessi riuscire ad aggiungere un altro video al capitolo vi consiglio di ascoltare: "Malo" di Bebe mentre leggete la parte della fuga forzata di Francesca.
Ne approfitto per sponsorizzare alcune persone, (non me l'hanno chiesto loro, quindi chiedo loro di non arrabbiarsi).
A300kmDalMondo
AnnaHundSonohra
Lafilledesfleurs96
LiStr99
MoonLighteveryday
musicamore
perché vi assicuro che scrivono storie MERAVIGLIOSE!
Beh, detto questo vi saluto.
JesceSole2014Fra

Innamorata del mio fratello del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora