Francesca's Pov
Quella frase mi lasciò di stucco e io rischiai di farlo cadere.
"Gabriele, ora non preoccuparti di questo, stai tranquillo, ti porto all'ospedale..."
Lo feci appoggiare a me e per fortuna arrivammo presto all'ospedale.
"Francesca, cos'è successo?"
"Gabriele si è sentito male, ti prego, aiutami a portarlo dentro!"
"Vado a prendere una barella, aspetta qui" disse lui.
Io presi le mani di Gabriele e lo feci sedere su di una panchina.
"Sta tranquillo Gabriele, andrà tutto bene o non mi chiamo più Francesca Cordova" dissi.
"Piccola mia... non restare con me se questo ti fa stare male!"
"Smettila di dire queste cose, ti prego!"
Lui stringeva le mie mani e il calore aumentava, ma io non avevo il coraggio di lasciargli una mano e sentirgli la fronte visto che i ricordi mi sfrecciavano davanti come la prima volta che l'avevo visto in quello stato.
"Vai piccola... vai in cerca della felicità."
"Adesso m'importa solo di te!" dissi.
"Ti amo, mio piccolo angelo!"
"Cosa?" In quel momento mi si fermò il cuore.
"Ti amo! Ho cercato di allontanarmi da te, ma quando guardo Arianna ho l'impressione di vedere te!"
Stavolta ero io a stringergli le mani: lui era troppo agitato.
Zio Rocco ci raggiunse con la barella e mi aiutò a portarlo dentro.
Beatrice entrò insieme ad un medico e Gabriele fu visitato.
"E adesso cosa succederà?" mi chiesi.
Ero seduta in sala d'attesa e pensai che fosse il caso di dire ad Arianna quello che era successo.
Io: "Arianna, ti prego, vieni in ospedale! Gabriele ha avuto un malore! Il posto è quello dell'ultima volta!"
Arianna: "Grazie Francesca, arrivo subito!"
Zio Rocco era lì, davanti a me, e mi guardava.
"Sei davvero una ragazza nobile, tesoro!"
"Zio, nonostante tutto io amo ancora Gabriele! Per questo ho parlato con Arianna! Lei potrà di sicuro renderlo più felice di quanto possa fare io!"
"Ma tu ne sei proprio sicura?"
"Non importa se lo penso oppure no... È così!"
Tommaso's Pov
Io ero andato ad accompagnare mia sorella e avevo sentito il dialogo tra Francesca e Rocco.
Lei era sempre più innamorata di Gabriele e questo mi faceva sempre più male.
"Francesca, hanno detto qualcosa?" chiese Arianna.
"No, per adesso ancora niente!"
La sua voce era contenuta, ma allo stesso tempo triste.
Mi avvicinai a lei e posai una mano sulla sua testolina.
Lei sembrò fidarsi di me, ma purtroppo non come volevo io.
"Non fare così, non piangere!"
"E come potrei? Non so come sta, cosa può succedergli o se potrò vederlo!"
Sapevo che sarebbe stato difficile, non volevo più farle del male perché quel male mi si sarebbe rivoltato contro come al solito.
Beatrice's Pov
Ero nella stanza con il povero Gabriele. Il dottore sembrava confuso, quindi decisi di spezzare quel pesante silenzio chiedendo: "Che le prende( Perché non parla, dottore("
"Vedi, dubito che quello che ha lui possa essere curato da un dottore. Se è vero quello che penso il povero Gabriele sta soffrendo e questo dolore è arrivato a colpirlo a livello fisico."
"E quindi?" chiesi.
"Quindi deve stare a riposo e prendere dei calmanti."
Gabriele era stato sedato, ma non aveva dormito a lungo.
Quando aprì gli occhi iniziò a dire: "Francesca! Francesca!"
"Gabriele, stai tranquillo, hai la febbre alta!"
"P-per f-favore Bea-tri-ce..."
"Cosa? Dimmi!"
"V-vai a cercare l-la mia F-Francesca!"
"Sì, sì, la chiamerò, ma tu sta tranquillo!"
Io e il dottore lasciammo la stanza e vedemmo Francesca con il volto fra le mani. Tommaso le scompigliava i capelli, ma quel gesto non sembrava servire per calmarla.
Mi avvicinai un po' esitante e le tolsi una mano dal viso.
"Francesca... Gabriele ha la febbre altissima e chiede di te!"
Lei scattò in piedi, guardò in modo interrogativo Arianna e la ragazza capì al volo.
"Lui ha bisogno di te, non devi chiedermi alcun permesso!"
Lei si voltò e con un gesto ringraziò i due fratelli per la solidarietà e mi seguì.
Francesca's Pov
Di nuovo! Di nuovo la stessa storia! Gabriele era malato e cercava me!
Entrai in quella stanza e lo vidi sdraiato sul letto. Stava tremando!
"Gabriele!" lo chiamai con tono dolce.
"Angelo mio!" disse Gabriele.
"No, non ti sforzare, stai davvero male..."
"Ti prego amore mio, ricorda... che io ti amo!"
Lui prese le mie mani e sollevò appena la testa. Sentii le sue labbra avvicinarsi alle mie... erano a pochissima distanza le une dalle altre.
"No... ti supplico Gabriele, non farmi questo. Queste cose non si fanno... non devi baciarmi!"
"Non esiste un momento in cui io non pensi a te, Francesca!"
"Anch'io ho una voglia matta di baciarti, ma non possiamo fare una cosa del genere! Queste cose non si fanno, e poi Arianna non se lo merita... lei è una ragazza molto dolce, non se lo merita!"
Lui sembrava aver perso il controllo, stava per succedere l'inevitabile... mi si stava avvicinando troppo e qualche attimo dopo le nostre labbra si toccarono. In quel momento notai che gli occhi di Gabriele erano molto meno lucidi. Sentivo la sua bocca tremare contro la mia. La febbre stava scendendo lentamente, ma avrei preferito che passasse a me perché nel momento esatto in cui Gabriele aveva toccato le mie labbra il mio cuore si era fermato.
Cercai di staccarmi da lui, ma lui sembrava non reggersi in piedi.
Riuscii "finalmente" a staccarmi da lui e dissi: "Sono una traditrice! Sono soltanto una traditrice!"
Lui mi strinse le mani per trattenermi, ma io abbassai il viso e dissi: "Ti prego, lasciami!"
Mi liberai dalla sua stretta e corsi fuori da quella stanza.
"Arianna!" Corsi disperata verso di lei e m'inginocchiai.
"Francesca! Ma che ti prende?"
"Perdonami Arianna, per favore! Sono una traditrice!"
"Che cosa stai dicendo, Francesca?"
Non ebbi il tempo di risponderle poiché caddi svenuta sul pavimento.
Spazio Autrice
Ahi ahi ahi, un bacio proibito!
Come reagirà Arianna alle suppliche di Francesca? Come mai lei è svenuta così all'improvviso?
Beh... com'è che si dice? Ah sì, tutto a suo tempo!
Hasta luego!
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Innamorata del mio fratello del cuore
Teen FictionIo e lui siamo quasi fratelli, anche se abbiamo genitori diversi. Il termine "frateellastri" mi sembra un modo conveenzionale per definire ciò che siamo. Ma io per lui provo qualcosa... "Non possiamo farlo!" dissi singhiozzando. "Siamo troppo vicini...