Capitolo 54: T'appartengo

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Francesca's Pov
Dopo una difficilissima settimana sia io che Gabriele venimmo dimessi.
Alla fine riuscimmo ad organizzare la festa di bentornato che avevo in mente per Gabriele, che per ricambiarmi mi portò a fare un giro e mi chiese: "Principessa, ti fidi di me?"
"Sì, mi fido di te" risposi timidamente al mio angelo. "Ma perché lo chiedi?"
"Vedi piccola, noi dovremo separarci per un po', ma tu devi giurarmi che non avrai paura che m'innamori di un'altra!"
"Non capisco... dove devi andare?" gli chiesi.
"Devo partire con gli altri... per un po' di tempo" disse lui, "è una specie di minitour... ma se tu non lo volessi potrei anche non andarci! Io appartengo a te come tu appartieni a me!"
"No, Gabriele! Non dirlo neanche per scherzo! Tu stai per realizzare il tuo sogno, ti rendi conto? Devi lottare per realizzarlo! Io voglio che tu sia felice, hai capito? Io voglio che tu riesca a realizzare il tuo sogno perché è qualcosa di molto bello e molto nobile da parte tua. Io amo il mio Angelo delle Risate e non potrei mai e poi mai cercare di strappargli via le ali."
"Vieni qui Francesca" mi disse lui e quando lo raggiunsi lui mi baciò con dolcezza. "Tu sei la ragazza perfetta!"
Mi strinse a sé e mi baciò ripetutamente le labbra. Non erano baci violenti, per quanto veloci erano dolci e delicati come sempre. Lui sapeva sempre come farmi sentire meglio e come baciarmi. Sapeva che io amavo molto la dolcezza e me la offriva sempre su un piatto d'argento. Mentre ci pensavo lui mi baciava con dolcezza, ma adesso era un po' più lento.
"Io ti appartengo" continuava a ripetere, "come tu appartieni a me... sempre che tu lo voglia!"
"Certo che lo voglio! Ti appartengo come tu appartieni a me!" ripetei convinta per rispondergli.
Mi passò le mani tra i capelli e iniziò a giocarci, come era di sua abitudine.
"Mi mancherà questo gesto!" dissi. "Ma se tu mi facessi sentire la tua voce anche quando andrai via da qui... beh, le cose potrebbero andare molto, molto meglio!"
Gli feci gli occhi dolci, anche se a dirla tutta lui diceva che non avevo bisogno di farli e che i miei occhi, secondo lui, erano dolci per natura.
"E come faccio a dirti di no, tesoro?"
Mi st_rinse più forte a sé e con una voce tanto profonda quanto comica disse: "Stai attenta all'orco della prigione! A lui piacciono le ragazze dolci come te, quindi stai attenta principessa!"
"Chi è quest'orco?" chiesi sorpresa.
"È un orco che si chiama Tommaso ed è molto crudele!" disse mimando quello che diceva.
"Come diavolo fai a fare quella voce?"
"Non lo so, mi capita per caso, è una reazione spontanea" rispose sorridenddo.
"Ah però, per essere spontanea ti riesce bene!" risposi con un sorriso.
"E tu cosa sai fare?" chiese lui.
"Io... io non lo so." risposi.
Provai ad imitare una ragazza smorfiosa e lui mi sorrise.
"Complimenti principessa, il tuo contrario ti riesce molto bene!" mi disse.
Mi portò ad un bar e mi offrì una cioccolata calda. Sapeva che le cose dolci mi piacevano molto.
Il problema è che inavvertitamente feci cadere il cucchiaio e mi scottai la mano sinistra.
"Ahi!" dissi con un filo di voce. "Che dolore!"
"Dammi la mano, fa' vedere!" mi disse.
Tesi la mano verso la sua e lui la strinse e se la portò alle labbra dicendo: "Non è nulla di incurabile!" E detto questo mi diede un bacio sulla scottatura.
"Ecco fatto!" mi disse. "Ora bevila!"
Bevvi la cioccolata, lui pagò il conto ed entrambi uscimmo dal bar.
"Questa sarà la nostra giornata!" disse avvicinando il suo viso al mio.
Quando le nostre guance si toccarono sentii che la mia era bollente e la sua mi dava un po' di refrigerio.
"Ehi principessa! Tutto bene?" chiese.
"Sì, non preoccuparti, sto bene" risposi.
Mi portò ad un luna park e mi_ indicò le giostre.
"Dimmi un po', dove vuoi andare?" chiese.
"Beh, io... Io non lo so" balbettai.
"Ti va di andare alle canoe?" mi chiese.
"Ho paura della velocità" confessai.
"Ti giuro che se cadrai io ti aiutarò ad uscire principessa!" disse Gabriele.
"V-va bene" balbettai.
Tremavo leggermente, avevo un po' di paura e lui se ne accorse e mi strinse la mano.
"Ehi, tranquilla! Se non te la senti possiamo iniziare dai cigni! Va bene?"
"D'accordo! Grazie" risposi sorridendo.
Salimmo su un cigno e lui si mise alla guida.
Riuscimmo a schivare tutti i cigni e ci divertimmo davvero moltissimo in quel momento.
"Adesso però voglio fare una prova!" gli dissi.
"Va bene" rispose. "Fidati di me, andrà tutto bene piccola principessa!"
Salimmo su quella canoa e io mi preparai a livello psicologico alla velocità alla quale saremmo andati.
"Se non te la senti possiamo scendre! Siamo ancora in tempo" disse Gabriele.
"No, no!" risposi.
Tremavo leggermente e lui mi strinse a sé. La giostra partì e nonostante il cuore mi battesse forte ce la feci e a dire la verità mi divertii moltissimo.
"Sei stata bravissima!" disse il mio angelo.
"Ti ringrazio... Galriele, posso farti una domanda?" chiesi sorridendogli timidamente.
"Sicuro! Puoi farmi tutte le domande che vuoi!" mi rispose lui ricambiando il sorriso.
"Quando dovresti partire?" chiesi.
"Fra una settimana! Principessa, se ti va posso anche non partire. Se tu non vuoi disdico tutto piccola principessa!"
"Non voglio!" gli dissi. "Mi mancherai, è vero, ma non voglio impedire a un angelo di spiccare il volo! Però... però voglio dirti che da un po' di tempo a questa parte mi sento strana. Non so perché, non lo so, però ho una strana sensazione, come se dovesse succedermi qualcosa da un momento all'altro!"
"Non dirlo nemmeno per scherzo! Tu starai con me piccola, per sempre!" mi rassicurò lui stringendomi tra le sue braccia.
Alzai un po' lo sguardo e vidi che aveva uno strano luccichio negli occhi.
"Gabriele, che cos'hai? Perché hai quella luce negli occhi?" gli chiesi.
"No, è che..." disse, ma di colpo vidi un oggetto di una forma poco convincente puntato alla sua schiena e per salvarlo, immaginando cosa fosse quell'oggetto, gli diedi una leggera spinta.
"Gabriele!" gridai piazzandomi davanti a lui.
Sentii un colpo e qualcosa di tagliente mi ferì di striscio ad una mano.
Caddi a terra a causa del dolore e lui s'inginocchiò accanto a me e mi disse: "Oh cielo Francesca! Che è successo?"

Innamorata del mio fratello del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora