Capitolo 71: Una stella rischia di spegnersi

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Diana's Pov
Erano passati due mesi da quando mia cugina era caduta in coma. Dopo il secondo giorno non aveva più dato alcun segno vitale eccetto i battiti scanditi dai suoni che emetteva il piccolo macchinario che controllava il suo cuore. Molto spesso scoppiavo in lacrime perché mi sentivo impotente e di sicuro non ero l'unica a reagire così.
Le avevano messo flebo, respiratore e non so che altro addosso. Tutti quegli oggetti le permettevano di aggrapparsi alla vita, ma non sapevamo quanto avrebbe resistito.
Quel giorno entrai nella sua stanza e m'inginocchiai accanto al suo letto. La guardai: era pallida come un fantasma e se ne stava lì, ferma come una statua.
"Ciao gioia della mia vita! Come stai? È bello il posto in cui sei adesso? Sai, per quanto sia bello io spero che tu torni presto piccola mia! Chissà, forse lì c'è una piscina come quella dei Braccialetti Rossi e tu devi saltare per riprenderti! Ti prego, provaci! Fallo per me, per la tua mamma, per i tuoi amici e anche per Gabriele! Te lo chiedo per favore cuginetta, reagisci!"
Mi avvicinai di più a lei e le sfiorai la fronte: nonostante il suo corpo fosse come addormentato lei era bollente.
"Oh piccola mia, ma che ti succede" le chiesi. "Che significa questa febbre?"
Di colpo la porta si spalancò ed entrò Gabriele.
"Anche tu volevi vederla?"
"Sì, Gabriele, anch'io volevo vederla!"
"Non ha reagito? Niente di niente?"
"No! L'unico segno che ha dato è... È quello." dissi indicando il suo volto.
Lui capì al volo, si avvicinò al letto di mia cugina e si mise accanto a me. Aveva gli occhi fissi nei suoi, forse aveva imparato a riconoscere la febbre poiché la mia povera cugina si ammalava spesso.
La baciò con tenerezza, ma si ritrasse poco dopo e anche lui, come avevo fatto io, le appoggiò una mano sulla fronte.
"Oh Francesca, ma che cos'hai? Perché stai così male? Oh santo cielo, ci mancava soltanto questa!" disse prendendo la mano della mia cuginetta.
Era sempre così gentile e premuroso con lei! Cioè, per dirla meglio, lo era con tutti, ma io l'avevo notato da quando aveva fatto quella sorpresa a Francy.
💭Eravamo nel capanno in cui era stata fatta quella sorpresa a mia cugina. Io le stavo facendo una ripresa per poterle permettere di conservare un piccolo ricordo di quella sera e notai il modo in cui Gabriele la stringeva a sé. Aveva un braccio appoggiato sulle sue spalle e fin qui tutto bene, lo fanno tutti, ma lui sembrava volerla proteggere da chiunque provasse a farle del male ed era così dolce, così tenero!
Sembrava un angelo sceso dal cielo. 💭
Ripensando a quel momento mi scese una lacrima, un'altra stramaledetta lacrima.
Gabriele si affrettò ad asciugarmi la guancia con la mano libera.
"No Diana, per favore, non piangere!" mi disse. "Non posso vederti stare male!"
"Sai, mia cugina è una ragazza speciale per me! Quando stavo male per qualcosa di più grande di lei, almeno per come la vedeva lei stessa, mi diceva: "Diana, io non so come aiutarti se non dicendoti che ti sono vicina." Lei si preoccupa per gli altri, ma si preoccupa pochissimo per se stessa, lo capisci?"
"Lo so, Diana" mi disse Gabriele. "Lei è fatta così, è una ragazza molto generosa, si preoccupa per gli altri."
In quel momento arrivò l'infermiera con la quale Francesca aveva stretto un bellissimo legame.
"Diana... Gabriele..." ci disse. "Devo dirvi una cosa che non vi piacerà e... cioè, per dirla meglio il medico curante di Francy deve dirvi una cosa."
"Oddio Beatrice, ma che succede?" le chiese Gabriele.
"È una faccenda abbastanza complicata."
Uscimmo dalla stanza mentre l'infermiera Beatrice restava lì per controllare lo stato della mia povera cuginetta.
"Dottore, che succede a mia cugina?" chiesi.
"La ragazza è in condizioni critiche. La sua malattia è in parte insediata in tutta la sua fronte e negli occhi, per questo ora è in uno stato di incoscienza e purtroppo l'unico modo che abbiamo per salvarla è un intervento difficile."
Sentii che mi mancavano le forze e non riuscivo a respirare.
"Diana! Diana, che ti prende?"
Gabriele mi agitò uäa mano davanti al viso per permettermi di respirare meglio. Respiravo male e lui faceva di tutto per aiutarmi.
"Dottore, devo farla sdraiare, sta molto male!" disse.
Il dottore mi fece sdraiare e Gabriele iniziò a bagnarmi la fronte con dell'acqua fresca.
"Diana respira, non ti accadrà niente!"
Feci un respiro profondo e lui mi calmò stringendo forte la mia mano tra le sue e io mi sentii meglio.
Anche zia Sara era lì e disse: "Fate quello che dovete fare! La vita della mia piccola è nelle vostre mani!"
Il dottore si avvicinò e le mise davanti un documento che lei firmò con mano tremante.
"Ti senti meglio, Diana?" chiese Laura che aveva sentito tutto e si era trascinata sulle ginocchia per venire da me.
"Sì tesoro, sta tranquilla, ora va meglio."
"Dottore, posso andare a trovare la mia amica?" chiese Laura sottovoce.
"Sì, vai tranquilla" disse il dottore.
Laura's Pov
Andai nella stanza 124 per far visita a Francy e vidi l'infermiera seduta accanto al letto che le controllava il cuore attraverso la macchinetta che portava sul petto.
"Tu sei la sua amica, vero? Laura!" mi disse l'infermiera Beatrice.
"Sì, sono io" risposi. "Pensa che lei possa sentirmi?"
"Ma certo che può sentirti, cara!" rispose lei.
Presi la mano della mia amica e la strinsi.
"Ehi amica mia! Sai che hanno trovato una parte della malattia che ti sta logorando? Beh, domani te la toglieranno dalle scatole!"
La guardai e capii che giusto per completare il quadretto le era salita la febbre! "Perfetto, siamo a posto!" dissi tra me.
Sentii il suo cuore battere più in fretta, come se lei stesse tentando di farsi coraggio. Il battito non c'era più ed era stato sostituito da un battito regolare, ma veramente regolare.
"Dai Francy, ancora un po', vedrai che andrà tutto bene!" dissi cercando di trattenere le lacrime.
"Le stelle non si spengono prima di milioni o forse miliardi di anni!" disse l'infermiera che era accanto a me.
Aveva ragione, ma la mia amica era una stella, la più speciale di tutte, eppure si stava spegnendo davanti ai nostri occhi.

Innamorata del mio fratello del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora