Francesca's Pov
"Ah, la piccola Francy è innamorata! E di chi se non di Gabry?"
"Giada dacci un taglio!" dissi.
"Ma dai, scherzavo, non arrabbiarti!"
"Beh, se questo è scherzare non voglio immaginare la tua faccia quando parli sul serio!" dissi.
Giada abbassò la testa. Sembrava vergognarsi di qualcosa, ma mi avevano insegnato che bisogna rispondere per le rime quando qualcuno vuole farci male.
"Tranquilla Francesca, puoi sederti!"
Andai a sedermi. Mi sentivo strana, odiavo quelle occhiate che mi lanciava gran parte della classe, come se tutti loro tentassero di leggermi il pensiero.
La giornata passò in fretta e uscimmo da scuola, ma mentre camminavo incontrai un ragazzo che aveva un'espressione che non prometteva niente di buono.
"Ehi Francesca! Tutta sola?" chiese.
"Chi sei? Che cosa vuoi? Come sai il mio nome?" chiesi terrorizzata.
Lui si avvicinò e disse: "Che c'è, non mi riconosci?"
Sobbalzai al suono di quella voce.
"Tommaso!" dissi facendo uno scatto all'indietro, ma lui mi coprì la bocca.
"Stai buona principessa!" disse ridendo.
Io iniziai a battere i piedi a terra e agitarmi. Alzai la mano e la agitai il più possibile per farmi vedere.
Tante voci dicevano: "Lasciala! Lasciala!"
All'improvviso intervenne qualcâno che senza dire una parola respinse Tommaso e gli diede uno schiaffo in pieno viso.
Subito dopo mi tirò in un abbraccio e lo riconobbi solo quando mi rivolse la parola perché quando aveva colpito Tommaso per difendermi aveva parlato a denti stretti.
"Scusami, ma ti giuro che non potevo lasciargli fare quello che voleva! Non volevo che ti facesse del male, capisci? Non volevo spaventarti tesoro! Ti giuro che non volevo spaventarti!"
"Gabriele" sussurrai.
"Stai tranquilla! È passato Francy!"
"Non lo so, non lo so!" dissi spaventatissima da quell'incontro.
Dopo pochissimo mi girai e vidi Juan, Luigi e Denise che legavano Tommaso.
Nel frattempo Caterina chiamò la polizia.
"Gabriele, puoi accompagnarmi? Voglio dirgliene quattro!" dissi molto agitata.
"Dammi la mano" disse lui sorridendomi.
Ci avvicinammo a Tommaso e lui disse: "Ora sei tu che vieni da me?"
"Sì ma solo per prenderti a schiaffi se continui a fare l'imbecille, è chiaro?"
"Maledizione, slegatemi!" disse lui.
"Ti slegheremo, ma solo quando saremo sicuri che non potrai più fare del male a nessuno! Vedi di calmarti, è chiaro?"
Caterina fu ferma e decisa. Mi sentivo male, sia fuori che dentro, e il mio angelo se ne accorse immediatamente.
"Principessa che cos'hai?" mi chiese preoccupato.
Poco dopo arrivarono degli agenti e Tommaso fu portato via. Subito dopo mi sentii mancare.
Le ultime parole che sentii furono: "Francesca che cos'hai? Francesca no!"
Gabriele's Pov
"Francesca che cos'hai? Francesca no!"
La presi in braccio e la portai a casa.
Gli altri mi raggiunsero e andammo al piano di sopra, nella sua stanza.
"Povera piccola!" disse Caterina. "Non coprirla troppo Gabriele! Cerca di capire se respira! Se qualcuno respira le labbra si muovono, mettile una mano sulla bocca!"
Feci come mi aveva detto e sentii dei movimenti. Quelle labbra erano ancora calde e questo mi fece sentire meglio. Il vero problema era che le era risalita la temperatura, da quando si era svegliata dal coma l'agitazione estrema le portava attacchi di febbre.
"Il polso? Che mi dici del polso?"
"Aspetta" dissi prendendo quel piccolo polso tra le dita. Lo sentii battere e tirai un sospiro di sollievo.
"Allora?" chiese Caterina dandomi uno straccio bagnato con dell'acqua fresca.
"È viva, però... scotta poverina, ha la febbre!"
"Ma le succede spesso?" chiese Denise.
"Sì, da quando ha avuto l'incidente se si agita le sale la febbre e perde i sensi!" risposi adagiandole lo straccio sulla fronte.
All'improvviso sentii un piccolo colpo di tosse, mi girai verso Francy e la vidi scuotersi e apriree gli occhi.
"Ga-Gabriele" sussurrò molto agitata.
"Amore mio, come stai? Come ti senti?"
"Mi scoppia la testa! Ho la nausea! Mi gira tutto intorno, che mi succede?"
"Piccola mia, adesso cerca di calmarti! Ti prometto che andrà tutto bene!" la rassicurai.
"Ahi! Santo cielo, che dolore!" disse portandosi le mani alle tempie. "Ahi!"
Accidenti a me e alla mia brillante idea di colpire Tommaso! Lei doveva essersi spaventata, ma l'ultima cosa che volevo era che le facessero del male... soprattutto se il suo carnefice era quel mostro.
"Perdonami piccola mia, non volevo spaventarti, te lo giuro! Volevo solo difenderti! Non avrei mai fatto del male a Tommaso così, per divertimento!"
"N-non me lo d-de-vi giurare! Io lo so, Gabriele! Sei un angelo! Anzi, siete cinque angeli! I migliori del mondo!"
"Ma anche nel delirio sei così dolce?"
Luigi sembrava quasi stupito di vedere tanta innocenza in una sola persona e aveva anche ragione! Era già improbabile trovarla una persona pura e innocente, come lei. Anzi, era quasi un'impresa impossibile! Non era una tipa vendicativa altrimenti avrebbe preso a schiaffi quell'idiota di Tommaso, ma non voleva fargli del male e aveva ragione a non macchiarsi la coscienza, anche perché per com'era lei i rimorsi l'avrebbero logorata a vita.
Francesca's Pov
Un po' alla volta, grazie all'aiuto dei miei angeli, mi ripresi del tutto.
"Ehi ragazoi! Forse ce l'ho io un nome per il vostro gruppo" dissi.
"Ma anche con la febbre tendi le braccia verso gli altri?" chiese Gabriele sottolineando quelle parole con un gesto della mano che mi fece scoppiare a ridere. "Sei unica e meravigliosa, piccola mia!"
Okay, nel mio caso dalla risata al rossore il passo non esisteva nemmeno.
"Te la senti di dircelo adesso?" chiese Caterina.
"Sì, me la sento! Io vi chiamavo già in questo modo, ma oggi ho avuto la conferma di quello che pensavo! Per me voi siete... degli Angeli delle Risate! Non so se vada bene, però..."
"E brava Francesca!" disse Luigi. "Lo sai che ci hai risolto un problema?"
"Beh, non posso che esserne contenta!"
I ragazzi mi rimasero accanto per tutto il tempo. Mi sentivo al sicuro con loro, mi volevano bene, volevano proteggermi, volevano restarmi accanto.
All'improvviso, però, mi venne in mente la faccia di Tommaso e provai un brivido.
"Fra! Che hai? Che succede?" mi chiese dolcemente Gabriele.
"È che devo ringraziarvi! Se non fosse stato per voi io... non so come sarebbe andata a finire! Non so come ringraziarvi!"
"Principessa, ti prego, non piangere!"
Gabriele mi baciò la fronte e sorrise.
"Dov'è finita la Francesca coraggiosa e dolce che conosco?" mi chiese Juan.
"Noi ti vogliamo bene, non piangere!" mi disse Caterina prendendomi una mano.
"Su Francesca, andrà tutto bene!" mi rassicurò Luigi.
"Ehi! Tommaso è in prigione e non lo faranno più uscire!" mi disse Denise.
Avrei voluto dirle che lei non poteva saperlo, che Tommaso era capace di tutto, ma come potevo mandare in fumo i suoi tentativi di calmarmi? Sarei stata un'egoista e non volevo, perché loro facevano di tutto per aiutarmi e proteggermi. Fu questo pensiero a farmi credere che, dopotutto, quella poteva essere una possibilità che potevo prendere in considerazione.
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Innamorata del mio fratello del cuore
Novela JuvenilIo e lui siamo quasi fratelli, anche se abbiamo genitori diversi. Il termine "frateellastri" mi sembra un modo conveenzionale per definire ciò che siamo. Ma io per lui provo qualcosa... "Non possiamo farlo!" dissi singhiozzando. "Siamo troppo vicini...