Capitolo 19: Ci incontriamo nei sogni

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Diana's Pov
"Avete sentito?" chiesi sorpresa.
"Cosa?" chiese Juan.
"No, niente. L'avrò immaginato" dissi.
"Immaginato cosa?" chiese Gabriele.
"Ho immaginato Francy che mi diceva: "Ti voglio bene", ma non può essere!"
"Io ti credo se dici che l'hai sentita" disse Gabriele. "Francesca non vuole vederci soffrire, è troppo buona!"
"Anch'io ci credo" disse Laura e tutti si aggregarono.
Forse lei cercava di farci coraggio attraverso quelle piccole illusioni visto che non poteva parlare per farlo.
Io sapevo che lei era innamorata di Gabriele, ci confidavamo tutto e io non sapevo che cosa dirle perché era una cosa complicata stare insieme viste le circostanze, ma come si dice, al cuore non si comanda ed è anche una fortuna! Si vedeva che lui teneva a lei dal modo in cui la guardava e le parlava e per la dolce sorpresa che le aveva fatto dopo l'ennesima cattiveria di Tommaso.
"Povera piccola! Lei che è così buona adesso è confinata in questo letto!" disse Luigi facendosi avanti e facendole una carezza sul viso, cosa che soleva fare anche Gabriele.
"Le persone più buone sono quelle che soffrono di più, ma l'amore trionfa sempre" disse Denise e quelle parole mi fecero bene e mi scaldarono il cuore.
Laura, Gabriele ed io restammo in silenzio e poco dopo eravamo tutti riuniti in un caloroso abbraccio. Forse era stata lei a farci avvicinare visto che sapeva che tutti stavamo soffrendo.
Francesca's Pov
Non ce la facevo più a vederli tristi.
Era una tortura, una maledetta tortura!
Come avrei resistito a sentire quelle voci e quelle parole senza poter interagire con le persone che amavo?
Il luogo in cui mi trovavo era proprio come lo descriveva Gabriele, prima c'era un prato pieno di fiori e andando avanti c'era una piccola spiaggia uguale a quella dove andavamo sempre. Ma per quanto fosse bello stare lì io volevo uscire, volevo tornare dai miei amici, dalla mia famiglia e dal mio Gabriele.
"Francy! Francy!" mi chiamò Giorgio.
"Ciao" lo salutai con un sorriso sincero ma minimo perché ero molto triste all'idea di non poter più parlare con le persone che erano accanto a me.
"Quindi anche tu sei finita qui. Mi dispiace per quello che ti è successo."
"Giorgio, io sto male. Molto male. Vedo i miei amici, Diana e Gabriele accanto al mio letto ma non posso parlare con loro, non posso fare nulla per fargli sapere quanto tengo a ognuno di loro e per quanto sia bello stare qui voglio tornare, ma non so come uscire!"
"Capisco piccola, ma purtroppo non è ancora il momento che tu esca da qui! Quando sarà il tuo momento lo capirai."
"E se quel momento non arrivasse mai?"
"No piccola, il momento arriverà di sicuro! Quando non c'è speranza si forma un cerchio grigio sul braccio della persona, tu invece hai come segno il tuo braccialetto blu. Vedi, se ti resta qualcosa che appartiene alla Terra vuol dire che potrai ritornarci."
Quella che mi parlava era mia madre. Nel sentire quella voce che mi era mancata tantissimo capii che loro sarebbero sempre stati al mio fianco.
"Per ora non potrai parlare con loro, le regole lo proibiscono, ma potrai comunicare con loro attraverso i sogni!"
Ecco da chi aveva preso Gabriele, lui e Giorgio avevano un'incredibile inclinazione a dire poche parole ma di conforto. In quel momento desideravo solo vedere Gabriele. Almeno lui! Non m'importava che il tempo fosse poco, mi bastava stare con lui anche un secondo.
In quel momento mi accorsi che il varco d'accesso ai sogni si era aperto e mi ci catapultai dentro. Non m'importava da chi sarei andata né per quanto ci sarei stata, volevo vedere almeno uno di loro e il resto erano solo dettagli. Vidi Laura seduta a terra. Piangeva.
Mi avvicinai e iniziai a parlarle.
Laura's Pov
Ero davvero distrutta e speravo che il sonno mi portasse via un po' di dolore.
Gabriele se ne accorse, prese una poltrona e mi fece distendere. Quanto era premuroso con gli altri! Stava male ma non piangeva e ci faceva coraggio, si preoccupava per noi e non per se stesso.
Francy me l'aveva descritto benissimo.
"Riposati Laura, ti farà bene" disse lasciandomi un bacio sulla fronte.
Mi addormentai in pochissimo tempo...
Ero in un grande giardino, mi ero seduta a terra e stavo piangendo. Mi presi la testa tra le mani e le lacrime continuarono a scendere con insistenza.
"Laura! Ehi! Laura, sono io, Francesca!" disse una voce familiare.
"Co-come?" balbettai mentre mi alzavo.
"Laura sono io, sono Francy, mi senti? Laura dimmi qualcosa, ti prego!"
"Francy!" dissi correndole incontro e abbracciandola forte. Non potevo crederci!
"Laura calmati, va tutto bene" disse lei. "Vedi, per il momento io sono nei tuoi sogni, ma presto ci rivedremo, ne sono sicura! Ti prego, oon fare così, amica del cuore, mi fai sentire male!"
"S-scusami" balbettai.
All'improvviso sentii delle voci e tutti i ragazzi erano insieme a noi. Lei corse ad abbracciarli uno per uno, ma purtroppo l'abbraccio con Gabriele fu il più breve di tutti. Uno per uno i ragazzi andarono via e anche lei sparì.
Iniziai a vedere tutto nero e sentii delle risate malefiche, quindi iniziai ad agitarmi e a gridare: "No... no, basta!"
"Laura! Ehi! Piccola svegliati!" Mi sentii scuotere da ben quattro mani, mi voltai e vidi Andrea e Gabriele.
"Ehi! Laura va tutto bene?" chiese Andrea.
"S-sì, ho solo avuto un mezzo incubo."
"Ti va di parlarne?" chiese Gabriele.
"C'era Francy e dopo siete arrivati voi ma all'improvviso è sparito tutto e ho sentito solo delle risate malvagie!"
"Forse hai fatto il mio stesso sogno" disse Gabriele, "escludendo l'ultima parte!"
Tutti confermarono l'accaduto e capimmo che quello era l'unico modo che Francy poteva usare per comunicare con noi.
Proprio in quel momento sentikmo il macchinario che controllava il cuore di Francy impazzire, suonava di continuo e sapevamo che stava accadendo qualcosa.
In quel momento agii senza pensare, corsi in corridoio e iniziai a gridare aiuto. Andrea mi rincorse e mi prese un polso per cercare di tranquillizzarmi.
"Laura calmati, così non otterrai altro che sentirti peggio" disse, "e questa è l'ultima cosa che devi fare! Per lei!"
In quel momento ripensai alle parole di Francy: "Ti prego non fare così amica del cuore, mi fai sentire male!"
"Hai ragione... m-ma io non so che cosa fare."
"No! Ti prego, non piangere!" disse Andrea vedendo che i miei occhi stavano diventando lucidi e sembravano due fiumi pronti a straripare. "Non piangere piccola, si risolverà tutto!"
Detto questo mi abbracciò forte e mi fece appoggiare la testa sul suo petto.
Adesso capivo la mia amica quando diceva: "Provo qualcosa di magico quando lui mi chiama piccola."
Andrea mi faceva sentire bene o almeno mi aiutava a non cadere nella disperazione.
Iniziò a muovere le mani tra i miei capelli. Le sue carezze mi fecero rilassare e appoggiai la fronte al suo petto. Mi sentivo bene tra le sue braccia.
Lui era chino su di me e mi parlava sottovoce dicendomi parole dolci per farmi stare meglio. Io pensai a quello che Francy mi diceva ogni volta che mi sentivo triste: "Non smettere mai di sorridere perché il sorriso è la cosa più bella del mondo ed è l'unica che non può nascondersi. Si capisce subito quando un sorriso è sincero."
Io alzai il viso e sorrisi ad Andrea.
"Brava, così si fa!" disse Andrea. "Non perdere la speranza! Lei starà bene e non smetterà mai di volerti bene, ragione in più per riprendersi presto!"
"Grazie." dissi con un filo di voce.
Era davvero un ragazzo dolcissimo.
Andrea's Pov
Veder piangere Laura per me era una fitta al cuore. Ci eravamo conosciuti per caso e ogni volta che le parlavo lei arrossiva e mi sorrideva in modo così sincero e genuino da farmi desiderare che il tempo si fermasse, che il mondo smettesse di girare e che noi potessimo restare lì ad osservarci per l'eternità.
In quel momento, poi, non volevo più lasciarla andare, era così piccola e fragile da farmi desiderare di proteggerla da tutjo il male del mondo.
"Ti senti un po' meglio adesso?" chiesi senza smettere di stringerla al petto.
"Sì, va meglio, grazie" disse sottovoce come se temesse di essere sentita.
All'improvviso fummo raggiunti dagli altri e ci staccammo un po' a malincuore.
Il dottore ci raggiunse poco dopo in sala d'attesa e Luigi chiese: "Come sta? Cosa le è successo prima dottore?"
"Ha avuto una crisi cardiaca" disse il dottore.
"Cioè? Che è successo di preciso?" chiese Gabriele evidentemente agitato.
"Beh, il fatto è che... il suo cuore è impazzito e alcuni ohgani stavano per collassare." disse il dottore con un'espressione molto dispiaciuta.
"Oh santo cielo, ma perché tutte a lei? Perché a lei che è così trasparente?"
Diana sembrava sul punto di spaccare tutto per liberarsi di quel dolore e di quel peso opprimente che aveva al petto.
"Diana calmati" disse Gabriele avvicinandosi a lei e abbracciandola per offrirle almeno un minimo di conforto.
A volte il dolore morale provoca anche dolore fisico e questa cosa stava accadendo a tutti noi in quel momento.
"Adesso come sta?" chiese Caterina.
"Abbiamo superato la crisi, ma per adesso non potete vederla. Purtroppo il suo stato di salute si è aggravato e ho paura che le sue condizioni stiano precipitando. Se non dovesse svegliarsi entro le prossime quarantott'ore saremo costretti ad operarla. Mi dispiace."

Innamorata del mio fratello del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora