Capitolo 107: Sono una traditrice!

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Arianna's Pov
"Francesca! Oh accidenti, Francesca, apri gli occhi, guardami!"
Mi alzai dalla sedia e la sollevai da terra.
Avevo capito che tra lei e Gabriele era successo qualcosa, ma lei per me non era una traditrice.
I traditori non si preoccupano per niente di quello che fanno, perché non hanno scrupoli.
Il padre di Francesca era così perché aveva abbandonato le donne che aveva avuto accanto. Due di queste donne avevano avuto una figlia ciascuna, una più bella e buona dell'altra, ma le aveva fatte ammalare con il suo cinismo e la sua cattiveria.
"Tesoro ti prego, reagisci! Ti scongiuro!"
La sentii scuotersi leggermente e la vidi aprire gli occhi.
"Arianna! Ti prego, lasciami! Io... io sono una traditrice!"
"Ascoltami: il tradimento è volontario, non spinto dall'amore! Tu sei innamorata di Gabriele e non hai potuto controllarti..."
"No! Io non ho nessuna giustificazione! Sono solo una traditrice, sono molto cattiva!"
La strinsi forte a me e cercai di calmarla. Forse sembro stupida, ma so riconoscere una vera traditrice.
Lei non era così, non lo era per niente!
Nascose il viso sul mio petto e singhiozzando disse: "Scusami Arianna, ti prego, perdonami per quello che ho fatto!"
"Sì, sì! Io ti perdono tutto quello che vuoi, ma ti supplico, non fare così!"
Proprio in quel momento entrò il "padre" di Francesca.
Francesca's Pov
In un altro momento avrei voluto che lui se ne andasse, ma questa volta non feci nulla per impedire che mi si avvicinasse. Era la giusta punizione per la cattiveria che avevo fatto. La paura e la rabbia!
"Che cosa vuoi, Santiago?"
"Cominciamo male Francesca! Cominciamo davvero male..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Voglio dire che oggi per me è un gran giorno, piccola! Da oggi io e te ricostruiremo il nostro rapporto, cara!"
"Spiegati meglio, non ti capisco!" dissi, anche se mi era difficilissimo parlare con calma mentre dentro tremavo.
"Ho ottenuto il tuo affidamento Francesca" rispose lui.
No! Non poteva essere vero!
"Stupida, te la sei cercata!" disse la mia voce interiore, e io non potevo darle torto.
"M tu... tu hai quasi ucciso mia madre!" dissi indignata.
"Lei ha tentato di denunciarmi, ma io ho detto che lo spavento preso quel giorno l'aveva fatta impazzire! Che te ne pare?"
"No! Non ti rendi conto di quello che fai!"
"No, al contrario! Io mi rendo conto di quello che sto facendo! E adesso vieni con me, ragazzina!"
"Ti prego, lascia almeno che riveda mia madre!" supplicai.
"Non la vedrai mai più! E ora sbrigati e seguimi! Le tue cose sono già a casa mia!"
Mi prese per un braccio e iniziò a trascinarmi, ma io lo spinsi via dal mio corpo.
"Io verrò con te, ma tu non toccarmi, okay?"
Lui sembrò convinto e io lo seguii senza dire una parola.
"Allora tesoro, sei contenta di venire con me?"
"Non fingere di volermi bene e non permetterti di chiamarmi in quel modo! E poi perché dovrei essere contenta se oggi ho scoperto di essere come te?"
"Io speravo che tua madre mi dicesse che aveva partorito un figlio maschio per farlo essere uguale a me, ma sono contento lo stesso! Tu sei una dura e oggi hai detto che hai preso da me!"
"Sì, purtroppo è così, e tu non sai quanto me ne vergogno! Sono una traditrice, proprio come te! Ma ho deciso che non mi metterò contro di te per pagare la mia colpa! Io non voglio diventare come te, perché tante volte mi hanno detto: "Figlia illegittima", ma nel modo più volgare che esista! È stato orribile! E se e quando io avrò un figlio non permetterò a nessuno di chiamarlo così!"
"Se lo avrai non sarà un figlio..." disse lui, ma sapendo cosa stava per dire lo fermai.
"Non ti permettere di pronunciare quella specie di aggettivo, non farlo! Non è ad un figlio che si deve collegare quello straccio di parola, ma alle cattive persone e nessun bambino è cattivo! Sono i genitori a condizionarlo!"
"Ora smettila!"
"È troppo facile così!"
Lui era sul punto di mettermi le mani addosso, ma io ero abituata a fermare mani volanti.
"NON...  TOCCARMI!"
Entrammo in casa e una ragazza ci accolse.
"Ah, salve signor Santiago! Lei è la signorina Francesca?"
"Sì, è lei! Non perdere tempo Eleonora, vai a prepararle la stanza!"
Quella ragazza, nonostante cercasse di essere tranquilla, parlava sottovoce, per di più tremante.
Cosa la spaventava in quel modo?
"Ti lascerò un po' tranquilla."
Tranquilla! Per stare tranquilla lui doveva andare su Marte e non fare più ritorno o quantomeno lasciare tranquilla mia madre e oltre a lei la madre di Amelia, che sarebbe presto diventata mia zia!
Non gli risposi e attesi il ritorno di Eleonora.
"Signorina Francesca!" Quella voce mi riscosse dai miei pensieri. "La sua camera è pronta! Se vuole seguirmi..."
"Grazie, Eleonora" dissi per allentare la tensione, "ma hai paura di me?"
"N-no signorina Francesca... Io non potrei!"
Eleonora's Pov
Quella ragazza non sembrava come il padre, ma purtroppo anche la famiglia di quell'uomo mi terrorizzava.
"Ehi, ehi, non ti spaventare" disse tendendomi la mano. "Credo sia il caso di iniziare a diventare amiche visto che per un po' starò qui!"
"Suo padre non vorrebbe, signorina" dissi tristemente.
"Va bene, però sappi che se hai bisogno di qualcosa io ci sono!"
Nessuno aveva mai cercato di aiutarmi o capirmi e il signor Santiago meno di tutti, ma non potevo permettermi di dirglielo perché sapevo che sarebbe finita male.
Portai la ragazza in camera sua e stavo per andarmene quando lei mi fermò.
"Se vuoi posso aiutarti a fare quello che devi fare!"
"No, la prego!"
"Ehi Eleonora, che ti prende?"
Scoppiai in lacrime pensando a quello che avevo passato. Pensavo che anche lei, come gli altri, mi dicesse: "Stai zitta!", o: "Smettila di piangere lacrime di coccodrillo!", ma mi accorsi che lei mi si era avvicinata e mi stava... ABBRACCIANDO!
"Sfogati quanto vuoi! Fa bene piangere, è quando si usano le gocce per fingere che fa male! Liberati, se vuoi dirmi qualcosa fallo!"
La voce dolce di quella ragazza mi fece provare un'insolita tranquillità. Non ebbi la forza di parlare, continuai a piangere e basta, ma lei non fece nulla per impedirmelo.
Non volevo più staccarmi dal suo abbraccio, lei mi stava consolando ed era stata l'unica.
All'improvviso anche lei versò qualche lacrima.
"Siamo compagne di prigione!" disse. "Ma ne verremo fuori insieme, te lo prometto!"
Spazio Autrice
Oddio ragazzi, stavo per mettermi a piangere anch'io mentre scrivevo! Non che mi sia riuscito chissà cosa, ma l'immaginazione gioca brutti scherzi!
Comunque... Oddio, 1000 visualizzazioni e 61 voti! So che per molti è una sciocchezza, ma per me è un miracolo! Grazie a tutti!
Vi consiglio di passare a leggere la storia: "Una settimana in villaggio" di
LiStr99
perché chi come me ama i villaggi l'apprezzerà molto, ne sono sicura!
E vi consiglio di passare da:
AnnaHundSonohra
MoonLighteveryday
musicamore
e
PessimaBionda.
Credetemi, non ve ne pentirete!

Innamorata del mio fratello del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora