Capitolo 102: Sentimenti inspiegabili

51 2 0
                                    

"Era un gioco, scommessa, non so... è diventata passione... non coffesso nemmeno a me stesso. È un'assurda ossessione..."
[Tratto dal brano: "Cos'è questo fuoco?", del musical: "I Promessi Sposi."]
Tommaso's Pov
"Che cosa mi hai fatto, dolce angioletto bruno? Perché sei diventata il mio chiodo fisso? Perché adesso mi fa tanto male vederti così, con gli occhi gonfi a causa delle lacrime, che stringi la mano a tua madre come se avessi paura di vederla sfuggire per sempre? Quegli splendidi occhi che ti ritrovi sono capaci di tante cose: sanno commuoverti, ma anche distruggerti quando fai del male alla donna a cui appartengono..."
Non glielo dissi ad alta voce, ero troppo vigliacco per farlo, ma iniziai istintivamente ad accarezzarla.
La pelle del suo viso era bagnata, ma comunque morbidissima... peccato che lei fosse rigida e diffidente.
"Cosa vuoi?" chiese staccandosi bruscamente dalla mia presa.
"No, niente. È che... i-io..."
"Volevi finire il tuo lavoro, non è vero? Avanti, fallo!"
"Non è così, Francesca, no!"
Quando l'avevo aggredita e lei di colpo si era lasciata cadere mi ero spaventato. Quando le avevo messo le mani addosso, poi, mi aveva invaso uno strano senso di colpa, cosa che io avevo del tutto ignorato.
"Non volevo!"
"<Bravo, furbo! Credi che lei sia stupida?>"
"Non volevi, eh? Mi hai presa a schiaffi due volte, mi hai aggredita, minacciata, e mi hai persino sparato addosso! Spiegami: come diavolo potrei crederti, come?"
C'era qualcosa di nuovo in quello che mi diceva: io non le avevo sparato addosso! Non ero stato io! Ma allora chi aveva fatto questo? Chi l'aveva fatto?
"Non sono stato io a spararti!"
Come avrei potuto farti questo, piccola?
"<Nello stesso identico modo in cui l'hai quasi strangolata e nello stesso identico modo in cui l'hai aggredita, no?>"
Sta zitta vocina!
Mi avvicinai a Francesca e cercai di baciarla, ma lei si spostò.
"N-non toccarmi Tommaso!" disse balbettando, non so se di paura o di rabbia, ma sarebbe stata la sua reazione successiva a farmelo capire.
"Perché fai così, Francesca?" chiesi cercando di prenderle una mano, ma lei mi respinse di nuovo.
"Tieni le mani a posto!" disse in tono secco. "Non voglio che mi tocchi, non voglio che mi guardi, devi lasciarmi stare! Non ti è bastato quello che mi hai fatto, non è così? Che altro vuoi? Ho dovuto rinunciare al mio amore perché tu hai messo in mezzo tua sorella e io non posso farle del male perché lei non mi ha fatto del male! Devo stare male e vedere che mi giri attorno di continuo e cerchi di baciarmi e di fare il povero pentito con me!"
La guardai negli occhi e la vidi diversa. I suoi occhi mi rivelavano una grande sofferenza e io non capivo... io non capivo cosa potesse esserle successo.
Francesca's Pov
L'avevo fatto!
Gli avevo sbattuto in faccia il mio dolore, ma non sapevo se fosse un bene o un male. Lui si comportava in modo strano, era venuto lì per consolarmi o per distruggermi(
Il suo sguardo scorreva su di me e io mi sentivo trasparente quando qualcuno mi fissava così.
"Per favore, smettila di guardarmi in questo modo! Ti prego, basta!"
Lui abbassò lo sguardo e mi sentii sollevata.
"Che cosa mi hai fatto piccolo angelo("
"Come?" Quelle parole mi fecero rabbrividire.
"Perché, perché sei sempre nei miei pensieri e ogni volta che ti vedo mi sento diverso... più leggero, perché( Perché quando ti ho sentita piangere per tua madre non ho resistito alla tentazione di farti una carezza, di cercare di consolarti( Sei diventata la mia ossessione!"
No! Questo non poteva essere!
Gabriele's Pov
Ero fuori da quella porta da molto tempo. Avevo sentito quello che aveva detto Francesca e subito dopo la dichiarazione di Tommaso. In entrambi i casi ero rimasto sconvolto. Cosa gli era preso?
Conoscevo lo spirito di sacrificio di Francesca, ma non mi sarei mai aspettato nulla del genere.
Aspettai che Tommaso uscisse per entrare nella stanza in cui erano Francesca e sua madre. La vidi sconvolta, in lacrime.
"Mamma, ti prego, svegliati! Ho tanto bisogno di te, dei suoi consigli! Sto distruggendo troppi cuori e io non voglio... non voglio che qualcuno soffra per colpa mia, non è giusto!"
Ero rimasto in un angolo, non volevo che lei mi notasse, ma non ce la facevo più a vederla in quello stato.
"Quante volte dovrò ripeterti che tu ti scarichi addosso troppe colpe("
"Gabriele..." disse con una vocina così fioca da essere quasi impercettibile.
"Girati Francesca, guardami!" dissi prendendole un polso nel modo più delicato che potevo.
"No, lasciami!"
"Per favore, Francesca! Io ti conosco, so che ci stai male, ma non è colpa tua! Il fatto è che non ci s'innamora solo della bellezza, ma anche del cuore di una ragazza!"
Mi avvicinai di più a lei e la strinsi forte visto che a quanto pare non voleva saperne di voltarsi verso di me.
"Non fare così" le dissi. "Ti prego, piccola!"
Mi avvicinai per baciarla, ma lei iniziò a tremare. Non sapevo se fosse spaventata, infastidita o qualcos'altro. Non volevo spaventarla, il fatto è che l'amavo e le sue piccole labbra mi mancavano. Lei voleva solo essere felice, ma a volte la vita è ingiusta!
"Gabriele, no!"
Lei si ritrasse e io la guardai sorpreso, ma poi capii che, anche se lei non si era spostata pr quello, io mi ero comportato come suo padre. Un Casanova, un traditore, un mostro!
"Scusami... non volevo costringerti..."
"Non è questo Gabriele, però... ora tu stai con Arianna e la cosa migliore che tu possa fare è... è cercare di renderla felice! Ti scongiuro!"
Forse Sara aveva sentito quello che aveva detto la figlia perché fece un movimento con la mano. Quel gesto voleva significare: "No!"
Tommaso's Pov
Vedevo tutto dalla serratura, mi ero incollato alla porta di quella stanza e avevo visto il: "No!" di Sara. Poi, voltandomi, notai una figura: Rocco!
"Mi spieghi cosa ci fai qui, ragazzo?" mi chiese guardandomi negli occhi.
"Non lo so" risposi, "ho sentito il bisogno di venire qua, ma non so perché!"
"Ah, sicuro, il giovanotto è venuto a farsi quattro passi tra le corsie di un ospedale, è così? Senti ragazzo, visto che non sai perché sei qui ti prego di andare a farti domande da un'altra parte!"
"Ma chi si crede di essere lei?" chiesi recuperando la sicurezza che davanti a quella ragazza che io desideravo come una preda come tante era andata perduta. Il modo in cui mi aveva toccato le mani per respingermi mi aveva lasciato un segno nel cuore. Perché lei non era come le altre!
"Lo zio di una ragazza che per colpa tua e di uno come te ha sofferto molto!"
Le parole di Rocco mi risvegliarono dai miei pensieri e mi fecero capire che avevo sempre sbagliato tutto con Francesca.
Dovevo sfruttare al meglio quello che provavo, offrirle conforto, aiutarla, starle vicino, e attirarla a me poco a poco. Non dovevo più farle del male, anche perché dopo ci stavo male io stesso.
"Tu sei innamorata di Gabriele, non è vero? Beh, allora ti giuro che presto al suo posto ci sarò io! Per sempre, dolce angelo bruno! PER SEMPRE!"
Spazio Autrice
Ciao a tutti quelli che leggono la mia storia, "perché ho visto che è apparsa qualche stellina e per me questo è già molto, quindi... grazie!"
Comunque questo capitolo è nato in questa forma perché la scorsa settimana sono andata con la scuola a vedere: "I Promessi Sposi" in musical, e questo genere teatrale non è il mio preferito, ma alcune canzoni, "come quella di questo video per l'appunto", mi hanno ispirata.
Per esempio il discorso iniziale che Tommaso fa a se stesso l'ho pensato grazie a questa canzone.
Cosa ne dite? Tommaso riuscirà nel suo intento di attirare Francesca e migliorare anche se stesso?
Io un'idea ce l'ho ahahah, a presto!

Innamorata del mio fratello del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora