Capitolo 400

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Subito dopo,si sbottona i jeans e dal riflesso dello specchio,vedo che prova a riabbottonarli,ma poi tira il bottone sempre più in dentro,trattenendo persino il respiro.

B: Emma ma che stai a fà?

Fa un piccolo balzo,perché immagino non si aspettasse di trovarmi lì.

E: nulla. - mi mostra la chiusura dei suoi jeans,spingendo leggermente in avanti il bacino - Mi chiudo i pantaloni.

B: ma se stavi per morire soffocata. - mi metto a ridere - Perché trattenevi il respiro in quel modo?

E: guardavo solo una cosa.

Si allontana dallo specchio,andando a mettersi velocemente una maglietta,lasciandomi comunque ancora confuso.

B: scusa se insisto,ma mi dici che stavi facendo?

Sfodero il mio tono più dolce per farle capire che puó tranquillamente parlarne.

E: pensavo ad una cosa tutto qui.

Capto subito il suo tono in modalità "evitiamo",ma é proprio per questo che non lascio perdere.

B: posso sapere a cosa pensavi?

La vedo alzare gli occhi al cielo,immagino perché sappia che non ci passerei sopra senza fare altre domande.

E: pensavo al vestito per il matrimonio.

Mi aspettavo finalmente una risposta che avrebbe eliminato il mio stato di confusione,ma lo ha solo peggiorato.

B: e trattenevi il respiro?

E: é che devo mettermi a dieta.

B: metterti a "che"?

Sottolineo il "che",rendendo la mia voce più acuta,come se non avessi sentito bene.

E: dieta! - lo scandisce bene - Quando uno mangia meno per perdere peso.

B: lo so che vuol dire. - la guardo ancora confuso - E perché dovresti scusa?

E: se continuo così,non troverò nemmeno un vestito che mi entra.

B: ma non li fanno su misura?

E: e che figura farei? - si mette le mani sui fianchi - Se mi prendessero le misure ora,farei la figura della ridicola.

B: ridicola?

E: tu non puoi capire,lascia stare.

Fa per uscire dalla camera,passandomi di lato,mettendosi di tre quarti,ma facendo rapidamente un passo indietro,mi metto davanti a lei.

B: ho capito benissimo,ma quello che non capisco é che bisogno hai di metterti a dieta!

E: abbiamo poco più di un mese e voglio essere perfetta per quel giorno.

B: ma sei hai un corpo da paura. Nemmeno una pista da corsa ha tutte queste curve... - le sfioro i fianchi - insomma sei perfetta.

E: devo esserlo di più. Sarà il giorno più bello della nostra vita.

B: Emma ascoltami. - appoggio le mani sulle sue guance,per catturare il suo sguardo - Tu sei bellissima! E... sai che é proprio mangiando che mi hai fatto capire quanto ti avrei voluta con me per sempre?

La sua espressione rimane abbattuta,ma almeno non abbassa di nuovo lo sguardo ed é già qualcosa.

E: really?

Annuisco,lasciando la presa sul suo viso,per raggiungere le sue mani.

E: quando?

B: la mattina in cui tutto é cominciato. Quando ti ho tenuto da parte il pranzo e abbiamo parlato tutto quel tempo. Ad un certo punto hai morso una patatina fritta:eri morta di fame e ad ogni morso facevi dei versi assurdi. - ricordando quel momento non riesco a non sorridere - Hai mangiato con così tanto gusto,che quando ti ho chiesto se erano mesi che non mangiavi,hai iniziato a ridere come una matta. La stanza é stata completamente invasa dalla tua risata ed é stato in quel momento che l'ho capito.

E: hai capito cosa?

Mi avvicino,attirandola a me e arrivando a pochi centimetri dal suo naso.

B: che avrei voluto il rumore della tua risata con me per tutta la vita.

E: dici sul serio?

Chiude gli occhi,sfiorando il mio naso con il suo,quasi accocolandosi tra le mie braccia.

B: mai stato più serio. Sei bellissima amore mio e non hai bisogno di nessuna dieta. Quel giorno sarai come sempre la ragazza più bella del mondo e io di gran lunga il ragazzo più invidiato.

E: I'm so nervous... e quando lo sono mangio.

B: lo so amore. - le do un bacio per poi sorriderle - Devo iniziare a pensare che stai con me solo per soddisfare i bisogni del tuo stomaco?

Finalmente riesco a farle tornare il sorriso.

E: forse....

B: ah sì?

E: alla fine ha i suoi vantaggi.

Mi viene subito da sorridere ed alzare gli occhi verso il soffitto,mentre Emma mi da ancora un bacio sulla guancia.

E: ti amo.

B: sempre. - con la coda dell'occhio le indico il bagno - Posso andarmi a fare la doccia,senza che tu abbia nuove paranoie?

E: credo di sì.

B: mi fido.

Le sorrido per poi andare in bagno a lavarmi. Mi godo la mia doccia e,una volta asciugati i capelli,esco andando in camera a vestirmi. Scendo che sono già le undici passate e trovo Emma,seduta sul divano intenta a guardare il cellulare.

B: che dici,andiamo?

Appena sente la mia voce,scatta in piedi,raggiungendomi.

E: era Lauren.

B: tutto ok?

E: sì,mi ha detto che arriva domani pomeriggio.

B: bene,come Irama più o meno.

Mi sorride,mettendo via il cellulare e prendendo in mano una valigia,la sua.

E: ti aiuto a metterle in macchina.

B: non preoccuparti. - le prendo la valigia - Faccio io. Tu magari vai su e mentre chiudi tutto,guarda di aver preso tutto.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora