Capitolo 417

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Annuisco dicendogli che é arrivato verso le sei e mezza,poco prima di Nicole.

B: e deduco dal tuo stato d'animo che non sia andata bene,giusto?

E: dire che non è andata bene é un eufemismo.

Simone fa un sospiro,dettato dal nervosismo e chiudendo la macchina,mi da la mano,invitandomi a seguirlo a sedersi sulla panchina.

B: dimmi tutto.

Gli riporto tutte le cose che io ed Einar ci siamo detti,compreso il fatto che ne avessi parlato con Nicole. Ne avrei sicuramente parlato anche con Lauren,ma a cena non potevo visto che c'era anche Einar e poi ero subito uscita ad aspettarlo con Nicole.

B: capisco la sua posizione,ma non credo di meritarmi tutte quelle cattiverie.

E: you don't.

B: Einar per me é come se fosse un fratello e mi fa male sapere che pensa questo.

E: lo so e gliel'ho anche detto. Comunque sei in buona compagnia: ti ho detto cosa pensa di me.

B: peró ti vuole comunque bene,lo sai! É con me che ce l'ha.

E: come faremo a dirgli del matrimonio? Non voglio pensare a cosa dirà.

B: intanto dobbiamo pensare a come dirlo anche agli altri.

Come fa sempre quando nominiamo il matrimonio,cerca la mia mano sinistra.

B: Emma,ma l'anello?

Dalla sua voce,percepisco un velo di preoccupazione,così gliela tolgo subito.

E: non l'ho perso,tranquillo! Ce l'ho in tasca.

B: e perché?

E: se me lo avessero visto,avrebbero voluto risposte.

B: dovremmo dirlo prima o poi. Anzi prima,visto che ci sposiamo il 13 febbraio.

E: a parte il fatto che volevo aspettare te per dirlo,mi hanno riempito tutti di domande.

B: immagino. - mi appoggia una mano sul ginocchio - Vedremo di dirlo il prima possibile e in quanto ad Einar,spero con tutto me stesso che lo accetti,ma non posso forzarlo.

E: pensi che vorrà venire?

B: se lo fa,é solo per fare piacere a te.

E: magari Irama riesce a fargli cambiare idea.

B: non credo. Non gli ha mai chiesto di me e quando Irama gli accennava di me,lui cambiava discorso.

E: allora si accorgerà da solo che si sbaglia.

B: lo spero.

E: ora peró ti tocca andare dentro dagli altri. Non vedevano l'ora di vederti.

B: io peró... - si avvicina a me con il viso - non vedevo l'ora di vedere te.

Mi fa subito sorridere,interrompendo però la mia risata con un bacio.

E: andiamo dentro dai.

Mi alzo,ma la sua mano ferma attorno al mio polso,mi fa piombare sulle sue gambe.

B: possiamo restare ancora un po',non credi?

Mi da un altro paio di baci,ma non voglio che si perda gli altri,per stare qui con me a fare qualcosa che avremmo tranquillamente potuto rimandare.

E: adesso andiamo.

Mi alzo velocemente per sfuggire di nuovo alla sua presa e finalmente,anche se alzando gli occhi al cielo,mi segue dentro. Non facciamo in tempo a mettere piede nella hall,che sentiamo una voce famigliare,o meglio un urlo.

X: Biondo!

Lauren gli corre incontro abbracciandolo,lasciando sia me che Simone stupiti.

B: fai piano Capitan America! - si allontana - L'ultima volta che ti ho visto mi urlato contro delle strane parole in inglese.

L: beh non si sono avverrate,visto che sei qui sano e salvo.

B: perfetto.

Lo sguardo ironico,ma nello stesso tempo preoccupato di Simone ci fa scoppiare a ridere.

E: andavi fuori?

L: actually... - ci indica le scale - andavo a finire di sistemare,poi vi ho visti.

B: gli altri?

L: sono ancora di là. Quando ti vedranno,daranno di matto.

B: sono arrivati tutti?

E: credo manchino Carmen,Filippo...Daniele,Bryan,Claudia e Orion credo.

L: sì,gli altri sono tutti qui.

B: allora andiamo a salutarli... - mi sorride - mi tocca fare sto sforzo.

E: io salgo con Lauren,così la aiuto.

B: passo dopo allora.

L: see you later.

Mi da un bacio e va verso la sala dove ceniamo,mentre io e Lauren andiamo in camera. Ne approfitto per dirle come sta la situazione con Einar e secondo lei,bisogna solo dargli tempo,in modo che capisca che si sta sbagliando. Dopo tutto Lauren non ha tutti i torti: Einar é fatto così e in generale é il primo a dare seconde opportunità. In stanza passano le ragazze per un ultimo saluto,visto che da domani sarebbero ricominciate le lezioni. Una volta andate via,ci mettiamo il pigiama,per prepararci a guardare un pezzo di film e passare una delle nostre tipiche serate. Sono circa le undici che,dal bagno,sento bussare.

E: Lauren vai tu!

L: yeppp! Here I am!

La sento saltare giù dal letto,vista la sua solita delicatezza,poi sento bussare alla porta del bagno.

E: che c'é?

L: Biondo.

E: digli che arrivo.

Finisco di sistemarmi e poi esco,trovandolo ancora fuori.

E: potevi entrare.

B: Lauren me lo ha chiesto,ma ho preferito aspettarti qui.

E: vai a dormire?

B: contavo di andarci con te.

E: Lauren mi ha chiesto di stare insieme stasera.

B: ma... - si avvicina portandomi le mani sulla vita - vuoi davvero dormire con questo bel pigiamino tutta sola?

Le dita della sua mano vanno sotto l'orlo dei miei pantaloncini,accarezzando la mia pelle.

E: Simo...

B: che c'é?

E: non tentarmi.

B: mai detto di volerlo fare. - fa un piccolo sorrisino - Questo é il tuo subconscio,che vorrebbe solo stare con me.

E: ma quale subconscio? - lo guardo scettica e divertita - Ti amo,é normale che io reagisca così,quando mi sfiori.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora