Biondo ed Emma - Ricordati di... 3

Capitolo 532

Biondo Pov's

Oggi è finalmente martedì,ma non un martedì qualunque,oggi finalmente é il grande giorno: io ed Emma ci sposiamo. Lunedì sera,dopo la cena con Sara ed Emma,siamo andati a casa di Irama. Fosse per me sarei rimasto,ma Enzo mi ha praticamente impedito di restare,perché non potevo andare contro la tradizione. Ho accettato per evitare ogni tipo di ulteriore attrito tra di noi,tuttavia non é stato facile come credevo. Ero preoccupato che Emma potesse cambiare improvvisamente idea o che succedesse qualcosa,ma per mia sorpresa,da Irama,mi sono trovato anche Einar e insieme abbiamo portato a termine la serata,riuscendo a non farmi pensare a nulla,se non al fatto che finalmente tra Einar e me tutto fosse tornato come prima. Eravamo di nuovo noi tre.

Stamattina mi sono alzato presto,ovviamente perché l'ansia mi é tornata o forse é meglio dire che non se ne é mai andata. In questo momento sto provando a fare colazione,ma dato che l'ansia mi ha chiuso quasi completamente lo stomaco,bevo solo qualcosa. La prima cosa che avrei voluto fare appena alzato,sarebbe stato chiamare Emma e sentire se tutto andava bene,ma Einar ed Irama non me l'hanno permesso. Ora provano a distrarmi con strani discorsi,che sinceramente nemmeno sto ascoltando.

I: Bro! Bro! - mi sento scuotere - Ci sei?

B: eh?

I: ma stai ascoltando?

B: scusa mi ero impallato.

Ei: sei proprio agitato eh?

B: troppo. - mi porto le mani sugli occhi,portandole poi tra i capelli - Ho paura che Emma non verrà....

I: ancora con questa storia? Emma sarà là e beh...letteralmente in prima fila.

Si mette a ridere con Einar,iniziando a prendermi in giro.

B: non mi piace starle lontano,tutto qui.

Ei: Bro,capisco tu possa essere nervoso,ma stai tranquillo! Emma ti ama.

B: e se io rovinassi qualcosa? Se sbagliassi la mano in cui mettere l'anello? Se mi bloccassi durante il discorso? 

I: vorrà dire che tutta la responsabilità del divorzio ricadrà su di te.

B: ma vaffanculo va.

Einar mi viene dietro appoggiandosi sulle mie spalle.

Ei: calmati dai!

B: vado fuori a fumarmi una sigaretta!

I: come vuoi,ma stai tranquillo Bro.

Vado a fumarmi la mia sigaretta e rimango un po' fuori per rilassarmi. Ogni tanto guardo il cellulare con la sola voglia di chiamare Emma,ma lascio perdere e decido di fidarmi dei miei amici,che dopo un po' mi raggiungono fuori.

I: Bro ho un'idea.

B: dimmi.

I: andiamo a mangiare qualcosa fuori.

B: non ci penso nemmeno.

Ei: Bro pensaci: almeno ti distrai un po'.

B: no,dobbiamo essere là per le quattro.

I: non sono nemmeno le undici! Facciamo due passi,mangiamo qualcosa e poi torniamo a prepararci.

B: non lo so....

Non voglio che nulla mi possa distrarre dal matrimonio: ho paura di arrivare in ritardo e fare aspettare la sposa sarebbe davvero una cosa che andrebbe contro la tradizione.

I: te lo giuro: come tuo testimone,ti prometto che torneremo in tempo.

Ei: giusto il tempo di fare due passi e mangiare qualcosa poi veniamo subito indietro,ci prepariamo e andiamo dalla tua Emma.

Accetto,prima che continuino ad insistere,in un modo che mi avrebbe sicuramente convinto. Usciamo così a fare due passi,rimanendo in vie abbastanza isolate,visto che dopo che sabato avevamo dato la notizia,girare per Roma sarebbe stato impossibile. Ci fermiamo a pranzare in un posto che non conosco,ma i ragazzi hanno insistito a portarmi qui e devo dire che lo trovo molto carino. Durante il pranzo non riesco a resistere all'impulso che avevo da quando mi sono alzato e con la scusa di andare in bagno,mi allontano e chiamo Emma. Per fortuna stava bene e soprattutto non aveva cambiato improvvisamente idea. Ci scambiamo altre due parole su un paio di dettagli e poi mi saluta perché deve andare con mia sorella. Torno dai ragazzi,che subito iniziano a fissarmi.

B: che c'é?

I: nulla...

B: perché mi fissate allora?

Ei: hai uno strano sorriso.

B: beh devo sposarmi,direi che é il minimo.

I: sì,ma dove l'hai lasciata l'agitazione di prima?

Alzo le spalle,tornando a mangiare,ma Irama si mette a ridere,alzando gli occhi al cielo.

I: ma sei impossibile!