Capitolo 419

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B: sì,tutto ok.

E: hai dormito bene?

B: dormire ho dormito,di sicuro.

E: e con Einar?

B: nulla! Per questo ti ho detto che ho dormito:non mi ha rivolto la parola,nemmeno una volta.

E: davvero?

B: dopo che sono venuto da te,era già a letto e stamattina,si é alzato presto,ma poi si é rimesso a letto.

E: he may be tired....

B: non credo. - il suo sguardo é molto scettico - Appena mi ha visto sveglio,avrà voluto darmi il tempo per prepararmi e andare via.

Lo guardo molto dispiaciuta,mettendo la mano dietro alla sua testa,per accarezzargli i capelli.

E: mi dispiace così tanto.

B: non é colpa tua amore. Anzi... - mi sorride,dandomi un bacio sulla guancia - tu sei il motivo per cui non vedevo l'ora di scendere.

Mi da un bacio e brevemente facciamo colazione,poi mentre notiamo che anche gli altri iniziano a scendere,Simone mi chiede di incamminarci verso gli studi,facendo il giro più lungo,cioé passando dietro all'hotel. Saluto Lauren,Valentina e Sephora,che nel frattempo erano scese,e prendendo i nostri zaini andiamo.

B: pensavo che potremmo iniziare a dirlo ad Irama e Lauren.

La frase di Simone mi coglie alla sprovvista,perché dal morale che aveva,non pensavo avesse voglia di parlare del matrimonio.

E: io preferirei aspettare.

B: amore possiamo aspettare,ma non troppo: ci sposiamo tra un mese in pratica.

E: lo so.

Simone prende la mia mano,intrecciando le nostre dita.

B: entro un paio di giorni lo dovremo fare peró.

E: naturalmente. Solo che prima vorrei risolvere la cosa con Einar.

B: Emma ci vorrà più di qualche giorno per quello.

E: so anche questo,ma vedrai che andrà bene.

Lo vedo guardare in basso e anche se non me lo dice,lo so che ci sta davvero male per questa situazione.

E: ehy... - gli do un piccolo colpo con la spalla - dov'é finito il tuo essere sempre positivo?

Mi fa un piccolo sorriso,mettendo un braccio intorno al mio collo per tenermi ancora più stretta a lui.

B: devo averlo lasciato in hotel.

E: vado a riprenderlo?

Lo guardo estremamente divertita,per contagiarlo con il mio buon umore.

B: non serve. Tu sei la mia scorta di positività.

Mi fa un sorriso molto più grande di quello di prima e più sentito,prendendomi e abbracciandomi.

E: non devi pensare che quello che senti,ti renda una persona debole Simo.

B: non lo credo.

Sciolgo il nostro abbraccio,per guardarlo negli occhi,rimanendo comunque tra le sue braccia.

E: e cosa credi?

B: credo che da un lato essere come ero prima,era una fortuna.

E: in che senso?

B: prima non mi importava delle persone: o meglio sì,ma non quello che pensavano di me.

Lo guardo abbastanza perplessa,perché per quanto io mi sforzi,non riesco a seguirlo.

E: Simo non capisco.

B: prima ero abituato a bastarmi da solo. In amore del tutto,ma anche nelle amicizie. Se litigavo con Irama,per esempio,non mi importava di come la prendeva. Lasciavo perdere e poi se tutto si aggiustava bene,altrimenti andavo per la mia strada.

E: ti é sempre importato delle persone che ti stavano vicine.

B: non da sentirmi così.

E: così come?

B: male,in colpa,non lo so. Il fatto che mi sentissi così per te,ormai l'ho capito,ma per Einar...

Lo interrompo,riuscendo finalmente a vedere la luce infondo a quel tunnel di parole,che non avevo ancora capito dove portasse.

E: é di Einar che si tratta.

B: mi sento uno schifo. Durante le ultime settimane ero così concentrato su di te e sul ripristinare il nostro rapporto,che non ho pensato che ormai non avevo più la considerazione di quello che considero un secondo fratello.

E: sai...non credo che quelle cose lui le pensi davvero.

B: invece sì Emma ed ha anche ragione:non potrei biasimarlo nemmeno se lo volessi.

E: ci sto male anche io,ma anche lui ha visto la meravigliosa persona che sei: sei maturato molto in questi ultimi mesi. Anche un cieco lo vedrebbe.

Lo guardo fisso negli occhi,prendendogli anche il viso tra le mani,per fargli capire quanto io sia convinta di quello che dico.

B: non pensavo che sarei mai arrivato a sentire queste sensazioni per delle persone. Per quasi tutta la mia vita ho tenuto le persone lontane e ora ho capito il perché.

E: avevi paura?

B: no. Sapevo che avvicinarle,avrebbe poi reso tutto più difficile,come pensavo all'inizio anche con te.

E: ma se non mi avessi fatto entrare - punto il pollice sul suo cuore - ora non saremmo qui.

B: tutto ad un costo molto alto,peró. E mi andrebbe bene,se non lo avessero dovuto pagare le persone a cui tengo.

E: Simo ma é proprio questo che ci fa sentire liberi. É vero,non legarci alle persone ci toglie da ogni preoccupazione verso di loro,ma non permette di condividere le nostre gioie e i nostri traguardi.

B: peró sarei stato felice,perché non avrei ferito le persone a cui tengo.

E: non é così. Alla fine... - gli accarezzo la guancia - che senso ha essere felici se non lo si puó condividere con chi amiamo.

B: so che tutto questo non mi rende debole,ma preferisco quando ho il controllo delle mie emozioni.

E: posso capirti,ma non rimpiangere come eri. Essere chiuso in quel modo ti ha tolto molte cose.

B: ma mi salvato da molte altre credimi.

E: allo stesso modo?

Simone mi guarda confuso,perché se fino a poco fa gli stavo dicendo una cosa contraria a quello che era il suo pensiero,ora sembravo quasi essere d'accordo.

B: in che senso scusa?

E: le cose da cui ti sei salvato,sono paragonabili a quelle che hai perso?

B: no. - scuote leggermente la testa,guardandomi come se non avessi potuto non avere ragione - Nemmeno lontanamente.

E: quindi é meglio così. Ora ti manca da morire Einar,il tuo amico Einar,ma é bellissima come cosa se ci pensi.

B: e come fa ad essere bellissima? Mi manca perché mi detesta,non perché si é trasferito e non lo vedró per un po'.

E: Simo é bello perché vuol dire che ci tieni e che la tua vita non é la stessa senza di lui. É bellissimo anche il fatto che lui sia contrariato da ció che hai fatto,perché vuol dire che di te gli importa ancora.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora