La cameriera torna nemmeno un minuto dopo portandoci due menù e accendendo la lunga candela rossa al centro del tavolo. Nonostante la sala sia piena,c'é molta tranquillità.
B: ti piace?
E: moltissimo. - mette la mano sopra la mia - É davvero molto intimo come posto.
B: mi fa piacere.
Prendiamo i menù,dando un'occhiata e decidiamo entrambi di prendere del pesce. Ordiniamo,prendendo da bere una bottiglia di vino,ma Emma prende anche della normale acqua naturale. Circa dieci minuti dopo,arrivano le nostre portate e durante la cena parliamo della puntata e di tutte le cose che avevamo fatto quella settimana. Prendiamo anche il dolce,ma dopo un po' inizio a vedere Emma leggermente pallida.
B: amore stai bene?
E: sì,perché?
B: ti vedo un po' pallida.
E: no,sto bene. - mi indica i lampadari - Saranno le luci.
Forse ha ragione,perché sorride e mi sembra stia davvero bene da come parla.
B: dopo cena,possiamo fare una passeggiata,se ti va.
E: certo,di sera Roma é ancora più bella.
Dal suo entusiasmo deduco che Emma non mi abbia mentito: credo che stia davvero bene. Finiamo di cenare e dopo aver pagato il conto,usciamo. Le prendo la mano,ma dopo qualche passo,la sento aggrapparsi con l'altro braccio a me.
E: Simo...aspetta un attimo.
B: ohi... - la prendo per la vita,tenendola su - tieniti a me.
Emma si tiene con le mani alle mie spalle e sono sicuro che se non l'avessi tenuta,sarebbe caduta. Ha gli occhi semi chiusi e immagino che stesse per svenire.
B: amore come ti senti?
E: io...mi é girata un po' la testa.
B: beh fai con calma,reggiti a me.
E: tranquillo,ora sto bene: solo un piccolo giramento,andiamo dai.
Mi prende la mano,ma appena si allontana un po' la vedo vacillare di nuovo,così la riprendo.
B: Emma fermati: ora torniamo in albergo.
E: ma guarda che sto bene,devo solo sedermi un secondo: sarà qualcosa che ho mangiato.
B: beh ti siederai in macchina,perché ora andiamo in hotel.
Non dice più nulla e tenendosi a me,arriviamo all'auto: per fortuna che avevo parcheggiato proprio lì davanti al ristorante e che avevamo fatto solo qualche passo. Apro la portella dietro,facendola salire.
E: Simo,sto bene....
B: non credo: ti gira ancora la testa.
Le tolgo le scarpe,facendole stendere le gambe sui sedili,ma lei oppone resistenza.
B: Emma,ma che fai?
E: non appoggio le gambe sui tuoi sedili.
B: perché scusa?
Ha lo sguardo leggermente spento e si tiene la testa con la mano.
E: non sopporti chi si siede non composto nella tua auto.
B: ma per favore Emma. - prendo le sue gambe,stendendole sul sedile - Non mi interessa della macchina in questo momento.
Mi allungo,prendendo una bottiglietta di acqua e passandogliela.
B: tieni,ne ho bevuto un goccio io.
E: grazie Simo.
B: appoggiati con la testa che in dieci minuti siamo in hotel.
Mi sorride,anche se percepisco che non sta affatto meglio,così salgo e parto. La guardo dallo specchietto ed é lì,con la schiena contro la portella,gli occhi aperti e la mano sulla fronte.
B: hai la febbre?
E: I think so.
B: hai bevuto?
E: un goccio,perché non ho molta sete.
B: peró con la febbre dovresti bere molto. Prova a bere ancora un po'.
E: Simo non mi va...
B: dai amore,fai uno sforzo.
Dallo specchietto la guardo,mentre beve un altro goccio d'acqua. Per fortuna a quest'ora non c'é molto traffico e in poco più di dieci minuti arriviamo al parcheggio dell'hotel. Scendo e vado subito da lei per aiutarla a scendere.
B: ce la fai?
E: sì. - mi sorride - Non sono morta Simo.
B: non dirlo nemmeno.
E: ehy... - mi blocca la mano - stai tranquillo.
Le sorrido per tranquillizzarla e la faccio scendere,tenendola vicino a me. Le metto una mano sulla fronte ed effettivamente mi sembra un po' calda.
B: andiamo in camera,vieni.
Ci avviciniamo all'entrata,ma sento chiamarmi. Non faccio caso alla voce perché sono concentrato su Emma,così ci voltiamo e lo vedo. Non lo vedevo da più di un mese e non lo sentivo da quando mi aveva chiamato il sabato,dopo l'ultima puntata prima delle vacanze ed io avevo bloccato il numero. La prima cosa che avrei voglia di fare,sarebbe tirargli un pugno,ma devo tenere Emma,perché la vedo molto debole.
B: cosa vuoi?
X: ciao anche a te.
B: vai via! Prendi la tua stupida faccia tosta e vattene.
E: amore stai tranquillo.
Emma mi accarezza il collo e Dio solo sa come faccia a calmarmi ogni volta,anche solo sfiorandomi. Mi volto,entrando nella hall,ma lui mi segue,entrando a sua volta.
X: Biondo ho bisogno solo di due minuti.
B: non mi interessa di cosa hai bisogno.
X: un secondo e vado via: non credo che alla signorina dispiaccia. Te lo restituisco in un momento.
Emma prova a dire qualcosa,ma io la precedo.
B: Emma non si sente bene,quindi devo portarla su: mi dispiace,ma non mi interessa parlare con te.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 3
Romance- SEQUEL - Ciao ragazzi siamo già arrivati al volume tre della mia storia,beh della nostra storia! Emma e Simone dovranno affrontare molte cose nuove:il matrimonio da organizzare,il serale e... beh direi di leggerla per saperlo. P.S. Se ancora non...