Capitolo 537

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Improvvisamente peró,il quartetto d'archi posizionato alle spalle dei miei testimoni,inizia a suonare e questo basta a farmi capire che ormai non c'é più da aspettare. Alzo lo sguardo con estrema lentezza quando sento tutti alzarsi in piedi. Sono tutti girati con la testa all'indietro e i miei occhi cadono subito sulla figura che avanza verso di me sotto braccio a Conrad. Come la vedo il mio cuore si ferma e mi sembra quasi di non riuscire a respirare. Rimango con lo sguardo fisso su di lei,che solo a metà della passerella,alza gli occhi incrociando i miei. Mi sorride fin da subito,guardandomi con gli occhi più brillanti di sempre. Non la vedevo dalla sera prima e quello sguardo e quel sorriso mi erano mancati ogni secondo durante quella interminabile giornata. Emma riusciva ad essere sempre bellissima,ma quel vestito la rendeva celestiale: sembra proprio una principessa. Una principessa che di lì a poco sarebbe diventata la mia regina. Sono tutti incantati dalla sua bellezza,tanto quanto me,ma non credo sia solo quello ad imbarazzarla,perché abbassa di nuovo lo sguardo,stringendosi un po' di più al braccio di suo padre. Immagino che sia l'avere tutti questi occhi umani e non addosso a renderla nervosa,oltre che il momento in sé. Arriva da me e suo padre si volta verso di lei,dandole un bacio sulla fronte e dopo aver salutato anche me,stringendomi la mano,toglie il braccio di Emma dal suo,allungandomi la sua mano.

C: te la affido,eh.

Mi sorride,così ricambio il suo gesto e prendo la mano di Emma,accarezzandogliela con il pollice e portandola poi alle mie labbra,baciandogliela.

B: sei bellissima.

E: anche tu.

Ci sussuriamo queste poche parole,mentre mi avvicino per darle un bacio sulla guancia,per poi voltarci verso il sacerdote che ci fa subito un sorriso,per poi invitare tutti a sedersi. Gli unici a rimanere in piedi siamo noi e i testimoni. Emma consegna il bouquet di fiori che ha in mano a Lauren per poi darmi di nuovo uno sguardo prima di guardare il sacerdote.

X: siamo tutti qui riuniti oggi per celebrare l'unione di Emma e Simone nel sacro vincolo del matrimonio.

Emma ed io ci scambiamo un altro veloce sguardo stringendo ancora di più le nostre mani. Il sacerdote inizia la sua celebrazione,facendo dei grandi discorsi,che sinceramente non sto nemmeno ad ascoltare. L'unica cosa a cui ora sto pensando sono le parole che dovró dire dopo: ho paura di dimenticarmi qualcosa,ma poi il sorriso di Emma mi fa scacciare ogni pensiero. Dopo un numero di minuti interminabili,il sacerdote si volta verso di me sorridendomi per poi fare lo stesso con Emma.

X: é il momento di scambiarvi le promesse.

Sento un brivido percorrermi la schiena e facendo un lungo sospiro,io ed Emma ci voltiamo l'uno verso l'altra.

X: Simone inizia tu.

Le prendo entrambe le mani,facendo un respiro profondo e chiudendo per un secondo gli occhi.

B: Emma,innanzitutto lasciatelo dire: sei bellissima,anzi meravigliosa.

Mi fermo un secondo,rimanendo incantato dal sorriso che il mio complimento le fa comparire in viso.

B: sono molto nervoso,si vede?

Da parte di tutti sento salire una risata collettiva e anche Emma mi guarda confermando le mie parole,così cerco di ricompormi.

B: mi ero preparato davvero un bel discorso,ma ora mi ricordo davvero poco: una cosa é provare da solo ma con te davanti,non é per niente facile.

I pollici di Emma iniziano ad accarezzare le mie mani e conoscendola capisco che é il suo modo per darmi coraggio.

B: quando ti ho vista la prima volta non avrei mai potuto minimamente immaginare che saremmo arrivati a questo punto. Ci siamo conosciuti e siamo stati amici fin da subito,ma solo amici. Diciamo pure che non ti reputavo neppure una ragazza adatta a me e non lo dico in senso negativo,anzi é un complimento. Fin dal primo momento sembravi una piccola principessina perfetta e per questo non mi sono mai azzardato nemmeno a farti delle battute. Eravamo solo amici in un contesto come quello di "Amici". Poi una mattina hai deciso di metterti in un angolino a scrivere una lettera a tuo fratello. - mi volto un secondo verso Kurt,sorridendogli - Ringrazio Dio per aver avuto l'idea di venire a disturbarti perché quel giorno a causa di una piccolissima casualità,ho capito chi avevo davanti. Avevo davanti una bellissima ragazza,ma non solo esteriormente perché parliamoci chiaro - la guardo dalla testa ai piedi - sei pazzesca.

Il parroco mi riporta sulla "retta via" fingendo di schiarirsi la voce e facendomi capire di stare esagerando leggermente un tantino,tanto da provocare anche una risatina da parte di Emma.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora