Capitolo 533

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Einar lo guarda confuso,chiedendogli cosa stia succedendo e sinceramente anche io rimango abbastanza perplesso.

I: non hai resistito eh?

B: Bro,dovevo andare in bagno,non potevo farla davanti a tutti ti pare?

Trovo una scusa e mettendomi a ridere con Einar,cerco di coinvolgerlo,ma Irama rimane con quel sorriso sulla faccia.

I: hai chiamato Emma.

Ei: cosa? - mi guarda aggrottando le sopracciglia - Davvero?

I: guarda il sorriso da idiota che ha: solo una persona glielo fa venire!

Provo a negare per un po',ma poi é davvero impossibile.

B: d'accordo,l'ho fatto.

Ei: oh ma dai!

B: volevo solo sapere se stava bene.

I: e che non avesse cambiato idea.

B: quando ti sposerai tu e ti troverai nelle mie condizioni,allora te la faró pagare puoi starne certo.

Ei: va bene calmati. Ti scusiamo,ma ora - mi prende il cellulare che avevo posato sul tavolo - questo rimane con me fino a quando saremo là.

B: no dai.

Provo a riprenderlo,ma lui se lo infila subito in tasca: volevo davvero chiamarla ancora,magari poco prima di arrivare là.

I: grande Bro! Non darglielo proprio più.

B: siete proprio due bastardi!

Ei: lo faccio per evitarti inutili paranoie.

I: se continui così,poi ti scorderai davvero tutto.

Continuo a mangiare,estremamente seccato dal fatto che si stiano comportando esattamente come due perfetti testimoni dovrebbero fare.

I: ti ricordi quando eravamo a scuola?

B: beh,non é una vita fa.

Ei: quando fingeva di studiare qualcosa?

Si mettono a ridere e questa volta riescono a coinvolgere anche me,facendomi dimenticare il loro "furto".

I: non é come credi: lui era molto bravo invece.

Ei: davvero?

B: non sempre i secchioni sono dei nerd. Io ero figo,ma anche bravo.

I: e ti ricordi cosa mi dicevi quando ero in ansia per un compito?

B: di non pensarci fino a quando avessi avuto il foglio sotto il naso.

I: perché continuare a ripassare,mi avrebbe solo confuso le idee.

Faccio un respiro profondo,ricordandomi tutte le innumerevoli volte che gli avevo detto quelle parole.

Ei: funzionava?

B: sempre.

Li guardo sorridendo,perché intuisco subito quello che Irama vuole farmi capire.

B: hai ragione: cercheró di stare più tranquillo.

I: bene,ora finiamo qui e poi torniamo a casa.

Terminiamo il nostro pranzo con molta più spensieratezza e verso le due ritorniamo a casa per prepararci. Mi metto il mio vestito e mi guardo allo specchio: sono così diverso dal solito. Mi sembro non solo più bello,ma anche più grande. Riflesso in quello specchio vedo un Simone totalmente cambiato: un Simone davvero sicuro di se stesso,consapevole delle sue forze e delle sue debolezze. Un Simone che quelle debolezze le ha finalmente accettate. Un Simone che non si nasconde più dietro a Biondo,ma che ne ha fatto solo una parte da esibire. Tutto grazie ad Emma. A distogliermi dai miei pensieri é una mano sulla spalla.

I: ehy...

B: non sono in ansia tranquillo. Beh...un po',ma stavo solo pensando.

I: siamo proprio belli eh?

B: abbastanza!

I: secondo me Emma scappa via con me.

B: certo e con quali gambe? Nicole te le spezzerebbe in due secondi.

I: probabile.

B: sicuro.

Ci mettiamo a ridere e poi gli chiedo dove é Einar ed Irama mi dice che é di sopra a finire di prepararsi.

I: sei pronto?

B: come non mai. Voglio solo sposarla.

I: allora vado a vedere a che punto sta il testimone numero due e andiamo.

B: sperando sia già arrivato il numero tre.

I: esatto.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora