Capitolo 548

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B: avrebbe potuto andare tutto storto,ma a me interessava soltanto vedere questo e grazie a Dio l'ho visto tutto il giorno.

Mi passa il pollice sulle labbra fissando il mio sorriso,quasi fosse la cosa più bella del mondo per lui.

E: sono stata molto felice di vedere anche il tuo Simo. Avevo paura che potesse mancarti qualcosa,ma non ti ho mai visto più sereno di così.

B: mancarmi qualcosa? - mi fa una smorfia divertita - Cosa?

Abbasso lo sguardo,ma credo che capisca immediatamente a cosa mi stia riferendo.

B: non preoccuparti. Tu,Sara e i ragazzi c'eravate e siete l'unica famiglia di cui ho bisogno.

Mi avvicino piano piano al suo viso,non riuscendo a stargli lontana ancora un secondo di più e lo bacio.

E: ti amo.

B: non mi stancheró mai di sentirtelo dire. - mi da ancora un bacio - Ti amo anche io.

Mi stringe a sé,appoggiandomi una mano sulla vita e iniziando a baciarmi prima semplicemente sulle labbra,poi anche sul collo. Senza rendersene conto,fa toccare di nuovo i nostri bicchieri e quel piccolo rumore distoglie la nostra attenzione,anche se non avrei voluto per niente. Mettendogli una mano dietro il collo,provo a tenerlo attaccato a me,ma lui si allontana prendendo i bicchieri e alzandosi per andarli a mettere nel comodino dalla mia parte. Con gli occhi lo seguo abbastanza confusa,perché invece di alzarsi e spezzare in quel modo l'atmosfera,avrebbe potuto appoggiarli sul suo.

E: perché ti sei alzato?

Non si volta nemmeno verso di me,ma sorride tenendo lo sguardo basso e dopo aver fatto ció per cui si era alzato,si stende dietro di me. Provo subito a voltarmi verso di lui,ma mettendo una mano sul mio fianco,mi tiene ferma.

E: Simo ma che fai?

B: volevo cambiare prospettiva.

Spostando i miei capelli con il suo indice,si abbassa tornando a baciarmi il collo e poi la spalla. Non appena appoggia le labbra sulla mia pelle,i brividi si impossessano di me e quasi come un istinto,chino il collo in modo che possa baciarmi senza nessun ostacolo.

E: potevi restare da questa parte: con tutto il vestito stai scomodo.

B: non ti preoccupare,non ho intenzione di lasciartelo addosso per molto.

Lo sento solleticare la mia spalla con la sua risata maliziosa,mentre mi lascia un piccolo morso.

E: lo sai che avremmo dovuto stare lontani tutta la settimana?

B: beh,con tutte le cose che c'erano da controllare,non siamo poi stati insieme tutto il tempo che avrei voluto.

Continua a baciarmi,sfiorandomi la pelle con le sue morbide labbra per parlarmi.

E: sì,ma io parlo di quello che stiamo per fare.

B: stiamo per? Io non penso di fare proprio niente.

E: non fare lo scemo,sono seria.

B: anche io,ma se tu proprio non puoi resistermi....

Ritorna baciarmi partendo dalla parte bassa della mia guancia,proseguendo fino al braccio in una scia di baci che sembra interminabile.

E: avremmo dovuto stare lontani per rendere questa notte diversa dalle altre.

B: e chi l'avrebbe detta questa stupidata.

E: l'avevo letta sul foglietto che ci hanno dato in chiesa.

B: quindi l'ha detto il sacerdote?

E: no,ma così c'era scritto.

Io rimango seria,ma lui continua a baciarmi e a sorridere non riuscendo a non farmi perdere i sensi sotto quei morbidi baci.

B: amore ma l'ha detto un prete! Per quale motivo credi che non ci siano preti belli e in forma come me: quelli non lo fanno da una vita!

Scoppio a ridere mentre piano piano sento la sottile e invisibile zip de mio vestito abbassarsi.

B: e comunque l'ultima volta che l'abbiamo fatto era domenica.

E: beh io l'ho fatto: tu guardavi la partita.

B: mi sembra di essermi fatto perdonare nel nostro secondo tempo.

I suoi baci si spostano lungo la parte alta della mia schiena.

B: e se proprio volevi starmi lontano,potevi farlo: da ció che ricordo,sei stata proprio tu ad insistere.

E: dettagli Simo.

B: dettagli eh?

Ci mettiamo entrambi a ridere,mentre una mano di Simone va a reggermi il collo e l'altra mi accarezza la pancia,tenendomi così stretta a lui.

B: adoro quando fingi di non volerlo fare.

E: fingo? Non sono d'accordo con quel coso,ma dico solo cosa in teoria avremmo dovuto fare.

B: appunto: fingi che ti importi.

Torniamo a ridere,ma dopo poco sento che le sue labbra non sono più in contatto con la mia pelle.

E: ci sei?

B: sì...guardavo sto coso.

Provo a voltarmi di poco,ma non riesco visto che Simone é praticamente attaccato a me.

E: ma cosa?

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora