Capitolo 420

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Mi guarda per qualche secondo,poi prendendomi il viso tra le mani,mi bacia,rimanendo vicino al mio viso.

B: io non so come fai.

Mi sorride,accarezzandomi le guance con i pollici.

E: a fare cosa?

B: a essere così dannatamente perfetta in ogni cosa.

E: non lo sono.

B: lo sei eccome e in tutti i sensi possibili.

E: faccio solo quello che devo.

B: che devi?

E: certo! Devo ricordarti che sei meraviglioso e meriti tutto l'amore del mondo,quando te ne dimentichi.

Mi sorride,leggermente imbarazzato conoscendolo,andando a nascondersi nell'incavo del mio collo.

B: dirti che ti amo non é sufficiente vero?

E: per ora me lo faró bastare.

Gli do un bacio,per poi prendergli la mano e ricominciare a camminare con lui. Arriviamo agli studi che molti altri nostri compagni sono già lì e dopo due chiacchiere,raggiungiamo la sala relax. Qui ci accorgiamo che sono tornati proprio tutti,compreso Filippo e Carmen,che ancora non avevo visto, e anche Orion. Mentre Simone era a parlare con Daniele,non vedendolo reagire alla sola presenza di Orion come suo solito,ho chiesto ad Irama se lo avessero già visto. Effettivamente mi dice che era arrivato ieri sera e che aveva convinto Simone a non farci caso,evitandolo e restando con gli altri. Simone mi aveva detto che lo avrebbe sistemato,anche se non credo che fosse in senso positivo. Riesco ad evitarlo,passando a parlare da un compagno all'altro. Dopo poco dei ragazzi della produzione,ci consegnano i nuovi orari per le lezione e notando che ne ho una alle 09:30,vado subito a salutare Simone,riuscendo a sfuggire ad Orion. Appena mi ha vista,l'ho salutato,ma ho fatto tutto il possibile per non parlarci,per evitare che Simone facesse scenate. Mi dirigo in sala,rincontrando la coach di tecnica e dopo due parole su come sono andate le vacanze,ricomincio con i soliti esercizi di tecnica,che tanto mi erano mancati. Nonostante non ne abbia fatti molti durante le vacanze,anzi per nulla,la mia voce per fortuna non ne ha risentito. Dopo circa un'ora,la coach mi lascia,dicendomi di aspettare,perché di lì a poco,sarebbe arrivato un professore. Mi siedo sullo sgabello davanti al microfono a pensare a chi sarebbe potuto venire: sono così sfigata che mi troveró davanti Di Francesco. Dalla porta invece,vedo sbucare il dolcissimo viso della Turci. Come mi vede,mi fa un'enorme sorriso,così mi alzo e corro ad abbracciarla.

P: Emma! - mi sfrega forte con la mano sulla schiena - Sono contenta di rivederti.

E: anche io professoressa.

P: non ce la farai mai vero?

Si allontana sorridendomi e capisco che si riferisce al fatto di chiamarla Paola,ma sono così abituata a queste forme di cortesia,che non riesco proprio a disfarmene.

P: allora,ti vedo bene! Come va?

Mi tiene la mano,portandomi a sedermi con lei nei piccoli divanetti che si trovano nell'angolo dell'aula.

E: bene:sono felice.

Lo dico come se fosse una vera e propria presa di posizione.

P: peró! - mi guarda sorpresa - Non ti ho mai vista così convinta.

E: perché mai come ora lo sono stata.

P: le vacanze ti hanno riportato la tranquillità e la normalità di cui tanto avevi bisogno?

E: mi hanno portato molto di più! - sorrido soddisfatta - Mi hanno dato finalmente equilibrio e stabilità.

P: non potrei esserne più felice: dopo tutto quello che é successo con i tuoi genitori,ti meriti di avere del tempo per te stessa.

E: mi sento davvero cambiata:come se avessi trovato una nuova parte di me.

P: davvero?

E: ovviamente sono sempre io,con la mia timidezza e le mie fragilità,ma per certi aspetti sono più determinata.

P: posso chiederti cosa é cambiato?

E: queste settimane senza i miei genitori,mi hanno fatta crescere,aiutandomi a capire come occuparmi delle cose da sola.

P: tuo fratello ti ha aiutato?

E: effettivamente stare con Kurt,mi ha fatto capire quanto sia importante l'indipendenza,dal punto di vista puramente affettivo del termine. Lui ama i nostri genitori,ma riesce a stare dei mesi senza vederli e li sente molto poco: anzi per me non li ha proprio sentiti.

P: ti é stato molto vicino,allora.

E: molto. - pensando a quando ha saputo di Simone mi verrebbe da dire anche troppo - È l'unico punto fisso della mia famiglia che mi é rimasto.

P: lui è d'accordo con la tua linea di pensiero? - la guardo per un minuto confusa - Nel senso,pensa che fai bene a non volere più rapporti con loro?

E: sinceramente non siamo mai andati sull'argomento. Gli ho detto tutto non appena l'ho scoperto e lui mi ha detto che capiva la mia posizione e mi avrebbe sempre supportata.

P: non ne hai più parlato con lui?

La sua domanda suona quasi come se fosse stata sicura del contrario,così scuoto la testa dicendole che ho preferito godermi mio fratello,senza pensieri.

P: quindi ora affronti i sentimenti in modo diverso?

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora