Dopo pochi secondi,Emma si alza dicendomi di dover andare in bagno. La cameriera passa di lì poco dopo,così la fermo.
X: mi dica?
B: puó portarmi un piatto di patate al forno?
X: le vuole come contorno o con qualcosa?
B: da sole grazie e anche un'altra bottiglia di acqua naturale grazie.
Mi sorride,facendomi un cenno con la testa e in paio di minuti Emma ritorna.
B: sei stata velocissima.
E: non c'era nessuno.
Mi sorride,ma quella espressione lascia poco dopo lo spazio ad uno sguardo accigliato,non appena la cameriera appoggia sul tavolo l'acqua e le patate arrosto.
E: e queste?
Le indica con il coltello,guardandole come se fossero veleno e la loro sola vicinanza potessero ucciderla da un momento all'altro.
B: patate arrosto.
E: lo vedo,ma ne hai prese delle altre?
Guarda il mio piatto con ancora delle patate da finire.
B: non per me. Sono tue.
Le allungo il piatto,ma Emma lo respinge con la mano.
E: ma io non le ho chieste.
B: peró... - riporto il piatto più vicino a lei - le vuoi.
E: se le avessi volute,le avrei ordinate.
B: ascolta... - metto giù le posate che ho in mano,appoggiando una mano sulla sua - non so cosa tu ti sia messa in testa con questa storia del vestito,ma ti conosco.
Si mette dritta sulla schiena,tanto é spiazzata dal fatto che io abbia ormai capito tutto.
B: tu non sei una che prende una bistecca con delle misere verdure. Ami le patate arrosto!
E: volevo le verdure.
B: e io voglio che tu sia felice! Quindi ti prego,lascia perdere questa cosa della dieta e mangia ció che ti piace.
Emma da un veloce sguardo alle sue verdure,per poi infilzare con la forchetta una di quegli spicchi dorati.
E: come fai ad essere così perfetto?
B: non ne ho idea,ma prima che finiscano... - prendo una di quelle patate con la forchetta - ne prendo una.
La metto in bocca,riuscendo a mala pena a trattenere la mia risata,visto che come sempre Emma mi contagia con la sua. Finiamo con un po' più di leggerezza il pranzo e finalmente Emma sembra essersi decisa a tornare "normale",tanto che anche se con qualche piccola difficoltà,riesco a convincerla a prendere il dolce. Restiamo a parlare per un po' per poi alzarci e andare a pagare. Mentre usciamo,incrociamo un cameriere diretto in sala,che per poco non ci viene addosso.
X: scusate!
E: si figuri!
Incrociamo entrambi il suo sguardo e lo riconosciamo subito: il cameriere che ci aveva servito quella volta. Anche lui sembra riconoscerci subito,perché appena ci guarda,sorride tendendoci la mano.
X: quanto tempo ragazzi. Spero vi ricordiate.
Mentre gli stringo la mano,Emma da una conferma positiva al suo dubbio per poi salutarlo anche lei.
B: é un piacere rivederla.
X: il piacere è mio ragazzi. Vi vedo bene.
Sia io che Emma sorridiamo e d'istinto mi viene da prendere la mano di Emma,sollevandole di poco come per confermare la sua impressione.
X: ma cosa vedono i miei occhi.
I suoi occhi sono spalancati e con l'indice punta la mano sinistra di Emma,avvolta intorno alla mia.
X: sbaglio o quello ha tutta l'aria di essere un'anello di fidanzamento?
É la prima volta che qualcuno lo nota e non so perché,ma questa cosa mi imbarazza un po',infatti mi limito a sorridere e la stessa cosa fa Emma.
X: in due mesi ne sono cambiate di cose allora.
E: molte.
Mi volto verso di lei,per il bellissimo tono con cui ha detto quella parola.
X: deduco aspetterete. A quando il gran giorno? 2020 per fare cifra tonda?
B: il 13 febbraio.
Fa un'espressione compiaciuta,come se trovasse la data perfetta.
B: di quest'anno peró.
Emma mi si stringe attorno al braccio,sorridente più che mai.
X: accidenti! Allora congratulazioni.
Bacia Emma sulla guancia,per poi stringermi ancora la mano.
E: grazie.
X: spero di vedervi ancora,magari come novelli sposi.
Ci mettiamo tutti a ridere e dopo averlo salutato,usciamo dirigendoci in hotel. Dopo circa un quarto d'ora arriviamo. Il parcheggio é quasi pieno come al solito,ma fortunatamente il mio posto preferito é libero. É abbastanza in disparte come piace a me ed é singolo,in modo che nessuno parcheggiando possa rischiare di graffiarmela: grazie a Dio,a parte Emma,Lauren,Irama ed Einar sono riuscito a non far sapere che ho la macchina. Scarichiamo la roba e ci dirigiamo dentro,entrando nella hall,in fondo alla quale l'addetto alla reception ci saluta con un cenno del capo. Prendiamo le nostre chiavi ed entriamo in ascensore,con direzione il primo piano dove c'é la stanza di Emma. Appena entra trova una stanza con un ordine impeccabile,probabilmente perché é stata rifatta,ma soprattutto perché Lauren non era ancora tornata,portando con sé il suo solito disordine. Portiamo dentro i bagagli e dopo aver aperto la finestra,Emma chiude la porta.
E: siamo tornati alla normalità.
B: prima o poi dovevamo.
E: tutte le cose belle finiscono.
Colgo subito un velo di malinconia nel suo tono di voce e la capisco benissimo,perché anche a me mancheranno i giorni che abbiamo passato a Londra.
B: finiscono per farne iniziare delle altre ancora più belle.
Mi sorride e dopo avermi dato un bacio sulla guancia,si lascia cadere di schiena sul letto,rimanendo con le gambe a penzoloni.
B: sei stanca?
E: un po'. Mi sono alzata presto stamattina.
B: lo so. Ascolta vado un secondo su,così mi sistemo velocemente la roba in camera poi torno.
E: per che ora dobbiamo andare agli studi?
Si alza mettendosi seduta sul letto a guardarmi.
B: io direi - do uno sguardo al telefono - possiamo andare per le sei anche. Non sono nemmeno le tre,se sei stanca puoi approfittarne per farti un riposino.
Annuisce,togliendosi la giacca e appendendola vicino alla porta. Poi si avvicina a me,dandomi un bacio.
E: lascio la porta aperta.
B: d'accordo.
Le do un bacio e prendendo i miei bagagli,salgo raggiungendo la mia stanza. Appena entro sento la stessa sensazione che credo abbia provato poco fa Emma. Saremmo tornati definitivamente alla normalità.
STAI LEGGENDO
Biondo ed Emma - Ricordati di... 3
Romance- SEQUEL - Ciao ragazzi siamo già arrivati al volume tre della mia storia,beh della nostra storia! Emma e Simone dovranno affrontare molte cose nuove:il matrimonio da organizzare,il serale e... beh direi di leggerla per saperlo. P.S. Se ancora non...