B: non volevo sentire le tue pare sul cibo e poi vorrei mangiare leggero,per evitare di non digerire,vista la giornata che mi aspetta.
E: Simo....
Il suo solito tono di rimprovero,insieme alla sua occhiata storta,mi fa scoppiare a ridere.
E: a proposito...hai già idee su come proverai a rubarmi la scena?
Mi allunga i miei vestiti,così inizio a vestirmi.
B: quello credo sia impossibile,ma immagino che dovró affidarmi a lui.
E: sono d'accordo,ma segui anche il tuo gusto.
B: certo,ma l'esperto é lui: voglio solo essere perfetto.
E: ricordati che peró deve essere il nostro matrimonio... - mi sorride,mentre raccoglie i suoi vestiti di ieri mettendoli insieme alle lenzuola - e poi io adoro il tuo stile.
B: grazie.
Mi alzo andandole a dare un bacio sulla guancia,per poi andare verso la finestra.
B: ti spiace se apro tutto qui?
Le indico la finestra aperta solo nella parte alta e lei mi dice di aprire senza problemi.
E: sono curiosa di vedere Irama peró.
B: anche io,terribilmente.
E: forse oggi vi fermerete anche in un negozio di piume.
Scoppiamo a ridere come due scemi,immaginando come reagirebbe,se Enzo gli dicesse che non avrebbe potuto mettersele.
B: spero gli dica di no,allora.
E: perché?
B: almeno non sta sulle palle solo a me.
Non faccio in tempo a parlare,che Emma mi riprende subito.
E: Simo!
Alzo le mani,cercando di correggermi immediatamente.
B: sulle scatole!
E: alle tre giusto?
B: sì,ma alle due Irama mi aspetta giù.
E: quando sei là mi fai delle foto?
B: solo se me le farai anche tu quando andrai a provarti l'abito.
E: non puoi vedere il mio vestito,lo sai.
B: allora nemmeno tu.
E: no ma dai!
B: mi dispiace,ma non se ne parla.
E: sei noioso quando fai così.
B: ti amo anche io.
Le do un bacio sulla guancia,riuscendo a far andar via il muso che aveva messo e facendo apparire un bel sorriso.
E: tanto lo riusciró a sapere,se non da te,da Irama.
B: fai pure: ora che me lo hai detto,mi ricorderó di avvertirlo.
E: ehy,non puoi usare i miei trucchi contro di me!
B: sorry love! - le faccio una smorfia - Ció che é tuo,diventa mio e viceversa.
E: dal 13 febbraio.
B: da quando mi hai detto sì.
E: vinceró io questa volta.
B: vedremo.
La vedo prendere un cuscino,con l'intento di tirarmelo,ma per fortuna sentiamo bussare alla porta,così mi precipito ad aprire. Prendo il pranzo e prima di andare il cameriere,mi ferma.
X: dobbiamo dire di rifare la stanza?
B: sì grazie.
X: allora passeranno oggi alle quattro.
B: grazie mille.
Chiudo la porta portando il vassoio sul letto.
E: di solito passano alla mattina alle dieci o verso le due.
B: avranno cambiato i turni.
Emma mi raggiunge e accendendo la TV iniziamo a mangiare. Durante il nostro pranzo,parliamo delle lezioni che avrebbe dovuto fare e di come avrebbe dovuto affrontare i brani e poi parliamo di quelle che avrei dovuto fare io e di come mi sto trovando con i brani nuovi. Rimaniamo a parlare,anche dopo aver mangiato e verso l'una e mezza,Emma mi chiede di andare nella mia stanza. Prende il suo zaino,io il mio cellulare e saliamo. Naturalmente né Einar né Irama sono qui e la stanza é già stata sistemata.
B: ora mi dici che dobbiamo fare qui?
Emma va subito dritta verso l'armadio,iniziando a cercare,ripetendo le stesse mosse di quando poco prima cercava nel suo,con la differenza che il mio é più ordinato.
B: sicura di non avere una malattia o un feticismo per gli armadi?
E: non dire stupidate! Vedo di renderti più simpatico agli occhi di Enzo.B: e come pensi di fare questo miracolo?
E: come dite voi....if you can't fight them,join them.
B: e dovrei vestirmi come un inglese?
E: no,ti vestirai,come si vestirebbe Simone Baldasseroni.
B: io mi vestirei così.
Indico la tuta che ho addosso,nel momento in cui si volta verso di me per poi tornare a guardare nell'armadio.
E: no...tu ti vestirai come un Simone Baldasseroni che vuole fare colpo.
B: io non mi vesto per fare colpo,mi metto sempre quello che mi piace di più.
E: non é proprio così.
La sento sorridere per poi tirare fuori un jeans e una camicia bianca,che stranamente attirano subito la mia attenzione,anche se non so bene il perché.
E: ti ricordano qualcosa?
Emma mi guarda sorridente,andando a stendere i vestiti sul letto.
B: qualcosa...
E: li hai messi quella sera in cui abbiamo fatto l'amore per la prima volta a casa tua.
B: per la cena,é vero!
Mi porto una mano sulla testa,pensando a quanto idiota sono: sentivo che erano familiari,ma non mi ricordavo.
B: scusa,non mi sono ricordato,peró aspetta. - osservo bene i vestiti - Non mi ero messo qualcos'altro?
E: sì,la giacca azzurra.
B: ah ecco,allora vedi che qualcosa mi ricordo.
E: peró non l'ho trovata.
B: devo averla lasciata a casa.
E: beh meglio! Sarai perfetto anche così. Dai cambiati!
Faccio come mi dice e nel giro di un paio di minuti sono di nuovo vestito,così vado a guardarmi allo specchio.
B: non male dai.
E: non male? Ma se sei bellissimo!
B: beh grazie!
E: aspetta!
Emma mi viene davanti,iniziando a sbottonarmi la camicia.
B: oh guarda che tra poco devo andare eh!
E: ma sei scemo! - mi da una pacca su petto - Ti apro solo i primi,così é più il tuo stile e anche se ti vedrà elegante,non penserà che tu abbia picchiato la testa.
Si sposta,facendomi guardare di nuovo allo specchio.
E: meglio,eh?
B: decisamente più da me.
E: appunto.
B: mi sistemo i capelli e arrivo.
E: ok. - mi da un bacio sulla guancia - Ti aspetto di là.
STAI LEGGENDO
Biondo ed Emma - Ricordati di... 3
Romantik- SEQUEL - Ciao ragazzi siamo già arrivati al volume tre della mia storia,beh della nostra storia! Emma e Simone dovranno affrontare molte cose nuove:il matrimonio da organizzare,il serale e... beh direi di leggerla per saperlo. P.S. Se ancora non...