Indico il vassoio,da cui lui sta proprio mangiando beatamente,infilandomi nel frattempo sotto le coperte,mettendomi accanto a lui.
B: ho pensato di fare come hai detto.
E: ovvero?
B: colgo il lato positivo e questa zuppa... - la indica con il cucchiaio - é davvero buonissima.
E: allora ha fatto bene a mandarcela. - gli do un bacio sulla guancia - Spero...che ti riscaldi.
Mi metto a ridere e anche Simone,dopo una prima occhiata seria per la mia battuta,si unisce alla mia risata.
B: comunque ho pensato io alla mia principessa.
Lo sguardo con aria interrogativa e subito mi indica il mio comodino,su cui trovo una tazza di té e dei biscotti su un piattino. Non li avevo nemmeno visti e questo fa capire le mie capacità recettive di questo momento.
B: so che hai detto che non ti va,ma dimentichi che ti conosco.
E: non dovevi.
B: Emma lo faccio con piacere: mi piace prendermi cura di te.
A questa frase non riesco a resistere e gli do un bacio,ringraziandolo ancora.
E: non so cosa ho fatto per meritarmi una persona meravigliosa come te.
B: io non ho ancora trovato la mia risposta,ma tu ne troverai a milioni,fidati.
Gli sorrido,prendendo il mio té e assaggiando un biscotto.
B: com'é?
E: buono.
B: al buffet giù avevano solo quelli.
E: sono buoni tranquillo.
B: dopo pranzo vado a prenderti le cose in farmacia,ho già messo la ricetta nella tasca della giacca.
E: Simo non preoccuparti,non devi fare tutto così di fretta. Goditi il pranzo e rilassati adesso.
B: guarda che devo solo andare giù,per il resto ci pensa la macchina a portarmi là.
Si mette a ridere,accarezzandomi la guancia e togliendomi un paio di briciole dall'angolo della bocca.
E: lo so,ma anche tu devi riposarti. Non puoi andare tutto il giorno avanti e indietro.
B: tu non faresti lo stesso?
E: no...
Simone si mette a ridere e anche io sono consapevole di aver appena detto una grande cavolata. Anche se adoro tutte queste sue attenzione,non voglio essere un peso per lui.
E: ok,sì. - alzo gli occhi al cielo - Tu peró mi avresti detto lo stesso.
B: vero e tu non mi avresti nemmeno ascoltato quindi...dopo vado.
Mi da un bacio sulla tempia e torna a mangiare. Io mi appoggio con la testa alla sua spalla,bevendo il té e mangiando i miei biscotti. Una volta mangiato e dopo aver visto ancora un po' la televisione,verso le due Simone la spegne e ci mettiamo sotto le coperte. Io appoggio la testa sul suo petto e mi stringo a lui,lasciandomi racchiudere dal suo morbido e caldo abbraccio.
Mi sento spostare i capelli dal viso e accarezzare la guancia. Subito sorrido,perché anche se appena alzata,immagino sia Simone,ma nemmeno due secondi dopo capisco di non riconoscere quel tocco. Non é delicato,morbido e dolce: non puó essere Simone. Apro di scatto gli occhi e mi ritrovo Orion,seduto di fronte a me,con la mano sulla mia caviglia. Per fortuna ho le coperte,perché non avrei sopportato quel tocco.
O: ciao.
Tiro immediatamente indietro le gambe,mettendomi seduta e stringendo le gambe contro il petto,rannicchiandomi e rimanendo con la coperta intorno.
E: che cavolo ci fai tu qui?
O: volevo vedere come stavi.
E: come sei entrato?
O: era aperto.
E: Simone non lascia mai aperto.
O: beh stavolta sì. - mi indica la porta - Non l'ho di certo sfondata.
Simone chiudeva sempre la porta: era una sua mania,ma forse pensando che Lauren sarebbe ancora passata,ha lasciato aperto per non farmi alzare.E: da quanto sei qui?
O: cinque minuti: non volevo svegliarti,dormivi così bene.
E: beh,mi hai svegliata invece.
Cerco di parlargli con il tono più ostile possibile,ma sul suo viso rimane sempre quell'insopportabile sorrisino.
O: scusa,non ho resistito. Ti stavano andando i capelli negli occhi.
E: se dormo,gli occhi li ho chiusi,quindi non mi avrebbero dato fastidio.
O: tranquilla. - sembra proprio non ascoltarmi nemmeno - Capisco tu stia poco bene.
E: appunto. - decido di assecondarlo,sperando se ne vada - Quindi preferirei riposare.
O: rimango solo cinque minuti. Biondo non dovrebbe essere qui,invece di lasciarti da sola?
E: Simone non mi ha lasciata da sola! Credo sia andato in farmacia a comprarmi delle cose.
O: credi?
E: lo so. Dormivo e non mi ha voluto svegliare a differenza tua.
O: ti é piaciuto il pranzo?
E: non l'ho mangiato.
O: come no?
E: a me fanno schifo le zuppe.
Mento spudoratamente,ma non avrei mai potuto dirgli il contrario: lo avrei solo incitato.
E: l'ha mangiata Simone. Per me gli ho chiesto di portarmi un té con dei biscotti.
La sua espressione sembra essere abbattuta per un istante,ma poi torna subito come prima.
O: hai letto il biglietto.
E: sì.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 3
Dragoste- SEQUEL - Ciao ragazzi siamo già arrivati al volume tre della mia storia,beh della nostra storia! Emma e Simone dovranno affrontare molte cose nuove:il matrimonio da organizzare,il serale e... beh direi di leggerla per saperlo. P.S. Se ancora non...