Capitolo 484

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B: ti do una mano a svestirti,così stai meglio sotto le coperte.

E: Simo....

B: ce la fai ad alzarti? Altrimenti lo sfiliamo.

E: Simo.

Quest'ultima volta mi guarda dritto negli occhi,estremamente seria e determinata,così mi arrendo.

B: cosa vuoi sapere?

E: prima di tutto come ti senti?

B: bene.

E: dico davvero.... - mi accarezza la guancia,guardandomi in modo molto dolce - lo sai che a me puoi dire tutto.

B: lo sto facendo: sto bene sul serio.

E: ti va di dirmi come é andata?

Faccio per mettermi seduto davanti a lei con le gambe incrociate,ma lei esce subito dalle lenzuola.

B: cosa fai?

E: mi avvicino.

Si mette seduta sulle mie gambe,avvolgendo le sue attorno alla mia vita,mentre le mie rimangono stese sotto di lei. Mettendomi una mano dietro il collo,mi accarezza i capelli,facendomi rilassare.

E: dimmi tutto.

B: ha saputo tutto.

E: del matrimonio? - annuisco - Come ha fatto?

B: un suo collega mi ha visto con Irama ed Enzo al negozio.

E: perché ha pensato fossi proprio tu?

B: e chi doveva essere?

Non capisco esattamente le sue parole: all'inizio l'ho sentita preoccupata per il fatto che sui social fosse trapelato qualcosa,ma non le direi mai una bugia,non più.

E: beh perché non ha pensato che potesse essere Irama?

La guardo incredulo: pensava davvero che Irama avrebbe potuto essere un'opzione? Insomma é istintivo,ma non si sposerebbe mai a vent'anni.

E: beh avrebbe potuto....

B: comunque il fatto che lo sappia,non é un problema.

E: cosa ti ha detto?

B: le solite cose: che mi sto rovinando la vita,che é tutto un errore e...no aspetta,senti questa - mi metto a ridere - mi ha detto che con i suoi soldi non posso fare come mi pare e che devo fare come dice lui.

E: che persona orribile!

Finisce a mala pena di parlare,che si porta la mano davanti alla bocca,visibilmente preoccupata.

E: scusami,non volevo offenderlo.

B: Emma ma di cosa ti scusi? Dire che é orribile é fargli un complimento.

E: e quindi cosa vuole farti?

B: immagino molte cose,ma ne puó fare davvero poche.

E: sappi che se anche dovesse portarti via ogni cosa,io ti aiuteró in ogni modo: diciamo che i miei mi devono un grande favore e per fortuna i soldi non sono un problema.

Lo dice con il sorriso sulle labbra,ma il fatto che pensi addirittura a questo per aiutarmi,mi riempie il cuore di gioia.

B: grazie,ma non ce ne sarà bisogno: da quando sono maggiorenne,tutto quello che mi aveva intestato,ovvero la casa e il mio conto in banca sono diventati miei a tutti gli effetti.

E: sicuro che non possa fare niente per ferirti?

B: potrebbe andare da un giudice e chiedere di togliermi i miei diritti,ma dubito che sposarsi rientri nella categoria delle vere e proprie pazzie. - mi metto a ridere,ripensando alla sua stupidità - In quel caso é stato troppo ingenuo.

E: speriamo che non si faccia più vedere.

B: sono felice da un lato che sia venuto.

E: davvero?

B: quando io e te ci siamo divisi...

E: lasciati.

Odiavo quella parola,ma lei lo puntualizzava sempre e con ragione. Tuttavia io evitavo sempre di dirla,perché proprio non ce la facevo.

B: beh quando eravamo divisi,mi aveva chiamato: era fuori di testa e mi avrà detto un milione di volte di parlarti e convincerti a portare avanti il nostro "accordo".

Nel viso di Emma appare un'espressione confusa.

E: non sapevo che ti avesse chiamato in quel periodo.

B: l'ha fatto solo quella volta,ma poi l'ho bloccato.

E: ed esattamente perché saresti contento che sia venuto?

B: perché ho chiuso una volta per tutte: gli ho detto quello che da anni avrei dovuto dirgli. Ora mi sento libero,come se mi fossi tolto un enorme peso.

E: te lo sei tolto molto tempo fa.

B: non del tutto. Era come se avessi ancora qualcosa sullo stomaco: non gli avevo detto tutto quello che mi sentivo.

E: da un lato mi dispiace che tu non abbia mai potuto avere un bel rapporto con tuo padre,ma - mi accarezza la guancia - sono felice che ora tu ti senta così.

B: lo sai che se ora sono felice é solo grazie a te.

Emma inizia a ridere imbarazzata come tutte le volte che non vuole prendersi i suoi meriti.

E: sei tu che hai scelto come comportarti,io non c'entro nulla.

B: Emma prima non avevo nemmeno una scelta: era lui l'unica opzione. Tu mi hai dato la forza di uscire dall'oscurità in cui lui mi aveva portato.

Le sorrido ed Emma ricambia subito,dandomi un bacio.

E: te lo ricordi ancora?

B: certo,mi ricordo tutto di noi Emma e anche se poteva sembrare esagerato,sei davvero la mia luce.

E: ora non dire così.

B: posso non dirlo,ma é così. - le accarezzo la guancia,passando il pollice sul suo sorriso imbarazzato - Sei il regalo più bello che la vita potesse farmi.

Emma mi da un bacio e abbracciandomi,appoggia la testa sulla mia spalla.

B: ora peró devi riposarti principessa.

E: sto bene Simo.

B: non credo - le metto una mano sulla fronte - hai ancora la febbre e stai tremando di nuovo.

E: mi fa solo male la testa.

B: quindi non stai bene.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora