Capitolo 568

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B: allora qualche effetto te lo provoco anche io eh?

La sua risata mi solletica il collo,mentre le sue mani scivolano sul mio seno e io sono costretta a stringermi a lui,tenendomi alle sue spalle.

E: ti prego non dire più nulla!

Anche solo le prime lettere dell'alfabeto dette da lui con quel tono di voce,mi avrebbero fatto eccitare senza più un punto di ritorno.

B: perché? Ho così tante cose da dirti....

Il tono suadente con cui parla,mi fa chiaramente capire che sta facendo apposta a provocarmi e come sempre,ci riesce.

E: please...

B: stavo pensando che adoro la curva della tua schiena...

Accompagna le sue parole con il movimento di due dita che percorrono la mia spina dorsale talmente delicatamente che quasi mi risulta difficile respirare.

E: Simo no...

B: poi pensavo che...che adoro le tue gambe,perché sono così lisce,che appena appoggio le mie mani riesco a farle scivolare dove voglio.

Anche in questo caso,le sue mani seguono le indicazioni fornite dalle sue parole,finendo sulle mie natiche e stringendole un po'.

E: Simone ti prego...

Riesco a stento a tenere gli occhi aperti,cercando di concentrarmi sul regolare il mio respiro,ma Simone sembra volermi portare al limite il prima possibile.

B: vediamo se riesci a farmi contento,prima che finisca di dire l'ultima frase.

Sono seduta sulle mie ginocchia da un bel po',ma il mio corpo non riesce a sentire nessuna fatica,se non Simone e le sue mani che con le sue labbra si muovono indisturbate sul mio corpo,amplificando "soltanto" le cose.

E: no...

Simone riprende a parlare con il suo tono malizioso,come se io non gli avessi detto una parola.

B: c'é un'altra cosa che apprezzo in modo particolare,ma che in queste occasioni adoro....

Le sue mani si appoggiano sulle mie ginocchia,percorrendo centimetro dopo centimetro il mio interno coscia,ma prima che lui possa andare dove penso voglia arrivare,mi attacco alle sue labbra,premendo le mani sui suoi bicipiti,marchiandoli con la pressione che le mie dita provocano.

E: oh mio Dio!

B: sì,così!

Rispondo con un gemito alle sue parole e anche dalla bocca di Simone esce un piccolo verso indecifrabile,mentre vado ad appoggiare la fronte sulla sua spalla per reggere quel senso di infinito piacere cher tutte le volte raggiungiamo insieme. Sento il suo respiro caldo sul collo,mentre mi stringe al suo petto,circondandomi con le sue braccia.

B: non mi hai fatto finire di parlare...lo sapevo.

Sorride divertito,baciandomi il collo e finendo lentamente di spingere,rimanendo comunque unito a me.

E: io...

Ride di nuovo,sapendo benissimo il motivo per cui riesco a stento a parlare.

B: se avessi saputo che i tuoi piani erano questi,probabilmente avrei saltato la parte della cena.

Non riuscendo a dire nulla di senso compiuto,essendo ancora in estasi,mi limito a baciare delicatamente le sue labbra.

B: e fammi dire che per essere una che mangia tutto il giorno,sei sexy da far paura.

Fa scorrere le sue mani lungo la mia schiena,arrivando al mio fondoschiena e alzandomi leggermente,abbandona il mio corpo,spostandomi delicatamente sul suo fianco.

E: io - riprendo fiato - non ti avró fatto finire di parlare,ma non mi sembra che nemmeno tu potessi resistere oltre.

B: touché principessa. Tuttavia il mio giocare a provocarti,ha ottenuto i suoi risultati e... - alza le sopracciglia - che risultati aggiungerei.

E: é stato merito dell'acqua.

So di mentire spudoratamente,ma pur di non accrescere il suo orgoglio maschile,preferisco non lasciargli nemmeno questa soddisfazione.

B: la mia sirenetta.

Mi stringo a lui,nascondendo il viso nel suo collo divertita dalla sua battuta,mentre entrambi ci riprendiamo dallo sforzo.

B: posso finire di dirti la cosa che adoro di più in certe occasioni?

E: Simo non mi sembra il caso: adoro il tuo essere diretto,ma credo di aver capito.

B: non credo...

E: io sì invece: le tua mani miravano ad un punto preciso.

Lo sento sorridere,mentre continua a tenermi stretta accanto a lui,accarezzandomi ogni tanto il braccio con un po' d'acqua ancora tiepida per non farmi sentire freddo.

B: non posso nascondere le mie intenzioni,ma io volevo dire che... - mi prende il mento,portando i suoi occhi dentro i miei - adoro dirti che ti amo.

E: allora avrei dovuto fartelo dire.

B: no é stato meglio così: preferisco dirtelo a mente lucida.

Tra una risata ed un altra,rimaniamo immersi per circa altri dieci minuti,poi per evitare che le mani di entrambi diventino quelle di due novantenni,decidiamo di uscire. Dopo esserci asciugati velocemente le gambe,indossiamo i nostri accappatoi e ci mettiamo sul letto. Il tempo di un paio di coccole ed entrambi ci addormentiamo profondamente. 

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora