Capitolo 456

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EM: allora prima di tutto cercate di darvi un contegno,non fate vedere che é la prima volta che entrate in un posto come questo.

I: beh peró lo é.

EM: non lo sarebbe se voi iniziaste a comprare vestiti degni di essere chiamati tali e non.... - ci guarda con un'espressione schifata,anche se meno del solito - quegli stracci.

B: questi "stracci" come li chiami tu,sono costati un botto.

EM: beh allora hai buttato via dei soldi,Donald Trump.

Mi guarda i capelli e se non fosse per il fatto che mi irrita in un modo assurdo,lo troverei anche simpatico per il modo in cui inventa le sue battute su due piedi. Irama stranamente non si mette a ridere,ma rimane concentrato su tutti quei vestiti: deduco voglia fare le cose come si deve,da buon testimone.

EM: allora,avete deciso di far ruotare tutto intorno al tema del blu.

I: davvero?

Irama si volta verso di me,alquanto sorpreso: alla fine qualcosa é appena riuscito a scoprirla.

I: figo.

EM: cosa?

I: volevo dire bello,molto bello.

EM: interessante direi. Non una delle scelte più classiche,ma stimolante.

B: lo credo anche io.

EM: comunque,anche gli abiti dovranno seguire il tema.

B: quindi nessun smoking?

I: niente pinguini?

EM: mio Dio,pinguini? Lo smoking é un must e ogni uomo dovrebbe averne uno nel proprio guardaroba...

I: io ce l'ho.

B: anche io.

EM: e saperlo indossare. - ci ignora continuando il suo discorso - Comunque niente smoking! Sarebbe stato fin troppo classico e banale.

I: quindi cosa metteremo?

EM: un completo ovviamente e dobbiamo sceglierlo sulle tonalità del blu.

Annuiamo entrambi e mentre lui inizia a cercare tra i vari completi,Irama mi tira una gomitata.

I: potevi dirmi del blu almeno?

B: non volevo dirti proprio niente.

I: peró mi sembra davvero una bella scelta.

B: beh io adoro il blu e poi é il colore preferito di Emma: non é classico,ma é da noi.

I: già mi immagino Emma: sarà bellissima!

B: sarà meravigliosa.

I: ha già delle idee?

B: non credo,ne parlerà con Enzo.

Finisco a mala pena di parlare,che Enzo viene verso di me: appesi alle dita avrà una decina di abiti.

EM: iniziamo da te.

B: che devo fare?

EM: vai di là e provatene uno alla volta poi quando hai fatto,ci chiami.

B: d'accordo.

Prendo i vestiti e vado nella sala accanto dove al centro c'é un palchetto tondo rialzato con davanti una parete completamente ricoperta da uno specchio e intorno delle poltroncine e tanti appendiabiti. Nell'angolo c'é un piccolo camerino,così dopo aver appeso tutti gli abiti in uno di quei cosi con le ruote,lo tiro vicino a me e vado a provarmi il primo. Esco dopo circa dieci minuti,e me li ritrovo davanti: Irama seduto su una poltrona ed Enzo in piedi.

EM: finalmente! Stavano per venirmi i capelli bianchi e calcola che non ce li ho.

I: Bro sei tanta roba.

B: dobbiamo vedere.

EM: dai vieni.

Mi mette una mano dietro alla schiena,spingendomi verso quella rotonda piattaforma rialzata. Salgo e mi guardo allo specchio e in effetti non sono niente male.

B: Bro,sono davvero tanta roba.

EM: non esageriamo. - sale sul rialzo,iniziando a sistemarmi il colletto - Già il fatto che tu riesca a metterlo é un miracolo.

Si mette dietro di me,guardando il mio riflesso allo specchio e facendo un'espressione indecifrabile,mentre Irama mi mostra il pollice alzato.

EM: spento,troppo spento. - scende,indicandomi il camerino - Provane un altro.

B: ma è bello questo.

EM: Simone qui sono tutti belli questi vestiti,ma noi dobbiamo scegliere quello più bello di tutti. - mi indica di nuovo il camerino - Cambiati,intanto che io continuo a cercare per Filippo e i grandi assenti.

Ritorno a cambiarmi e questa scena si ripete per ben dieci volte: tutte le volte mi manda dentro con delle scuse. Una volta mi veste male,un'altra i colori non sono della sfumatura giusta e un'altra ancora le linee del vestito non sintonano con i miei lineamenti. Sarà quasi un'ora che faccio avanti e indietro come un robot.

B: Enzo io non ce la faccio più,perchè non cerchi qualcosa per lui.

Gli indico Irama,che non ha fatto altro che starsene lì a guardarmi e ridere,dando anche dei consigli inutili e continuando a dire ad Enzo di farmi provare anche altri abiti.

I: che c'è? L'ha detto Enzo che prima si sceglie quello per lo sposo. - mi indica una montagna di vestiti sulla poltrona accanto alla sua - Dopo tocca anche a me tranquillo.

B: allora?

EM: non ancora!

B: no ma dai! Che cavolo di vestito serve?

EM: provati l'ultimo che ti è rimasto,muoviti.

B: ascolta,io sono stanco. E un'ora che vado dal camerino a qui,da qui al camerino. Mi sono rotto: compro il primo che mi viene in mano.

Inizio a tirarmi via la giacca del completo,ma Enzo si mette davanti a me,guardandomi molto serio.

EM: ascoltami bene! Quello che stai facendo tu,non è nemmeno paragonabile a quello che dovrà fare Emma,quando proverà il suo. Quindi prendi questa giacca e vai a metterti l'ultimo completo.

Non ha tutti i torti: alla fine si tratta solo di cambiarsi,ma mettersi i pantaloni e abbottonare la camicia per dieci volte,fa quasi venire la nausea. Irama sembra finalmente capire il mio momento di stress,così propone ad Enzo di fare una pausa.

EM: dieci minuti,non di più.  - ci guarda molto serio - Vado al bar qui vicino a prendervi un bel caffè,ok?

Non facciamo nemmeno in tempo a rispondere che se ne va,facendoci capire che la sua non era affatto una domanda.

B: grazie Bro. Sono fuso!

I: immagino,ma tieni duro. - mi da una pacca sulla spalla - Ne vale la pena se serve a farti risultare così bello.

B: grazie. - tiro fuori il cellulare - Ti spiace se chiamo Emma un attimo?

I: no tranquillo,io intanto guardo quello che mi toccherà mettermi dopo di te.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora