Capitolo 518

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B: Conrad non lo avete fatto,avete fatto bene. Datemi un minuto,provo a parlarle. Sempre che mi ascolti.

Annuiscono,abbattuti come non mai,così la seguo di là in cucina,trovandola con le lacrime agli occhi,affacciata alla finestra.

B: ehy...

Si asciuga velocemente le lacrime,quasi non voglia farmele notare,rimanendo di spalle,così la raggiungo e abbracciandola da dietro,le do un bacio tra i capelli.

B: amore...

E: Simo io non ce la faccio.

B: non devi farcela da sola,ti aiuto io.

E: non funziona.

B: io non so come ti senti,ma so come si sentono loro.

Emma porta la testa leggermente indietro,appoggiandola sulla mia spalla e facendo un respiro rapido e quasi rassegnato.

E: you do?

B: Emma loro sono spaventati quanto te,se non di più.

E: non credo.

B: credimi invece: avete paura di perdervi a vicenda,ma con una differenza.

E: quale?

B: che loro non sanno se tu li perdonerai.

E: Simo,scusa ma i tuoi discorsi da filosofo mi confondono in questo momento.

Mi viene naturale accennare un piccolo sorriso e delicatamente,la volto verso di me,guardandola negli occhi.

B: se tu li perderai,saprai di essere stata la parte lesa,ma loro sapranno di averne avuta tutta la responsabilità e questo li farà stare male il doppio.

E: chi te lo dice?

B: questo. - prendo la sua mano e me la porto sul cuore - Ti ho persa anche io,ricordi?

E: non ci siamo mai persi davvero.

B: perché hai fatto in modo che fosse così. - le prendo anche l'altra mano - Ascolta: so che non ti piace mostrarti vulnerabile,ma ormai quello che ti nascondevano lo sai.

E: e quindi dovrei fare come se nulla fosse?

B: no,ma non possono più farti del male. Cosa faresti se ci fossi io su quel divano? - provo a farla sorridere - A parte una serie innumerevole di cose che é meglio non dire,vista la presenza di quelli che saranno i miei futuri suoceri.

Riesco nel mio intento ed Emma accenna un sorriso che nasconde subito coprendosi sulla mia spalla.

B: seriamente: cosa faresti?

E: ti ascolterei.

B: poi?

E: ti direi quanto ci sono stata male.

B: e?

E: che nonostante tutto mi sei mancato da morire e che anche se non mi fido più come prima,non ho mai smesso di amarti.

Il mio parlarle in modo molto incalzante,sembra funzionare,perché la sento rilassarsi sotto il tocco delle mie mani,come se stesse accettando sempre di più quella situazione.

B: e alla fine?

E: alla fine farei una di quelle innumerevoli cose di cui é meglio non parlare.

Finalmente quel piccolo sorriso,si apre in una bellissima risata.

B: alla fine... - la correggo - gli dirai che sei pronta a ricominciare piano piano ad avere un rapporto con loro.

E: non vedo come sia possibile...

B: magari permettendogli di portarti all'altare?

E: e ti andrebbe bene?

B: amore,ma non deve andare a bene a me. - mi metto a ridere - A me importa che tu arrivi lì felice.

Emma si allontana,prendendo un pezzo di carta e pulendosi da quel poco mascara che le era colato.

B: ci sei?

Annuisce,buttando il pezzo di carta e sistemandosi i capelli.

E: non riusciró mai a ringraziarti abbastanza.

B: il finale sul divano,mi va bene.

Mi sorride,roteando gli occhi estremamente divertita.

E: stasera,prometto.

B: no mi dispiace: stasera devo guardarmi la replica della partita.

E: sul serio?

B: non scherzo mai quando si parla della Roma.

E: dai andiamo.

Mi prende la mano roteando gli occhi e sorridendo,ma appena torniamo di là Emma diventa subito seria,nonostante il suo sguardo sia meno duro del solito. Dalle loro espressioni sembra che non sperassero nemmeno più che riuscissi a convincerla.

E: se sono qui é perché Simone mi ha fatto riflettere. Voglio essere chiara: il nostro rapporto non puó cambiare da un giorno all'altro. Ho bisogno di tempo per tornare a fidarmi di voi e ho bisogno che non veniate ogni giorno a chiedermi come sto.

Dice queste parole con un'incredibile lucidità,come se non fosse nemmeno coinvolta in prima persona.

C: e noi lo rispettiamo.

R: Emma we just really wanted to see you,just once.

E: I know,but...

C: parla solo un po' con noi. Parlateci del matrimonio e di come avete organizzato le cose.

Emma sembra un po' titubante a riguardo,ma non risponde in modo seccato e questo é già un bel segno.

R: we just wanna be part of your life again,sweetie.

Mentre Emma pensa se aprirsi o meno con loro,io mi alzo e sotto i loro sguardi curiosi,prendo il quadernone in cui durante quelle settimane,abbiamo raccolto tutte le informazioni riguardo al matrimonio. Lo appoggio sul tavolo,vicino a loro ed Emma mi guarda senza dire nulla.

R: what is it?

B: qui abbiamo messo tutto quello che c'é da sapere sul matrimonio,tranne i vestiti.

C: quella deve essere una sorpresa,immagino.

B: infatti.

Mi risiedo vicino ad Emma,che subito mi da un bacio sulla guancia,sussurrandomi un grazie. I suoi genitori iniziano a sfogliarlo e nel mentre lo osservo anche io. Quell'album era stata un'idea di Sara,che con la complicità scontata di Enzo aveva pensato di raccogliere tutto,fogli e foto per avere un ricordo di tutto. Io lo avevo visto solo un paio di volte,ma ogni giorno ci aggiungeva delle cose nuove che io ed Emma vedevamo sì e no,perché Sara ed Enzo lo tenevano in ostaggio. L'unica cosa che davano a me,erano le fatture e le ricevute della banca.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora