Capitolo 442

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E: lo so.

R: ti porta a chiederti molte cose e arrivi persino a mettere in dubbio te stesso.

E: e come hai fatto a superarlo?

R: non credo che si possa davvero superare,ma l'ho compreso e l'ho metabolizzato. 

E: e con i tuoi genitori come ti sei comportato?

R: normalmente.

E: normalmente?

R: loro sono la mia famiglia: é grazie a loro se sono la persona che sono.

E: ma ti hanno nascosto la verità.

R: sì,ma questo non cambia il fatto che loro mi abbiano dato una vita felice e soprattutto mi abbiano amato.

E: e con tuo padre? Quello biologico intendo?

R: sono rimasto a lungo arrabbiato con lui. Ci siamo incontrati dopo un po' e abbiamo parlato.

E: lui ti ha spiegato il perché ti ha abbandonato?

R: sì: non posso dire di averlo capito,perché personalmente non capisco come si possa anche solo pensare di lasciare un figlio,ma l'ho perdonato.

E: e lui lo sa?

R: certo ed é per questo che quando mi chiedono chi é mio padre,io non rispondo mai con il suo nome. Non perché abbia del rancore verso di lui o lo faccia per ripicca,ma semplicemente perché non é lui quello che mi é stato davvero vicino.

Lo guardo ascoltando attentamente le sue parole,pensando alla situazione che ho con i miei genitori.

R: non é con lui che ho fatto tutto per la prima volta quando ero ragazzo,non era la sua spalla su cui andavo a piangere quando ero triste e non era lui che mi dava tutte le volte la forza di rialzarmi. - sul suo volto appare un piccolo sorriso - E sai cosa? Non era nemmeno lui quello che mandavo al diavolo tutte le volte che litigavamo. Non era lui l'uomo che i miei figli chiamavano nonno.

Abbasso lo sguardo,ripensando a mio padre e a tutto il nostro passato e a quanto mi ritrovi incredibilmente nelle parole di Rudy.

E: cosa dovrei fare?

R: ascoltare il tuo cuore.

Mi sorride,indicandomi il testo della canzone che é sul leggio.

R: so che hai mille domande e nessuno ti da le risposte che vorresti,ma a volte Emma,capita semplicemente che queste risposte non ci siano.

E: ma non mi interessa delle risposte,io voglio....

Non finisco la frase,che la mia voce si blocca,incapace di trovare forse quelle che sarebbero state solo altre scuse.

R: ascolta Emma: tu e Biondo avete deciso di sposarvi e questa é un passo molto importante e cose come queste si condividono con le persone a cui teniamo. Sai - prende in mano il testo - qui dice "ascolta il tuo cuore prima di dirgli addio".

E: lo so.

R: lo so che lo sai. - mi guarda mettendosi a ridere - Allora credo che per affrontare questa canzone,tu debba iniziare a ad ascoltarti.

E: ne ho parlato anche con Paola di questo,ma io ho bisogno di tempo.

R: é normale: anche io dopo diciotto anni ne ho ancora bisogno. Tu peró devi andare avanti: fai in modo che rispettino le distanze,ma non escluderli del tutto.

E: loro lo hanno fatto per primi.

R: e se lo fai anche tu,in cosa esattamente saresti migliore di loro?
La sua domanda mi spiazza completamente.

R: hai tutto il diritto di essere arrabbiata,ma pensa per un attimo a te stessa Emma: vuoi davvero fare il loro stesso errore?

E: io non...

R: noi decidiamo chi vogliamo essere,il DNA non ha nulla a che fare con cose come questa,ma... con cose tipo il fatto che io non ho i capelli. - mi sorride - E credimi ce l'ho con il mio vero padre anche per questo,tra le altre cose.

Mi viene inevitabilmente da sorridere e prendendo una cioccia di capelli tra le mani,ripenso alla foto si Steven e a quel biondo scuro.

R: tu devi essere migliore di così,soprattutto per te stessa.

E: potrei anche telefonargli,ma non saprei cosa dire.

R: te la senti davvero di sposarti senza di loro? Di non farti accompagnare all'altare da tuo padre?

E: io....so che non riuscivo a dirlo agli altri perché sentivo che avrebbero dovuto saperlo prima loro,ma io non so se li voglio con me quel giorno.

R: Biondo che dice?

E: lui... - alzo gli occhi al cielo - dice che devo decidere io.

R: e di questa storia?

E: dice le stesse cose che hai detto tu.

R: beh - fa un piccolo sorriso - ha ragione a dirti che devi decidere tu.

E: vedró cosa fare.

R: scegli la cosa giusta per te Emma,non la cosa più semplice e nemmeno la più difficile,scegli solo la più giusta. Una volta che avrai fatto quel passo,ti sentirai meglio credimi: io lo so!

Annuisco,cercando di capire nella mia testa quale sarebbe stato il mio prossimo passo.

R: facciamo che in settimana ti torno a trovare per vedere come va questa canzone. Ok?

E: va bene,grazie Rudy!

R: nessun problema,siamo qui apposta! Ancora congratulazioni!

Mi viene vicino e mi abbraccia forte,passando delicatamente la mano su e giù lungo la mia schiena.

R: mi raccomando: ascoltati!

Gli accenno un sorriso e lo vedo uscire dall'aula. Allora prendo tutte le mie cose e me ne torno in sala relax: sono già le undici e mezza. In sala ci sono solo Grace,Bryan e Daniele,così dopo averli salutati rapidamente,mi vado a sedere al tavolo e tirando fuori un foglio,inizio a scrivere le persone che avrei voluto invitare al matrimonio. Ai primi posti metto Kurt,mio "zio" Keith con sua figlia e sua moglie,poi metto i nomi di alcuni miei vecchi amici: da quando ero arrivata in Italia li avevo sentiti fino a settembre,ma poi gli ho detto che sarei stata impegnata a causa del programma.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora