6.

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Namjoon's POV
Colpisco il sacco da boxe posto al centro della sala, mentre questo continua ad oscillare da una parte all'altra come fosse un salame.
Non so cosa mi abbia fatto Eleanor, ma mi sento molto più forte.
Dopo che abbiamo sentito lo schianto e lei si è distratta, ho colto l'occasione per scappare. Ormai era troppo vicina all'uscita della via per far sì che nessuno mi vedesse morderla, e sentire il suo sangue a contatto con le mie papille gustative, non ha aiutato per niente il mio non volermi trasformare. Così ho scavalcato il muro che rendeva quella via un vicolo cieco, e sono corso fino alla tana, dove mi sto tutt'ora allenando per smaltire l'adrenalina.
Colpisco nuovamente il sacco, ancora e ancora, fino a che il perno che lo tiene agganciato al soffitto cede, facendolo volare sul pavimento.

«Hyung! Cosa cazzo hai preso?» chiede la voce di Jimin.

Mi volto, trovando lui e Taehyung sulla soglia della porta ad osservarmi.

«Qualunque cosa sia, la voglio anch'io» continua l'altro, impassibile come sempre.

«Non dite stronzate, non ho preso niente» sbotto, andando verso il mini frigo per prendere una bottiglietta d'acqua.
«Allenatevi» ordino poi, dopo che ho bevuto vari sorsi.

Entrano nella stanza, iniziando con i loro esercizi base, mentre io esco da quest'ultima diretto verso il bagno.
Nel tragitto incontro Hoseok, il quale sta andando nella direzione opposta, per allenarsi a sua volta immagino.
Gli dico di controllare che Jimin e Taehyung svolgano correttamente i loro esercizi, poi riprendo a camminare.

«Ti hanno fatto incazzare per caso?» mi domanda.

Corrugo la fronte.

«Ehm...no, oggi non ancora. Perché?» chiedo confuso.

«Hai gli occhi rossi» mi informa.

L'osservo mentre entra nella stanza che usiamo per allenarci, poi mi fiondo in bagno.
Appoggio le mani ai lati del lavandino, osservando il mio riflesso nello specchio sporco.
Rossi. Perché sono ancora rossi?
Mi lavo le mani, sciacquandomi anche il viso, quando però alzo lo sguardo sullo specchio, sono ancora lì, come due rubini preziosi.
Sospiro, chiudendoli e cercando di calmarmi.
Faccio dei respiri profondi, prendendomi tutto il tempo per far fluire il sangue alla giusta velocità, infine li riapro, osservando con un mezzo sorriso il marrone scuro delle mie iridi.
Esco dal bagno con l'intento di tornare nella sala degli esercizi, quando una presenza all'interno della tana attira la mia attenzione.
Osservo Jungkook fare il suo ingresso con lo zaino in spalla, mentre tiene lo sguardo basso sulle sue scarpe da tennis rovinate.

«Sei arrivato finalmente» esclamo e, al suono della mia voce, sobbalza mettendosi sull'attenti.

«I-Io...» mugola spaventato.

«Sei in ritardo» continuo.

Si schiarisce la voce.

«Credevo di dovermi allenare con Jimin Hyung oggi...» biascica senza guardarmi negli occhi.

È vero, effettivamente è quello che avevo lasciato detto a tutti loro, ma perché pensavo di dovermi occupare di Eleanor.
Per colpa di quel fottutissimo incidente però ora sono qui, senza il mio secondo Beta e con della rabbia da smaltire.

«Cambio di programma, ti allenerai con me» metto in chiaro.

Deglutisce rumorosamente, ma poi annuisce.
Gli faccio un cenno verso la sala degli attrezzi, dove inizia ad avviarsi con me alle sue spalle, quando sento una porta aprirsi e Jin uscire dalla cucina con un bicchiere di succo in mano.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora