𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

51.

Jungkook's POV
Sento un forte dolore alla testa, il quale mi fa contrarre la fronte e poi aprire gli occhi.
Li socchiudo in due fessure quando la luce ormai soffusa, ma ancora abbastanza potente proveniente da una finestra, li colpisce.
Mi guardo intorno confuso, senza riconoscere la stanza in cui mi trovo e, quando mi rendo conto che tutto ciò che mi circonda ha l'aria alquanto costosa, mi convinco di star sognando.
Scendo dall'enorme letto su cui ero sdraiato, avviandomi verso la porta che apro per poi uscire.
Mi ritrovo a camminare lungo un corridoio dalle pareti color crema, le quali sono adornate di decorazioni color oro.
Il pavimento è rivestito da una moquette scura e, dal soffitto, pendono dei lampadari fatti di un materiale trasparente, posti ad una precisa distanza l'uno dall'altro.

<< Oh, Jungkook. Sei sveglio finalmente>>

Corrugo la fronte, tornando a guardare davanti a me e trovandomi di fronte Jin.
Piego leggermente la testa da un lato, cercando di capire che cosa ci faccia lui nel mio sogno.

<< Ti stavo portando qualcosa per riprenderti una volta aperti gli occhi>> mi spiega, mostrandomi un picchiere d'acqua e una pastiglia bianca.

Continuo a non capire assolutamente nulla e, a quanto pare, lui sembra accorgersene.

<< Vieni...>> mi fa segno di seguirlo, poi apre una porta alla sua sinistra, la quale è dello stesso color crema del muro, con la maniglia laccata d'oro, proprio come le decorazioni.

Faccio come dice, avvicinandomi a lui e entrando all'interno della stanza.
Rimango esterrefatto quando mi rendo conto che si tratta di un bagno. Credo sia il più grande che io abbia mai visto.
C'è una vasca idromassaggio posta proprio al centro, a destra di essa una vetrata che ha come vista Ilsan, mentre a sinistra un box doccia che credo sia grande quanto tutta la mia camera.
Poi il lavandino che, insieme al resto dei mobili, occupa una parete intera, e infine il wc, che credo sia l'ultimo motivo per cui uno dovrebbe entrare qui dentro.

<< Wow>> è l'unica cosa che riesco a dire.

<< Oh, giusto>> dice Jin, quasi in imbarazzo.
<< Siediti qui>> continua poi, guidandomi verso la vasca idromassaggio, facendomi accomodare sul bordo di essa.

Infine mi porge il bicchiere d'acqua e la pastiglia bianca.

<< Non ho bisogno di un'aspirina, sono un lupo>> spiego al Jin del mio sogno, dato che so che quello reale non avrebbe mai commesso un errore del genere.

<< So che cosa sei e so anche che questa può aiutarti a sentirti meglio, lupo o non lupo>> ribatte.

Sto per rispondergli, quando nella mia mente compaiono delle immagini orribili e, per mia sfortuna, limpide.
Il corpo inerme di una bambina ricoperto di sangue, delle fiamme, un uomo in fiamme, Eleanor, una macchina rovesciata, un orsacchiotto tra le braccia senza vita...
Sento il mio stomaco contorcersi, prima di fiondarmi verso il water per poi vomitare l'anima.
Percepisco i miei addominali contorcersi fino a farmi male, mentre mi sforzo per rigettare tutto quello che credo dalla mia testa possa passare al mio stomaco.
Qualche istante dopo sento la mano di Jin accarezzarmi leggermente la schiena, per poi aiutarmi ad alzarmi una volta che mi sono accasciato sulla tazza.

<< Si può sapere che diavolo è successo?>> domanda esasperato, mentre io mi sciacquo la bocca con l'acqua fresca del lavandino.
<< Dove siete andati tu ed Eleanor? E perché lei non era con te? Dov'è finita Jungkook? L'ha presa qualcuno?>>

Mi porto due dita sulle tempie, mentre chiudo gli occhi.
Sento la testa scoppiarmi e non capisco per quale motivo, dato che i comuni sintomi umani su di me non dovrebbero avere effetto.

<< Dammi quell'aspirina>> dico infine, porgendo la mia mano aperta verso Jin.

Lui la osserva qualche istante, poi ci lascia cadere dentro la pastiglia bianca.
Me la porto alle labbra senza neanche aspettare che lui mi porga il bicchiere d'acqua. La ingoio senza il minimo aiuto, poi torno a guardarlo.

<< Siamo arrivati troppo tardi>>

È tutto ciò che riesco a dire, mentre ripenso a quella povera bambina e a come le cose sarebbero potute andare diversamente se solo fossimo riusciti ad arrivare prima.
Jin sembra capire a cosa mi riferisco, anche se non credo sappia che si tratta di una bambina.

<< Lei dov'è?>> chiede nuovamente, questa volta però più tranquillo.

<< Non lo so>> ammetto sincero.

Mi osserva qualche istante, scrutando i miei occhi alla ricerca del più piccolo bagliore di menzogna, ma quando non lo trova sembra credermi.

<< Hai detto che non le sarebbe successo niente>> mi ricorda.

<< Lo so! E sarebbe stato così, se solo...>> mi interrompo, mentre i ricordi iniziano a farsi più nitidi e l'immagine di quell'uomo in fiamme riappare nella mia mente.

<< Se solo cosa?>> chiede Jin.

Lo osservo qualche istante, domandandomi se sia il caso di parlargliene o meno.
Sono certo lo direbbe a Namjoon per tirarsi fuori dai guai, dato che mi ha aiutato con il mio piano trasformando Eleanor in una Banshee e, se così facesse, sono certo che Namjoon andrebbe a cercare quella cosa infuocata la quale, minacciata, ucciderebbe Eleanor che sicuramente sta tenendo in ostaggio.

<< Jungkook!>> mi risveglia dai miei pensieri.
<< Se solo cosa?>> ripete.

<< Ho visto qualcosa...>> ammetto, decidendo di rimanere sul vago.

<< Cosa?>> domanda, spiegandomi con gli occhi di essere più preciso.

<< Non lo so bene. Stava cercando di attaccarmi e mi sono dovuto nascondere>>

Non è del tutto una bugia, sopratutto la fiamma che mi ha scagliato contro.

<< E quando sono ritornato da Eleanor lei era scomparsa con quella...cosa>> ammetto, non sapendo neanche come definirlo.

Jin mi guarda con la fronte leggermente corrugata, mentre tenta di capirci qualcosa.

<< Non hai visto proprio niente?>> tenta ancora.

<< Mhh...>> ci penso un po' su, cercando qualcosa di non troppo compromettente da dirgli.
<< Mi sembra che avesse gli occhi arancioni...credo...scusa Hyung, ma non ricordo altro>> dico, portandomi una mano alla fronte, come avendo avuto una fitta di dolore.

In realtà l'aspirina ha funzionato, era solo per distrarre l'attenzione e, a quanto pare, ha funzionato.

<< Tranquillo>> mi rassicura, posandomi una mano sulla spalla.
<< Cercherò di indagare come meglio posso sulla faccenda. Intanto non possiamo far altro che sperare che Eleanor stia bene e non sia ferita...>> dice, parlando più con se stesso che con me, credo.
<< Tu torna a riposare>> si raccomanda, prima di uscire dal bagno e lasciarmi li, da solo, con i miei pensieri.