𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

62.

Eleanor's POV
Cerco di fare dei respiri profondi, mentre sento Taehyung dall'altra parte della stanza respirare in modo impercettibile, come fanno gli animali prima di attaccare una preda.
Alzo gli occhi al cielo, per impedire alle lacrime di continuare a uscire dai miei occhi e appannarmi così la vista, ma sembra davvero difficile.
Percepisco il mio labbro inferiore tremare quando sento Taehyung ringhiare leggermente e, in quel momento, decido che è ora di fare qualcosa.

<< Tae, ascoltami...>> inizio, deglutendo leggermente.
<< Lo so che puoi sentirmi>> continuo, prendendo un grande respiro e cercando di non bloccarmi più.
<< Tu puoi resistere al lupo. Lo sai fare e riuscirai a farlo anche questa volta.
Il mio sangue non ha nulla di speciale è semplicemente...sangue...>>

Scuote la testa.

<< No...>> chiude gli occhi, respirando profondamente.
<< Il tuo sangue ha un odore così buono>>

<< I-Io...>>

Non so cosa dire, né cosa fare, se non continuare a pregarlo di non sbranarmi.

<< Tae, per favore...>> inizio, cercando di trovare qualcosa a cui aggrapparmi.

Quando lo vedo fare il primo passo verso di me, sento il panico impossessarsi del mio corpo, così penso alla prima cosa che mi viene in mente, e provo a convincerlo con quella.

<< Pensa alla mia famiglia!
Tu ti ricordi della tua famiglia vero?>> non aspetto una sua risposta e continuo.
<< Come credi che si sentirebbe mia madre?
Sai, lei mi cucina sempre il kimchi, è il mio piatto preferito e lo fa solo per me.
Come credi che si sentirà ogni volta che dovrà cucinarlo, se io non ci sarò più?>> gli domando, sentendo le lacrime iniziare a bagnarmi le guance.

Lui mi osserva, impassibile, avanzando di un altro passo.

<< O mio padre!
Lui mi vuole tanto bene. Mi tratta come una principessa, nonostante io non sia neanche sua figlia di sangue.
Mi ha sempre difeso dagli insulti dei miei compagni ignoranti e dagli scherzi che mi faceva mio fratello.
Come credi che si sentirebbe?>> domando ancora, ma neanche questo sembra fermarlo.

Lo osservo avanzare nuovamente e, quando scorgo il bianco lucente delle sue zanne, provo addirittura a tirare le catene di ferro, nella speranza di essere diventata incredibilmente forte e di riuscire a liberarmi, ma non accade.
Torno a voltarmi verso di lui, giocandomi l'ultima carta che ho.

<< C'è anche mio fratello sai?
Siamo un po' come te e Jin.
Io sono più piccola proprio come te, lui invece è più grande.
Non siamo mai andati tanto d'accordo, ci siamo sempre fatti degli scherzi molto brutti e ci dicevamo cose altrettanto brutte, che ferivano l'altro.
Da un po' di mesi però abbiamo iniziato inspiegabilmente ad andare d'accordo.
Non so per quale motivo, lo giuro, so solo che adesso è il fratello che ho sempre voluto.
Mi piacerebbe tanto riabbracciarlo dopo stasera...
Puoi farlo per me Tae?
Puoi far sì che io riabbracci mio fratello?>>

Vedo il suo labbro superiore fremere, mentre il suo piede destro esita qualche istante.
Poi però avanza ancora, fino ad arrivare sopra di me.
Non so più cosa dirgli.
Non so come comportarmi e non so cosa fare.
L'unica possibilità per uscirne viva sarebbe urlare, ma così facendo Minho otterrebbe ciò che vuole.
Decido così di provare ancora una volta, sperando di riuscire ad inventarmi qualcosa.