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Namjoon's POV
Cammino per le strade della periferia, cercando di restare il più possibile all'ombra dei palazzi, così da non farmi vedere mentre torno verso il centro città.
Volevo controllare di persona che non ci fosse niente di cui preoccuparsi, niente di pericoloso per non far preoccupare il branco, ma mi sbagliavo.
Arrivato nella periferia di Ilsan, ho subito dovuto trovare un nascondiglio sicuro, dato che l'intera zona era circondata da volanti della polizia, le quali sembravano essere alle prese con dei cadaveri.
La cosa non mi ha rassicurato per niente, anzi, sono solo aumentate le mie preoccupazioni, sopratutto riguardo ad Eleanor.
Se questa mattina era con Jungkook e lui stava arrivando dalla periferia, significa che le dev'essere successo qualcosa.
Quando questo pensiero mi invade la mente, abbandono la strada principale avviandomi verso il bosco, per poi iniziare a correre all'impazzata verso casa di Eleanor.
Non so per quale motivo sinceramente, so solo che una piccola parte di me spera ancora che tutto questo possa essere una grande e assurda bugia, e che Hoseok abbia ragione in qualche modo, ma devo accertarmene.
Mentre taglio l'aria con il mio corpo, ripenso al ruggito che ho sentito stamani e al fatto che, chiunque o qualunque cosa l'abbia provocato, possa essere in possesso di Eleanor in questo momento. Così non posso fare a meno di aumentare la mia velocità, diminuendo leggermente una volta costretto a uscire dal bosco per entrare nella sua via.
Arrivo davanti a casa sua notando, dalle tende delle finestre aperte, che la signora Min è in casa.
Noto anche un'auto sportiva parcheggiata in fondo al vialetto, che mi sembra anche di conoscere, ma non perdo molto tempo a pensarci, ho altri pensieri per la testa al momento.
Decido di andare sul retro, dove si trova la finestra della camera di Eleanor poi, con pochi sforzi, mi arrampico sull'albero il cui ramo arriva proprio davanti al mio obbiettivo.
Mi reggo il meglio possibile, arrivando successivamente, con un agile salto, sul pezzo di tetto subito dopo la finestra.
Non perdo tempo e guardo al suo interno, sentendo il cuore martellarmi nel petto quando non vedo alcuna traccia di Eleanor.
La sua camera è vuota, il letto fatto e neanche la minima traccia della sua presenza.
Deglutisco, mentre sento il mio cervello mettersi in moto e cercare di ricordare o collegare delle cose che magari mi sono sfuggite, quando sento dei passi farsi sempre più vicini.
Mi nascondo dietro la parete, credendo sia la signora Min diretta in camera della figlia. Quando la sento fare il suo ingresso, mi sporgo leggermente per accertarmi che sia lei, e l'unica cosa che provo sono dei brividi di piacere attraversarmi tutto il corpo.
Eleanor.
È li, sana e salva, mentre si guarda intorno in cerca di qualcosa all'interno della sua stanza.
Mi lascio andare in un lungo sospiro di sollievo, per poi allungare una mano con l'intenzione di sollevare la sua finestra e fare il mio ingresso, quando degli altri passi, più pesanti questa volta, bloccano le mie azioni.
Ritiro la mano, posandomi interamente al muro e aspettando che, quello che credo sia Yoongi, se ne vada lasciandola sola, in modo che poi ci possa pensare io.

<< L'hai trovata?>> domanda la voce del ragazzo e quasi non cado dal tetto.

Giro la testa di scatto verso la finestra, sporgendomi ad una velocità tale che quasi scivolo sulle tegole.
Eleanor è girata di schiena, mentre lui la osserva curioso.

<< Che cazzo ci fa qui?>> sussurro a me stesso, mentre osservo Minho ammirare la mia Eleanor intenta a cercare qualcosa.

<< Non ancora. Non so davvero dove pos...eccola!>> esclama lei, frugando tra dei fogli ed estraendone uno, per poi farlo svolazzare vittoriosa.

Noto Minho osservare il foglio di carta che Eleanor tiene in mano, il quale è esattamente davanti al mio viso e, non appena lei lo abbassa, i nostri occhi si incontrano per un millesimo di secondo.
È solo un attimo, ma so che a lui è bastato.
Lo vedo scattare verso la finestra, mentre io mi sposto, arrampicandomi su per il tetto, in modo che non possa vedermi in alcun modo.
Lo sento aprirla e poi la voce di Eleanor.

<< Che stai facendo?>> gli domanda, intanto che mi immagino Minho sporgersi con la testa fuori dalla finestra.

<< Niente, mi è solo sembrato di vedere qualcuno>> ammette.

<< Qualcuno? Sul mio tetto?>> chiede Eleanor, usando un tono sorpreso e ironico, quando in realtà sa benissimo che è più che possibile.
Sta imparando a mentire.
Sono fiero di lei.

<< Hai ragione, è assurdo...>> continua lui, per nulla convinto di ciò che sta dicendo.

Poi richiude la finestra, tornando all'interno della stanza.
Non riesco più a sentire ciò che si dicono, ma percepisco i loro passi quando scendono le scale.
Così torno accanto alla finestra, certo di essere ormai fuori pericolo, e aspetto che Minho esca di casa.

<< Grazie per essere passato a trovarci>> sento la voce della signora Min.

<< Si figuri. Mi ha fatto piacere vedere Eleanor>> dice.

Alzo gli occhi al cielo, mentre un'irrefrenabile voglia di picchiarlo mi assale tutto il corpo.

<< Oh che amore, dovrebbero essercene di più di ragazzi come te in giro>> commenta sua madre.

<< Haha grazie>> ride leggermente lui.

<< Ci vediamo domani allora>> si intromette Eleanor e la sua frase mi fa corrugare la fronte.

Domani? Perché devono vedersi domani?

<< Certo>>

<< Ciao Minho>> dice e me la immagino sorridere.

Lui ricambia il saluto, poi sento la porta di casa chiudersi.
Sto per imbucarmi dentro la sua camera, quando la voce della signora Min mi ferma.

<< Perché non ti metti con lui?>> domanda alla figlia.

Vorrei picchiare anche lei adesso.

<< Perché sto già con qualcuno, ricordi?>> risponde la voce di Eleanor.

<< Ah già, il tuo ragazzo...>> dice l'ultima parola con un tono strano e me la immagino mimare delle virgolette.

<< Come mai quel tono?>> chiede Eleanor, leggermente infastidita.

<< Oh niente, dico solo che avevamo programmato una cena insieme a lui un po' di tempo fa, eppure io non l'ho ancora visto...>> spiega, rimanendo con un tono vago.

<< Uno, non abbiamo programmato niente, me lo avevi soltanto accennato.
Due, stai forse insinuando che lui non esista?>> domanda infastidita.

<< Beh, non è che tu abbia avuto poi così tanti ragazzi>> commenta.

Alzo entrambe le sopracciglia, sorpreso, mentre sento Eleanor iniziare ad urlare contro sua madre dopo questa affermazione.
So quanto il suo fatto di essere occidentale le dia fastidio e non voglio che ci stia male più del dovuto, così non ci metto molto a decidere cosa fare.
Mi piego sulle ginocchia, dandomi la spinta necessaria per saltare giù dalla grondaia, in un mucchio di cespugli che ormai sono diventati la mia zona di atterraggio.
Poi mi alzo in piedi, avviandomi verso la porta intanto che mi pulisco i vestiti che ho addosso.
Una volta sul pianerottolo, suono il campanello, sentendo le urla delle due donne all'interno della casa cessare per qualche istante e poi dei passi avvicinarsi a me.
Quando la porta si apre, osservo la donna che mi si para davanti con tutto il fascino di cui sono capace.

<< Salve, sono Kim Namjoon, il ragazzo di sua figlia>> mi presento, intanto che le sue sopracciglia si alzano sorprese.

Mentre Eleanor alle sue spalle, ancora vivida di rabbia in volto, mi osserva scioccata e divertita allo stesso tempo.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora