𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

88.

Jungkook's POV
Devo ammetterlo, Yoongi ha davvero uno strano modo di preoccuparsi.
Quando mi ha chiamato per parlare, dopo l'allenamento, pensavo volesse dirmi che, dato che adesso è a conoscenza della mia vera natura e il mio talento non è più tutta opera mia, dovessi abbandonare la squadra per lasciare spazio a chi si impegna davvero. Invece...

<< Si può sapere che hai?
Sei distratto oggi...>> mi ha fatto notare.

E, da bravo capitano il quale è, ha voluto sapere il motivo per tentare di aiutarmi.

<< Niente di che.
Mio padre ha tanto lavoro da fare, ora che deve anche occuparsi di una strage>> ho detto, senza fare riferimento alle altre cose che mi assillano la mente, quali Namjoon e Sunmi.

<< Quindi si sono già messi al lavoro?>> mi ha domandato, per nulla sconvolto dalla notizia, anzi...

<< Come mai sei così tranquillo?>> gli ho chiesto, confuso.

<< Perché la soffiata anonima l'ho fatta io>> ha ammesso.

Sono rimasto qualche istante scioccato, poi Yoongi si è messo a spiegarmi che era stato lui a portare li quei cadaveri, il segugio in realtà, per tutta quella storia del rispetto e della lealtà verso la Banshee, e io mi sono sentito un imbecille per non averci pensato prima.
Mi ha anche detto però, che negli ultimi tempi non gli capita più tanto spesso, e lui sospetta che sia grazie alla collana di Eleanor, quella che lo brucia anche solo sfiorandola.
Mi ha fatto giurare di non dire niente a nessuno e, sebbene non avessi la minima intenzione farlo, dato che siamo tutti sulla stessa barca, la vista dei suoi occhi arancioni mentre lo diceva mi ha convinto del tutto.
La chiacchierata con Yoongi mi ha portato via più tempo del previsto.
Dopo scuola sarei dovuto andare alla tana, per avere delle spiegazioni da Namjoon, e magari riuscire a convincerlo che Sunmi non è cambiata, avendo tutto il pomeriggio a disposizione.
Ma ora si sta facendo tardi e, tra non molto, dovrò fare rientro a casa. Spero solo di essere abbastanza convincente.
Attraverso il corridoio di pietra quasi correndo, per poi fermarmi per riprendere fiato, una volta arrivato nel salotto.

<< Namjoon? Sei qui?>> domando, sentendo uno strano silenzio all'interno della tana.

Possibile che oggi non ci sia nessuno?
Neanche i ragazzi? È strano che Jimin salti un giorno del suo impeccabile allenamento.

<< C'è nessuno?>> continuo, andando verso la stanza degli allenamenti con l'intento di aprire la porta per controllare.

Quando dei rumori, provenienti dalla cucina, mi fanno tornare sui miei passi.
Mi avvicino alla stanza sulla sinistra della tana, arrivando sulla soglia dello spazio in cui dovrebbe esserci la porta, che però è inesistente.

<< Namj...>> inizio.

Ma mi blocco quando i miei occhi si puntano in quelli dell'Alpha, il quale è intento ad allacciarsi la cintura dei pantaloni mentre, alle sue spalle, posso vedere la schiena nuda di Eleanor venire coperta qualche istante dopo da una maglia nera fin troppo grande per lei.
Rimango scioccato, senza metterci molto per fare due più due.

<< I-Io...scusate...>> balbetto, mentre Namjoon mi raggiunge afferrandomi per il cappuccio della felpa e trascinandomi fuori da lì. Credo per permettere ad Eleanor di finire di cambiarsi.

<< Perché sei qui?>> mi chiede lui serio.

<< I-Io...>> balbetto nuovamente, cercando di ricordarmi perché sono venuto alla tana, intanto che osservo i suoi capelli spettinati e i segni violacei sul suo collo, i quali si stanno rimarginando in fretta, lasciando che la sua pelle torni presto del solito colore rosato.