𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

101.

Namjoon's POV
Credo sia inutile dire che non ho chiuso occhio per tutta la notte.
Avrei voluto alzarmi e correre in biblioteca per cercare maggiori informazioni su quella pianta che, ora come ora, non fa altro che mettermi maggiore ansia, se consideriamo che quel brutto presentimento non se n'è ancora andato poi...ma non ho avuto il coraggio di farlo.
Nonostante fosse stretta tra le mie braccia, Eleanor non ha fatto altro che agitarsi nel sonno, probabilmente facendo nuovamente quel sogno su Jimin e, siccome sono rimasto accanto a lei tutta la notte, non oso immaginare cosa sarebbe successo se me ne fossi andato.
Abbasso lo sguardo, osservando il suo viso, per il momento rilassato, a contatto col mio petto.
Intanto che porto una mano sulla sua guancia per eliminare un residuo di lacrima rimasto sul suo zigomo destro.
Il ricordo di questa notte e di come abbia iniziato a piangere nel sonno mi spezza il cuore.
Non sembrava in grado di riuscire a svegliarsi, come se qualcuno la stesse costringendo con la forza a fare qualcosa di orribile.
Così l'ho abbracciata.
L'ho stretta forte a me perché in quel momento mi sembrava l'unica cosa sensata e, per quanto assurdo, ha funzionato.
Ha posato la testa sul mio petto e si è tranquillizzata.
Siamo ancora adesso in questa posizione, mentre le mie dita scorrono leggere sulla sua schiena nuda, sotto la maglietta che usa come pigiama, con l'intento di farla rilassare il più possibile.
Ho visto quanto fosse stravolta ieri, le occhiaie che aveva.
Ha bisogno di riposo e lo capisco.
Sono successe tante cose nell'ultimo periodo, ma io non posso permettermi di stare con le mani in mano, devo aiutare Jimin, o quantomeno provarci.
Aspetto ancora qualche istante, poi faccio scorrere le mie dita su tutto il perimetro della sua schiena, lentamente e per l'ultima volta, prima di levare la mia mano da sotto la sua maglietta.
Dopo poco, giusto il tempo di rendersene conto, Eleanor rotola verso destra, cercando il contatto con le mie dita probabilmente.
Prima che possa trovarle però, mi alzo dal materasso, mettendomi in piedi per poi stiracchiarmi, intanto che lei si rigira tra le coperte.

<< Nam...>> mugola con un filo di voce, intanto che muove il braccio sinistro nel punto in cui prima c'era il mio corpo.

<< Shhh...>> sussurro, accovacciandomi accanto al letto, mentre le accarezzo i capelli castani raccolti in una coda sfatta.
<< Riposati>> dico, sperando di fermarla dall'aprire gli occhi che però socchiude ugualmente.

<< Anche tu devi riposarti>> mi fa notare, biascicando le parole, per poi girare su se stessa fino a ritrovarsi con il viso davanti al mio.

<< Lo farò dopo che avrò scoperto come aiutare Jimin>> affermo, sperando così di convincerla a fare come le ho detto.

Invece, al contrario di quello che mi aspettavo, Eleanor spalanca gli occhi.

<< Jimin!>> esclama, mettendosi a sedere di scatto e facendomi sobbalzare.

Deve aver fatto un movimento troppo brusco però, perché si porta immediatamente le mani sulla fronte.

<< Ahi...>> mugola dolorante.

Sospiro, scuotendo leggermente la testa.

<< Perché non mi ascolti mai?>> le domando, sedendomi sul materasso per rimetterla sotto le coperte.

<< No...>> sposta le mie mani dalle sue braccia, le quali la stavano gentilmente spingendo a sdraiarsi di nuovo.
<< Voglio aiutarti>> mette in chiaro, saltando giù dal materasso e alzandosi in piedi.

Facendo però dei movimenti nuovamente bruschi, perché barcolla all'indietro, cadendo seduta sulle mie gambe.

<< Ti prego fallo per me...>> cerco i suoi occhi incastrandoli con i miei.
<< Riposati. Non ti reggi in piedi>> le dico, come se lei non l'avesse neanche notato.