𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

119.

Eleanor's POV
Faccio un ennesimo sorriso a Jimin quando mi saluta nuovamente, prima che raggiunga Hoseok sulla soglia della tana, il quale sta parlando con Namjoon e deve riportarlo a casa.
Li osservo andare via, mentre aspetto che il mio ragazzo torni dentro, ma non accade.
Namjoon rimane lì fuori, ad osservare l'oscurità.
Se ne sono andati tutti e, nonostante alcune proteste da parte di Yoongi, il quale voleva tornassi a casa con lui, sono riuscita a convincerlo a lasciarmi qui.
Tornerò più tardi, prima voglio parlare un po' con Namjoon per capire cosa gli sta passando per la testa in questi giorni.
Quando mi rendo conto che non ha la minima intenzione di rientrare però, mi alzo dal divano camminando a piccoli passi verso di lui, per paura di disturbare i suoi pensieri contorti.
Quando gli arrivo accanto non sembra essersi accorto di me, dato lo sguardo perso nel vuoto, così gli sfioro una mano, attirando la sua attenzione, prima di farla incrociare con la mia.

<< Hey...>> dico, intanto che mi avvicino a lui, rendendomi conto che per tutto il giorno non ci siamo detti altro.

È l'unica parola che ha lasciato le mie labbra da quando sono arrivata qui.
Ho provato varie volte ad approcciarmi con lui per tutto il pomeriggio, ma sembrava distante.
Sembra quasi...che non voglia che io stia qui.
Cerco di scacciare questo pensiero, ma mi torna difficile farlo quando Namjoon scioglie la presa tra le nostre mani.
Provo a cercare un contatto visivo con lui, che però non ottengo. Resta semplicemente appoggiato con la schiena al muro della tana, osservando la mezzaluna che splende sopra di noi.

<< Posso sapere cosa ti prende?>> domando, cercando di rimanere tranquilla, per quanto il mio carattere esplosivo me lo permetta.

Non risponde.

<< Namjoon>> provo a chiamarlo, ma niente
<< Mi hai ignorata per tutto il giorno e non hai spiccicato mezza parola in mia presenza.
Che cosa devo fare per...>>

<< Vai via>> mi interrompe, puntando finalmente i suoi occhi nei miei.

Namjoon's POV
Corruga leggermente la fronte, confusa.

<< C-Cosa?>> balbetta

Continuo ad osservare il cielo, ammirando la bellezza di quella luna che, ora come ora, non è in grado di trasformarmi.

<< Mi hai sentito>> dico solo, poi mi volto tornando all'interno della tana

Sinceramente, una parte di me spera che mi dia retta tornando a casa, l'altra però non vorrebbe mai che lei lo facesse.
Arrivo alle spalle del divano quando mi rendo conto che ha finalmente realizzato ciò che le ho detto, perché sento i suoi passetti veloci alle mie spalle.

<< Non vado proprio da nessuna parte>> sento la sua voce decisa alle mie spalle.
<< Ora noi ci sediamo e tu mi spieghi perché mi tratti come se non avessi idea di chi io sia>> continua

Non mi muovo dalla mia posizione, mentre penso a quanto mi piaccia la sua determinazione, quando mi sento afferrare per un braccio e, quando mi volto, mi ritrovo davanti Eleanor con un'espressione arrabbiata e gli occhi semi lucidi.

<< Cosa ti ho fatto?>> domanda

Sento il mio cuore creparsi quando la vedo stringere la mia maglietta per impedire alle lacrime di cadere.
Così sospiro, afferrandole i fianchi per allontanarla da me, per poi fare il giro del divano, sedendomi infine su quest'ultimo.
Eleanor, dal canto suo mi segue a ruota, parandosi davanti a me con le braccia incrociate.
Ok, forse quella dell'indifferenza non era la mia carta migliore.

<< Perché mi tratti così?>> domanda nuovamente

La osservo qualche istante, pensando bene a cosa dirle, intanto che lei assottiglia gli occhi in due fessure.