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Eleanor's POV
Aspetto di vedere Jungkook e Sunmi sparire dentro la sala degli attrezzi, prima di voltarmi verso Namjoon che mi ha appena raggiunta.

<< Sono felice che anche tu ti fidi di lei, davvero, ma questa tua scelta è stata un po' avventata>> ammetto, puntando i miei occhi nei suoi

Sospira leggermente, grattandosi il ponte del naso con un dito, mentre chiude gli occhi per qualche istante.

<< Potresti essere dalla mia parte, almeno tu?>> mi chiede, tornando a guardarmi

Sospiro

<< Sono sempre dalla tua parte, lo sai. Sto solo dicendo che...>> inizio

Alza entrambe le sopracciglia, in attesa che io continui, quando però mi rendo conto di quello che sto per dire, sospiro, decidendo di cambiare argomento.

<< Cosa vuoi che faccia io? Torno ad allenarmi?>> domando

<< No>> dice, per poi mettersi di profilo, permettendomi di notare Jimin, ancora in piedi dietro il divano, intento ad osservare la sua mano ferita.
<< Aiutalo a levare i pezzi di vetro.
La ferita non può rimarginarsi se sono dentro la sua pelle>> mi spiega

Annuisco semplicemente, mentre lui si passa una mano tra i capelli.
Noto da quel gesto quanto sia stanco di tutta questa situazione, delle inutili discussioni che si creano di continuo e di tutti i problemi, al momento superflui, che scatenano una guerra per niente.

<< Tu che farai?>> domando

<< Devo perfezionare il piano...>> ammette
<< Jin mi darà una mano>> continua, facendo un cenno con il capo verso lo studio del maggiore
<< Una volta pronto metterò anche voi al corrente>> conclude

Annuisco e, dopo che mi ha regalato un piccolo sorriso, cammina in direzione dello studio, chiudendosi dentro esso e lasciandomi li, da sola con Jimin. O meglio, dovrebbe esserci anche Jimin, ma non è più dietro al divano dove l'ho visto poco fa.
Corrugo leggermente la fronte, camminando in direzione del salotto, quando un rumore proveniente dalla cucina attira la mia attenzione.

<< Aishh...>> esclama poi la voce del Beta.

Lo raggiungo, bloccandomi sulla soglia della porta quando lo vedo con in mano un coltello.

<< Che stai facendo?>> esclamo, prendendoglielo, mentre Jimin mi guarda qualche istante sorpreso, forse non aspettandosi di trovarmi lì con lui

<< Devo levare questi pezzi di vetro>> mi spiega, dopo essersi ripreso, e afferrando un nuovo coltello.

<< Non puoi farlo così>> dico, levandogli di mano anche quello

Infine li poso sul bancone, afferrando Jimin per la felpa che indossa e portandolo con me.

<< Lascia che ti aiuti>> dico, guidandolo fuori dalla cucina e raggiungendo il divano, dove lo faccio sedere.

Poi, sotto il suo sguardo curioso, mi avvicino al mio zaino, dalla cui tasca più piccola estraggo una pinzetta per sopracciglia.

<< Da qua...>> dico, riferendomi alla sua mano ovviamente

Jimin fa come ordinato, porgendomi la sua mano e osservandomi dall'alto, mentre io, seduta sul pavimento, inizio ad estrarre i piccoli pezzi di vetro.
Ne afferro uno per la punta trasparente che emerge dalla sua pelle, tirandolo fuori e notando quanto in realtà sia grande l'estremità ricoperta di sangue.
Mentre lo poso sul tavolinetto dietro di me però, la ferita inizia lentamente a rimarginarsi da sola, segno che sto facendo bene il mio lavoro.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora