𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

12

Eleanor's POV
Mi guardo intorno cercando di capire che cosa stia succedendo, ma sopratutto dove diavolo mi trovo.
Un ragazzo con un camice bianco vicino al muro attira la mia attenzione. Sembra messo parecchio male e una ferita sulla sua fronte mi fa capire che deve aver avuto un brutto incidente da poco, visto il sangue ancora fresco, ma il camice basta a rassicurarmi.
Deve essere un dottore.
Mi osserva qualche istante, come a confermare qualche sua teoria.
Credo voglia domandarmi cosa mi sia successo, come farebbe qualsiasi persona sana di mente d'altronde, ma sinceramente non ricordo granché.
C'era Namjoon con me, mi pare...e forse anche qualcun altro di cui però non ricordo il viso.
Rabbrividisco leggermente quando mi tornano alla mente gli occhi rossi e le zanne affilate.
Respiro profondamente cercando di dare una spiegazione logica e razionale a ciò che ho visto, ma fallendo miseramente.

<< ...Banshee>> dice il medico, ma non sta parlando con me.

Sposto lo sguardo nello stesso punto in cui è indirizzato il suo e quasi mi sento morire.
Il mio corpo si paralizza e sento freddo, come se qualcuno mi avesse tirato addosso un secchio d'acqua gelata.
Mi sta fissando e io lo stesso sto facendo io con lui, osservando i suoi occhi, i quali brillano come due rubini preziosi nella stanza poco illuminata.
Riesco ad intravedere le zanne, le quali fanno capolino dal labbro superiore posando la punta su quello inferiore, per poi concentrarmi sulle sue mani. Ha le dita sporche di sangue.
Deglutisco sonoramente sperando che non sia il mio, ma non ho il coraggio di guardare. Potrebbe uccidermi mentre lo sto facendo, dato che la prima volta non ci è riuscito.
A proposito, devo ipotizzare che sia qui per questo? Per concludere ciò che ha iniziato?
Assolutamente si, voglio dire, cos'altro potrebbe fare in un ospedale?!
Anche se...ora che ci faccio caso, questo non assomiglia affatto ad un ospedale.

<< Sta tranquilla>> sento dire a qualcuno.

Torno a guardare il medico, collegando questa voce a lui.

<< Non vogliamo farti del male>> mi rassicura, quando tiro le gambe al petto per allontanarmi da lui il più possibile.

Lo guardo negli occhi e mi rendo conto che non brillano come quelli di Namjoon, ma non si sa mai. Neanche i suoi erano rossi quando ci siamo conosciuti.
Sento il mio respiro tremare leggermente, poi mi rendo conto di ciò che ha detto;
"...non vogliamo..."
Perché? Quanti sono?
Lascio che il mio sguardo scorra per il resto della stanza, incontrando altri tre paia di occhi, due sono giallo acceso, come i fari di una macchina, mentre gli ultimi sono di un brillante e curioso azzurro.
Rimango a fissarli a lungo e il ragazzo a cui appartengono fa altrettanto con me, osservandomi da capo a piedi, quando un movimento alla mia destra mi fa voltare di scatto in quella direzione.
È il medico, si è avvicinato, ma ora che lo sto guardando si è di nuovo fermato sul posto.

<< N-Non ti a-avvicinare>> balbetto, scendendo finalmente da quel lettino ma senza allontanarmi da esso.

Mi rendo conto solo adesso di indossare dei leggeri e semplici calzini.
Credo me li abbiano messi all'ospedale, dove penso che dovrei essere in questo momento quindi, qualcuno vuole spiegarmi cosa diavolo ci faccio qui? E come caspita ci sono arrivata poi?
Mi hanno rapita?

<< Come vuoi>> dice, alzando le mani in segno di resa e indietreggiando di qualche passo, come si fa di solito con un animale feroce ma ferito.

Continuo a guardarmi intorno, mentre tutti loro mi fissano quasi intimoriti, tutti tranne Namjoon, lui sembra solo confuso.
Il mio sguardo saetta sulla porta.
Mi rendo conto che è socchiusa e il mio cervello non può fare a meno di elaborare la via più veloce per arrivarci, ovvero correre in linea retta.
L'unico problema è che non so se le mie gambe reggeranno, ma sempre meglio tentare che farmi uccidere così.