15.

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Eleanor's POV
Deglutisco, osservando i suoi occhi rossi, mentre la sua mano è ancora posata sulla mia bocca.

<< Se la levo devi promettere di non urlare>> sussurra a pochi centimetri da me.

Annuisco leggermente, poi l'osservo mentre lentamente riporta la mano lungo il fianco.
Stringo i denti, reprimendo la voglia di urlare a squarciagola in modo da farlo scoprire.
Non voglio che qualcuno ci rimetta la vita.
Sospiro, mettendomi a sedere e notando dietro la figura di Namjoon la mia finestra aperta.

<< Sei entrato da lì?>> chiedo.

<< Di certo non potevo usare la porta>> afferma con voce profonda.

Porto lo sguardo su di lui e noto che i suoi occhi sono ancora rossi, mentre riesco già ad intravedere le zanne.

<< Spegnili>> mi copro il viso, in modo tale da non vederlo.

<< Che cosa?>>

<< I tuoi occhi...mi spaventano>> ammetto, tremando leggermente per colpa del vento freddo.

Lo sento sospirare.

<< Fatto>> dice dopo qualche istante.
La sua voce sembra essere tornata normale.

Aspetto un po' prima di abbassare le mani, ma sono sollevata di vedere i suoi occhi scuri quando lo faccio.

<< Vuoi dirmi che ti prende?>> chiede poi, sedendosi sul letto di fronte a me, che mi allontano ritraendo le gambe al petto.

<< In che senso?>>

<< Ho sentito le tue pulsazioni aumentare dalla tana. Pensavo fossi in pericolo>> sembra più un rimprovero che una spiegazione.

<< Ho solo avuto un incubo>> mi difendo.
<< Penso tu possa concedermelo dopo tutto ciò che ho visto>> affermo, tenendo basso il tono di voce per far sì che nessuno ci senta.

Mi guarda serio.

<< Perché sei qui?>> continuo.

<< Te l'ho detto, pensavo fossi in pericolo>> dice, passando lo sguardo sulle coperte.

Lo osservo qualche istante e, non so grazie a cosa, ma capisco che sta mentendo.

<< Okay, ora dimmi il vero motivo>>

Alza gli occhi su di me.
Deglutisco, ma reggo ugualmente il suo sguardo.
Se le sue retine sono di un colore normale non è poi così difficile temergli testa.

<< Perché non sapendo ancora che cosa sia una Banshee...>> inizia avvicinandosi a me.
<< Avevo paura che potessi ugualmente trasformarti in qualcosa di pericoloso e, considerato che non hai la più pallida idea di come ci si controlla, avresti potuto ferire qualcuno o peggio...>> punta i suoi occhi, ora fin troppo vicini, nei miei.
<< Non voglio che tu diventi un'assassina>> conclude, sussurrando questa frase sulle mie labbra.

Sento dei brividi percorrermi la schiena, mentre la sua mano destra si posa sul mio ginocchio.
Lo vedo avvicinarsi maggiormente a me, sentendo il suo fiato caldo sul mio collo, ma lo fermo prima che possa fare qualcosa.
Allontano il suo viso e afferro la sua mano sollevandola dalla mia gamba.

<< Perché?>> sussurra contrariato.

<< Hai davvero il coraggio di chiedermelo?>> replico.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora