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Namjoon's POV
Guido tranquillo per le strade di Ilsan, fino ad arrivare a Villa Kim.
Abbasso il finestrino, suonando al citofono posto accanto al cancello, e subito quest'ultimo si apre, permettendomi di entrare con la macchina lungo il viale e di arrivare nell'enorme parcheggio sul retro.
Scendo dall'auto, poi mi avvio verso l'enorme portone che si sta spalancando lentamente.
Faccio un cenno a Jin, il quale mi ha aperto la porta, per poi dirigermi con lui verso il suo studio.

<< È quasi pronta>> dice, varcando la soglia.

Lo seguo, ritrovandomi in una stanza grigia piena di mille oggetti diversi.
In confronto a questo, la stanza che gli ho ceduto io alla tana per lavorare anche fuori casa, sembra il rifugio di un topo.
Si mette seduto al tavolo d'acciaio, mentre io lo raggiungo più lentamente, finendo di guardarmi intorno.
Lo osservo mentre mescola del liquido argentato, che credo sia il metallo della collana.

<< Vuoi dargli una forma specifica per caso?>> mi chiede ironico, intanto che rovescia della polverina all'interno del liquido.
La Belladonna credo.

<< Si>> dico serio.

Si volta verso di me, guardandomi a disagio.

<< Namjoon, stavo scherzando. Non...>>

<< Io no.
Voglio che abbia la forma di una N>> affermo deciso.

Mi guarda come a dire "sul serio?!"

<< Forza, muoviti>> continuo.

Lui sospira, poi si alza andando verso un mobile pieno di cassetti, ne apre uno ed estrae da esso del silicone.

<< Siete già passati ai regali da fidanzatini?>> ha il coraggio di chiedermi, intanto che torna al tavolo e si mette al lavoro per realizzare lo stampo di una N.

<< No. È semplicemente per ricordarle a chi appartiene>> dico serio.

Stringo poi i pugni, quando mi torna in mente il nervoso che mi ha fatto salire questa notte.
Anche lei vuole essere mia e allora perché non mi permette di andare oltre?
È perché sono un lupo forse?
Beh, lo sono anche mentre la bacio, quindi non vedo che differenza faccia.

<< Chiamami quando hai fatto>> ringhio frustrato, poi attraverso il suo studio uscendo fuori in corridoio.

Cammino con passi pesanti e veloci, fino ad arrivare nell'enorme salotto della villa, dove trovo Taehyung seduto sul divano di pelle nera, con un libro tra le mani, mentre mi osserva curioso.

<< Mio fratello ti ha fatto arrabbiare?>> chiede, con il suo solito tono pacato di voce.

È sempre rimasto lo stesso da quando lo conosco. Sempre monotono e uniforme.
Cambia solo poche volte, la maggior parte di queste quand'è con Jimin, ma dopo ritorna quello di sempre.

<< No, non è stato lui>> dico, raggiungendolo e sedendomi sulla poltrona di fronte.

<< È stata Eleanor?>> chiede, guardandomi senza paura.

<< Si>> ammetto.

Lui annuisce.

<< Quella ragazza è un po' strana>> continua, inespressivo.

<< Solo un po'?!>> commento.

<< Però è tanto potente.
Hai visto quello che ha fatto a Jimin?>> mi domanda, sempre con questo suo tono monotono, senza alcuna emozione.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora