𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

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Eleanor's POV
Si posa un dito sulle labbra, facendomi segno di rimanere in silenzio.
Lo osservo qualche istante.
I suoi capelli sembrano più lunghi, il che rende il suo ciuffo più voluminoso. Ha un'espressione molto seria in volto e, dallo stato dei suoi occhi, sembra non dormire da giorni.
Annuisco, promettendogli con lo sguardo che non urlerò e, dopo qualche istante, solleva la mano dalla mia bocca, riportandola lungo il suo fianco.

<< Che...cosa ci fai qui?>> chiedo.

Sono passate due settimane in cui non si è minimamente fatto vivo e adesso si presenta qui, in casa mia, anzi in camera mia, senza avvisare nessuno.

<< Volevo vederti>> ammette.

Lo guardo confusa e scioccata.
Seriamente? È l'unica cosa che ha da dire?!

<< Dove sei stato? È tanto che non ti si vede in giro>> dico, avvicinandomi a lui, che ora si è seduto sul bordo del mio letto.

<< Avevo bisogno di tempo per pensare>>

<< A cosa?>>

<< A una cosa>> taglia corto, impedendomi di approfondire.
<< Ma ora ho trovato una soluzione, così sono tornato>> mi spiega, rimettendosi in piedi e girandosi a guardarmi.

Socchiudo gli occhi, osservandolo qualche istante.

<< Fai sempre così? Cioè se hai un problema sparisci e se trovi una soluzione allora ricompari?>> domando, cercando di capire.

<< Dipende dal problema, ma si. Principalmente è così>> ammette.

<< Hai mai provato a parlarne con qualcuno?>> chiedo incrociando le braccia al petto.

Scuote la testa.

<< Gli altri non capirebbero i miei piani contorti, né le mie idee fuori dal normale.
Ho bisogno soltanto di me stesso e del silenzio>> mi spiega.

<< Immagino...>> commento, facendo per superarlo.

Lui però mi afferra un polso, tirandomi davanti a se, tanto che i nostri nasi riescono a toccarsi.

<< Tu però mi sei mancata davvero tanto>> sussurra sulle mie labbra.

Chiudo gli occhi, cercando un po' di autocontrollo, mentre le sue labbra si divertono a sfiorare le mie.
Le mie palpebre fremono leggermente, quando Namjoon posa le sue labbra sulle mie.
Sento la sua lingua insinuarsi nella mia bocca e incrociarsi con la mia, intanto che le sue mani vagano bisognose lungo il mio corpo.
Quando ci stacchiamo entrambi respiriamo affannosamente.

<< Vieni con me>> sussurra, guidandomi verso la finestra.

Sono così ammaliata dal suo tocco che sto quasi per cedere, poi però mi ricordo delle due settimane di punizione appena finite.

<< No!>> ritiro la mia mano, riportandola lungo il fianco.
<< Sono stata chiusa in casa abbastanza per colpa tua>> dico, tornando verso il mio letto.

Corruga la fronte.

<< Cosa?>>

<< Quando hai mandato Jin a prendermi non sarei dovuta uscire di casa. Per i miei sono scappata e mi hanno messa in punizione per due settimane>> gli spiego, guardandolo di sottecchi.

Lui alza entrambe le sopracciglia, sorpreso.

<< Quindi no, non ti seguirò>> affermo decisa.